Dopo la sosta servirà il miglior Bari per battere i leoni veneziani
Lo scorso anno contro i lagunari furono centrati sei punti e al ritorno segnò Nicola Bellomo
Il Bari alla ricerca di continuità di risultati e soprattutto di quella capacità di chiudere le partite perché troppo spesso, per ben cinque volte, è capitato di incorrere in rimonte finendo poi in parità per nove volte su tredici gare disputate. Una sola volta i pugliesi hanno perso contro la capolista Parma ed anche in quel caso addirittura erano passati in vantaggio. Non si riesce a capire se è dovuto ad un crollo fisico o psicologico che avviene o ad entrambi i fattori ma sta di fatto che dopo questo avvio di stagione il Bari si ritrova al decimo posto, distante di undici punti dalla vetta ed a solo un punto dalla zona playoff. Se i Galletti avessero capitalizzato il doppio vantaggio contro il Feralpisalò ed invece si è accanita anche la sorte a causa di un rigore sbagliato da Diaw ed un gol degli avversari viziato da un fallo non sanzionato dal direttore di gara, si sarebbero ritrovati dopo la sosta con una posizione diversa e morale molto più alto. Ma con ‘se’ e ‘ma’ non si scrive e perciò il Bari come d’altronde parzialmente sta facendo con mister Marino che ha conseguito già due vittorie e due pari per un totale di otto punti deve proseguire la marcia ad affondare il colpo contro i lagunari. Il Venezia che lo scorso anno ha perso due volte, sia in trasferta che al San Nicola con una rete di Bellomo, in questa stagione è secondo ad un soffio vitale dal Parma ed a livello di collettivo gioca anche meglio. La storia racconta che il Bari in casa ha vinto 17 volte, pareggiato per tre volte perso in sei occasioni. Al di là dei numeri il tecnico del Bari, Pasquale Marino potrà usufruire della sosta per conoscere al meglio i suoi ragazzi, inserire nuovi concetti e collaudare al meglio i meccanismi e principi di gioco. Tra le altre note stonate, infatti della trasferta di Piacenza contro il Feralpisalò ci sono le tre reti incassate ed al netto di una rete che probabilmente era da annullare, bisogna stare più attenti a commettere certe ingenuità che costano caro, compreso l’autogol del capitano Di Cesare. Nulla è perduto è chiaro con un girone di andata che si concluderà tra poco pi di un mese, però bisogna invertire il trend e questo va fatto in fretta, sfruttando le individualità e soprattutto la forza collettiva di un gruppo che ad oggi è sempre rimasto attaccato alla partita senza mai perderla di vista ma che deve fare un salto di qualità nel chiuderle. (Ph. Tess lapedota).
M.I.
Pubblicato il 16 Novembre 2023