Cultura e Spettacoli

Disse la goccia alla roccia…

Edito da Adda un’antologia di racconti curata da Maria Pia Latorre in cui vengono celebrate dodici donne di grande spessore

Fra i tanti modi di contribuire al raggiungimento della parità di genere (denunce, dibattiti, proteste, fiaccolate, incatenamenti, flash mob…) la scrittura occupa un posto di rilievo. Di ciò convinta, e altresì convinta della necessità che dinanzi ad una “emergenza sociale … tutti, ma proprio tutti, facciano la propria parte”, Maria Pia Latorre raccoglie attorno a sé altri otto scrittori – Angela Aniello, Claudia Babudri, Nicola De Matteo, Lucia Diomede, Federica Introna, Loredana Lorusso, Sandro Marano e Paola Santini – e dà vita ad una antologia di racconti inerenti a esemplari figure femminili. Figure, scrive ancora la Latorre nella prefazione, “che sono state capaci di trasformare lo svantaggio socioculturale in opportunità… che hanno fatto di una limitazione un riscatto… che possono diventare modelli di realizzazione e di speranza per tutti”. In questo modo Nellie Bly, Cristina da Pizzano, Alda Merini, Giustina Rocca, Sulpicia Rufo, Belle Greene da Costa, Jeanne Baret, Evita Peron, Bertha Benz, Helen Keller, Elizabeth Siddal e Luisa Spagnoli diventano le figure intorno alle quali ruotano i dodici racconti che compongono ‘A passo di donna’, un libro che Adda Editore ha dato alle stampe qualche settimana fa. Pensato per un’utenza circoscrivibile fra gli undici e i quattordici anni, ‘A passo di donna’ non nasconde fini divulgativi/formativi, come testimoniato dalle schede di analisi del testo che corredate di richiami interdisciplinari sono poste a chiusura di ogni racconto. Sono percorsi di scoperta, questi, che hanno per protagonisti ragazzi animati dalla più sana curiosità. Curiosità che viene soddisfatta scansando le seduzioni del panegirico, senza cercare l’acuto e mettendo in campo più calore di quello che potrebbe essere infuso da una scheda Wikipedia. Uno stile piano e limpido, fresco e pregno di frizzante entusiasmo accomuna questa dozzina di storie che presentano la curiosa caratteristica di sembrare tutte vergate dalla stessa mano. Una caratteristica che è figlia della mirabile sintonia in cui sono entrati gli autori ; sintonia della quale, poi, hanno poi beneficamente risentito le scelte stilistiche. ‘A passo di donna’ è atto di solidarietà verso tutte quelle donne “che davanti a loro hanno solo muri e vedono oltre quei muri solo buio e rassegnazione” e tutte quelle altre donne che, coraggiosamente, spesso pagando costi iniqui lanciano segnali di libertà nel sogno di una “piena”  parità di genere ; in subordine l’opera si propone “non solo di interessare i lettori, ma di aprire varchi di riflessione individuale e collettiva”. Chi vorrà traghettare queste donne verso la dignità ? Latorre e compagni ci provano. Dispongono non più che di una zattera, quando qui ci vorrebbe un transatlantico. Resta tuttavia la bellezza del gesto. E certi gesti non restano mai fini a sé stessi. Disse la goccia alla roccia : Dammi tempo che ti faccio il buco. In conclusione, ‘A passo di donna’ è libro che potrebbe essere utilmente adottato nelle medie inferiori.

 

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 19 Novembre 2024

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