Cronaca

Don Alberto D’Urso: ” Colpevole silenzio del Governo nazionale sul tema del gioco d’azzardo”

Obiettivo prioritario: fermare sia a livello nazionale che locale la piaga del gioco d’azzardo concepito in tutte le sue forme. Un autentico dramma  che nelle forme più patologiche è la causa di indebitamento e rovina sia morale che economica per il singolo individuo e le famiglie. Per studiare ed analizzare in tutte le sue perverse sfaccettature il fenomeno ,che ha assunto i contorni di una vera e propria tragedia sociale , e comprenderne più approfonditamente  le cause, esperti  ed esponenti del mondo politico, finanziario economico e sociale si sono dati appuntamento, in occasione dell’incontro annuale delle fondazioni antiusura presenti ed operanti  sul territorio  nazionale, lo scorso mercoledì a Roma presso la sede della Caritas italiana. Gli interventi dei vari relatori presenti ai lavori, conclusisi nel tardo pomeriggio con l’approvazione del resoconto dell’attività della Fondazione, sono stati moderati dal vice presidente e segretario generale Mons. Alberto D’Urso, e sono stati suddivisi in tre distinti momenti. Il primo,quello liturgico ,  ha registrato la celebrazione di una messa officiata da Mons. Nunzio  Galantino, Segretario Generale della Cei. Il presule, nel corso di un suo successivo intervento, menzionando le parole di don Luigi Ciotti  che definì 20 anni fa l’usura come “un problema sociale, una della facce del problema criminale , del potere mafioso”, ha ringraziato i presenti  esortando i  presidenti delle 28  fondazioni associate alla Consulta Nazionale Antiusura a non avere paura a richiamare con forza le istituzione a fare la  loro parte .Il vescovo di Cassano allo Jonio a termine del suo intervento ha rivolto un plauso ” a tutti quei baristi ,tabaccai e negozianti che hanno rifiutato le slot machine nei loro ambienti, ribadendo che ” senza rinunce non nascerà una nuova cultura e noi ci limiteremo a raccogliere feriti ,emarginati da quello stesso paradiso che tanto li aveva falsamente accarezzati”. Concluso il momento strettamente religioso i lavori sono proseguiti focalizzandosi l’attenzione sull’aspetto istituzionale, con l’approvazione del bilancio della Fondazione e la nomina del collegio dei revisori dei conti. L’ultima sezione della tavola rotonda ha riguardato  lo studio del fenomeno, con la presentazione  di una ricerca a cura del sociologo Maurizio Fiasco dal titolo “Il gioco d’azzardo e le sue conseguenze sulla società italiana. Il peso del gioco illegale nelle province italiane”. Il dettagliato lavoro del prof .Fiasco per la prima volta fornisce una stima, svolta su ciascuna delle province italiane, dell’illegalità “incorporata ” (occulta) nell’organizzazione ufficiale del gioco d’azzardo mediante le slot machine  di prima e seconda generazione. Si tratta di 420 mila apparecchiature che nel 2013 hanno fatto complessivamente registrare il 53,6 % di tutto il denaro impiegato nel sistema ufficiale. In  cifre assolute, per il 2013: si parla  di 47 miliardi e 507 milioni di euro. Ma a quanto ammonterebbe la componente in nero da aggiungere, per avere la cifra reale, si chiede l’estensore  della ricerca. Come dato generale, il mercato dell’azzardo nel   2013 ha movimentato 84 miliardi e 728 milioni di euro. E’ la cifra ufficialmente registrata che comprende il consumo lordo, la quota trattenuta dallo Stato per gli incassi erariali e quella per la remunerazione del profitto dei concessionari. Ma vi è ,secondo lo studio, una larga parte di essa che sfugge al controllo dello Stato. Ci sarebbe infatti un sistema interamente illegale, fatto di bische ed allibratori  “paralleli” delle scommesse, gestito da una criminalità affaristica, spesso legata alle mafie, che si è accaparrata  le concessioni di una  parte significativa di tutta la rete dell’azzardo. “E’ stato un momento di analisi e di incontro molto sentito – ci ha dichiarato Don Alberto D’Urso  –  qui a Roma erano presenti autorevoli esponenti delle istituzioni ( era prevista anche la presenza del ministro dell’Interno Angelino Alfano, che proprio prima del suo arrivo in via Aurelia nella sede della Caritas è stato richiamato per fronteggiare l’emergenza clandestini ndr). Il Presidente della Fondazione Antiusura  barese San Nicola e Santi Medici  ha voluto rimarcare il colpevole silenzio del Governo centrale sul sempre più crescente fenomeno del gioco d’azzardo ” nonostante 5 regioni italiane , Puglia compresa, abbiano già legiferato in materia” ha concluso il sacerdote. I dati afferenti all’anno 2013 per quanto concerne , su scala nazionale, le persone ascoltate nelle sedi delle fondazioni, riferiscono di 10.098 ascolti , mentre per quanto riguarda le pratiche finanziate  (il riferimento è sempre lo scorso anno) con fondi statali l’importo movimentato è stato di 24.579.411 euro.

 

Piero  Ferrarese

 

 

 


Pubblicato il 13 Giugno 2014

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