Cronaca

Don Bosco assente, Emiliano e Decaro presenti

Ci è capitato per le mani il calendario dei Salesiani don Bosco Redentore di Bari, quello 2018, che serviva alla causa del 5 per mille. Lo abbiamo sfogliato con molto gusto: nessuna immagine del fondatore dei Salesiani, San Giovanni Bosco. Ma a compensare l’assenza, ben due apparizioni di Michele Emiliano e del sindaco Decaro (come si vede nelle immagini). Ovviamente ciascuno i calendari se li fa come vuole, anche con le pornostar.  Ma qui occorre fare qualche considerazione che riguarda chi gestisce l’ oratorio del Redentore, don Franco Preite. Intanto mai una volta in abito ecclesiastico, più simile, nell’aspetto, ad un impiegato di banca che a un prete. Il problema di fondo è altro. Sicuramente don Preite è sacerdote intellettualmente onesto ed indipendente, ma non basta esserlo nella sfera intima. Bisogna dimostrare queste doti.  Sembra, da tanti piccoli segni, (incluso il calendario) che tenga relazioni preferenziali con una sola parte politica, nulla di male ovviamente.  Anche in questa stagione elettorale, guarda caso, ha invitato per ben due volte a parlare di legalità l’avv. Michele Laforgia, ottimo penalista, però schierato con una parte. Possibile che a Bari ci sia un solo avvocato? Suvvia. Quanto all’ oratorio, il protagonismo di don Preite ha portato alla presenza di un bed and breakfast e persino un social pub con tanto di panzerotti, per tacere nell’ambito dell’Istituto, della mai accertata questione della mensa industriale, sulla quale sarebbe stata aperta una inchiesta. Nell’ interesse della sbandierata legalità e degli stessi interessati ci sembra opportuno che sia fatta chiarezza. Pur in presenza di tutte queste frenetiche e discutibili iniziative mai, diciamo mai, l’ordinario diocesano ha detto nulla, mentre ha bastonato per molto, molto meno, preti “rei” di aver rilasciato interviste, probabilmente manipolate o persino strumentalizzate. Della storia del calendario, del resto, il vescovo e i sacri palazzi sono stati informati da Luigi Cipriani, ma senza esito. Insomma, tra il frizzante don Preite dei Salesiani e l’attuale sindaco è questione di feeling. Niente di illegale, però la gente lo sappia, almeno.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 17 Aprile 2019

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