Don Bosco riceveva gli ‘avvisi’
Giornalista e scrittore, nonché profondo studioso di esoterismo (è stato iscritto alla Massoneria), Franco Cuomo – che è scomparso undici anni fa – nel 1997 ha dato alle stampe ‘Le grandi profezie’ (Newton & Compton Editori). Nel capitolo dedicato a Don Bosco si afferma che una profezia del fondatore delle congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatriceè conservata presso l’archivio salesiano di San Severo… Non tutti sanno che Don Bosco aveva il dono della profezia. Tale dono si manifestava per via onirica. Questi sogni egli li chiamava gli ‘avvisi del Signore’. L’avviso conservato a San Severo sarebbe stato vergato a mano dal futuro Santo su comune carta da lettere. Un avviso di sole undici, fulminanti parole : “Quando l’aquila bicipite scenderà nella tomba, l’aquilotto sarà sbalzato dal trono”… Destinataria dell’avviso, la dinastia degli Asburgo (nello stemma di quella monarchia è raffigurata un’aquila bicefala). Facile l’interpretazione : Alla morte di Francesco Giuseppe, il suo erede sarà detronizzato. I fatti diedero ragione a Don Bosco : Quando nel 1916 si spense il penultimo imperatore austriaco, gli successe Carlo I d’Asburgo-Lorena. Dopo la sconfitta, l’erede si rifiutò di abdicare e venne allontanato da Vienna. Falliti due tentativi di restaurazione, venne esiliato a Madera dove si spense nel 1922. Non fu quello l’unico sogno profetico di Don Bosco a proposito di case regnanti. Dopo aver ripetutamente ricevuto in sogno un valletto che annunciava “grandi funerali” alla corte di Torino, Don Bosco, scrisse a Vittorio Emanuele II, informandolo. Questa spontaneità con cui Don Bosco partecipava agli interessati le sue profezie, nella convinzione che conoscere la data della propria morte rappresentasse un privilegio per il cristiano, gli fu nella circostanza ragione di gravi fastidi. Profondamente turbato da queste notizie, Emanuele II inviò un dignitario di corte ad ammonire “quel prete perché non scrivesse più certe lettere”. Ma di lì a poco morivano la regina madre Maria Teresa, poi la regina Maria Adelaide, quindi il fratello del re, infine il principino Vittorio Emanuele Leopoldo, la cui nascita aveva procurato la morte della madre… Finì che Vittorio Emanule, notoriamente anticlericale, volle conoscere personalmente Don Bosco, di cui divenne un estimatore. Toccò anche ai Borbone ricevere impietosi pronostici sul futuro. Francesco II, esule a Roma, che aveva voluto incontrarlo per chiedergli quando avrebbe riconquistato il suo trono, si sentì rispondere; “Voi non lo riavrete mai più il vostro trono e nemmeno rivedrete più Napoli”. E difatti…
Italo Interesse
Pubblicato il 26 Giugno 2018