Cronaca

Dopo l’occupazione i disabili chiedono il mantenimento delle promesse

Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, o meglio, bisogna toccare con mano gli impegni che si tramutano in fatti concreti. Fuori di metafora, le ventidue associazioni che hanno guidato la lunga protesta sfociata in occupazione degli uffici di presidenza alla Regione Puglia, rappresentanti delle persone con disabilità, ieri hanno chiesto a mezzo ‘posta certificata’ alle istituzioni della Regione Puglia che vengano inviate loro urgentemente, per conoscenza, copia delle determinazioni dirigenziali da cui si evinca chiaramente che le Aziende sanitarie e gli ambiti territoriali pugliesi abbiano recepito e messo in atto quanto concordato pochi giorni fa, proprio alla fine dei giorni caldi di proteste e occupazioni. Parliamo degli accordi con presidenti, direttori e assessori del 16 luglio 2021 a seguito della manifestazione di protesta delle stesse associazioni in materia di ausili proteici, caregivers, assistenza infermieristica domiciliare, assegno di cura e progetti di ‘Vita Indipendente’. Una lunga serie di manifestazioni con tanto di disabili in carrozzina che sfilavano dinanzi alla sede del lungomare della Regione Puglia, di cui ha parlato tutta l’Italia e conclusasi con un documento pubblicato sul sito istituzionale. Insomma, si tratta di dare rassicurazioni a persone che con le loro carrozzine e le loro disabilità hanno dato prova di grande forza e sensibilità, persone che vivono su una sedia a rotelle. Fra le loro richieste inoltrate a Emiliano e all’assessore alla Salute Lopalco quella di poter continuare a ricevere il contributo Covid e l’assegno di cura, oltre che poter scegliere e ricevere rapidamente gli ausili di cui necessitano. Un letto antidecubito ad esempio è un ausilio indispensabile per gli allettati: evita piaghe e ricorsi a creme e medicazioni non sempre coperte integralmente dal Servizio Pubblico, ma passano mesi dalla domanda. Persone che hanno chiesto un caregever, che vuol dire servizi di assistenza domiciliare di qualche ora a settimana. ‘Chiediamo ai manifestanti di tornare a casa, perché non è possibile fare una variazione di bilancio in poche ore. Serve anche rispetto delle sedi istituzionali», hanno detto dirigenti e direttori sanitari. Ma ora sono passati più giorni e tutti devono conoscere le risposte concrete. Ad esempio il prossimo bando per assegno di cura sarà pronto entro fine ottobre, con pagamento a decorrere da gennaio 2022, con tanto di semplificazione delle domande, ma risposte ancora non ce ne sono.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 23 Luglio 2021

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