Cronaca

Doppio binario per i contratti all’Arif: dovrà rispondere l’Avvocatura

Nemmeno il tempo di prendere atto delle ultime stabilizzazioni, che all’Agenzia Irrigui e Forestali pugliese piovono i primi dubbi: alcuni assunzioni, infatti, sono state operate con contratto privato, mentre altre con contratto pubblico. Normale la richiesta di audizione del dirigente del Servizio Legale dell’Ente regionale, per fare chiarezza. Ma andiamo per ordine. Nell’Agenzia regionale con personalità giuridica di diritto pubblico, al centro di polemiche, interrogazioni ed esposti più o meno anonimi, ci sono stati dipendenti assunti con contratto pubblico e altri ai quali come detto è stato applicato il contratto di natura privatistica. Il Movimento 5 Stelle, che da tempo ha chiesto chiarezza sull’Agenzia, è sceso in campo adesso per comprendere le motivazioni giuridiche, protocollando nero su bianco una richiesta di audizione dell’avvocatura regionale per un parere. “Sono state presentate, infatti, diverse interrogazioni da parte del nostro Gruppo Politico – hanno quindi spiegato i consiglieri Regionali del ‘Movimento Stellato’ Antonella Laricchia, Gianluca Bozzetti, Marco Galante, Cristian Casili, Rosa Barone e Grazia Di Bari – sulle ragioni dell’applicazione in ARIF di un contratto di diritto pubblico e di uno diritto privato, senza mai ricevere risposte esaustive”. Dagli atti emerge, quindi, che con deliberazione del Commissario Straordinario n. 142/2016 si è dato atto che in alcune regioni, tra cui la Puglia, ai lavoratori impiegati negli interventi indicati direttamente o tramite enti strumentali o Agenzie regionali si applica un Contratto Collettivo di natura privatistica. Nella determina adottata dal Commissario Ragno, in ogni caso, si legge che “gli operai impiegati con questa modalità (circa 70mila a livello nazionale) non assumono lo status di dipendenti pubblici, seppure alle dipendenze di Pubbliche Amministrazioni, cosa che costituisce un’oggettiva anomalia (non ancora risolta) nel panorama giuridico nazionale. Ciò avviene per le Regioni e gli altri Enti di diritto pubblico come per le Amministrazioni centrali dello Stato”. E non basta. Sempre dagli atti depositati presso l’Ufficio di Presidenza della stessa Regione Puglia, emerge anche l’urgenza e la necessità di “…adeguati approfondimenti giuridici”, continuano i consiglieri. Che per fare chiarezza su doppi binari e applicazioni che qualcuno non ha esitato a definire ‘ambigue’ nei corridoi dell’Ente, hanno chiesto di convocare in audizione congiunta le Commissioni II, IV e VI (coinvolte a vario titolo per le loro tematiche) invitando l’Avvocatura regionale. Ergo, sarà la dirigente coordinatrice del Servizio Legale regionale, l’avvocata Rossana Lanza, di recarsi dinanzi ai consiglieri in seduta di Commissione per sapere e conoscere il parere della Avvocatura rispetto a una vicenda giuridica che chiede riposte ferme, anche per applicare norme certe ai nuovi rapporti lavorativi ancora in itinere alla Regione Puglia. (adl)


Pubblicato il 7 Giugno 2018

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