Cronaca

Dopo l’ascensore, rotto anche il condizionatore: daccapo emergenza al centro anziani

Prima l’ascensore e adesso l’impianto di refrigerazione: non passa giorno, oramai, senza che al centro sociale del quartiere Libertà non sorgano complicazioni di carattere tecnico e logistico. Luigi e Michele Cipriani, gli attenti dirigenti del Movimento “Riprendiamoci il Futuro, sono tornati all’attacco proprio ieri per rendere noto che gli erano pervenute parecchie lamentele dai frequentatori del centro anziani di Via Garruba con angolo Trevisani. E stavolta, come detto all’inizio, è il mancato funzionamento dell’impianto di aerazione ad aver sobillato nuovamente i frequentatori del centro. <>, incalza l’ex consigliere comunale Gino Cipriani. Il quale ci tiene  pure a evidenziare che il centro sociale del rione Libertà è un luogo frequentato da ultra-sessantacinquenni “costretti”  a subire situazioni al limite della sopportazione fisica, tenuto conto che a causa del mancato funzionamento dell’area condizionata, i locali si possono considerare una vera e propria “sauna”. E così, considerata la gravità dei fatti e con la temperatura che nei prossimi giorni promette di non spostarsi poi di tanto dai 30 gradi, Cipriani padre e figlio hanno già chiesto formalmente con tanto di missiva rivolta ad amministratori e tecnici del Comune di Bari, di conoscere i motivi per cui l’impianto non è funzionante, ma soprattutto per quanto altro tempo saranno costretti a sopravvivere gli anziani, in queste condizioni climatiche? E dire che già ad aprile 2009 era stata una petizione di oltre sessanta frequentatori del centro anziani – Libertà –  di Via Garruba, angolo Via Trevisani, a far scoppiare la guerra dei capelli d’argento, con una petizione in cui si denunciavano le gravi carenze esistenti presso il centro dove non funzionava l’impianto di aerazione (caldo – freddo), tanto per cambiare. “Si domanda come può essere possibile che, un impianto indispensabile alla salute dei frequentatori da tanto tempo non funzioni: cosa ha fatto l’Amministrazione Comunale per risolvere il problema?”, si chiedeva già allora Cipriani nella missiva giunta anche sul tavolo di assessore ai Lavori Pubblici e capi-ripartizione del Comune. Situazioni al limite della sopportazione fisica, tenuto conto che, da un lato, anche allora i locali si erano trasformati in una vera e propria “sauna” e, dall’altro, durante l’inverno, in celle “frigorifero”, con le intuibili conseguenze per le possibili patologie. Ora l’amministrazione avrebbe ‘attenzionato’ maggiormente le situazioni di solitudine e fragilità nel centro, promuovendo aggregazione sociale e integrazione attraverso l’organizzazione di attività educative, di socializzazione, animazione, ludico-ricreative e culturali come ha garantito l’assessora ai Servizi Sociali Francesca Bottalico. <>, garantiva la Bottalico l’anno scorso. Per adesso l’impianto di aerazione in quello stesso centro non funziona e considerando che esso costituisce l’unico luogo socio-aggregativo del quartiere per la terza età, “…se dovesse persistere l’attuale stato di inerzia da parte dell’Amministrazione”, si legge infine nella nota firmata e fatta partire ieri dai rappresentanti del battagliero movimento del Libertà, “arriveranno le denunce agli organi competenti”. Sperando di non arrivare a tanto, i poveri anziani per combattere il gran caldo passano le loro giornate con le finestre spalancate, nel centro sociale di Via Garruba…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 21 Giugno 2017

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