Cronaca

Dove vanno in vacanza quest’anno i baresi, sperando che l’afa cambi aria

C’è poco fa fare: a dispetto della crisi, i baresi hanno scelto anche quest’anno di partire per concedersi una vacanza, magari con quel sano ‘mordi e fuggi’ figlio di una crisi che sembra mordere anch’esso come e più di prima. Me siamo ad agosto e meglio non pensare ai guai come succede tutto il resto dell’anno: una settimana per tutti per un po’ di relax.
Complici i voli diretti, la Grecia sta facendo registrare il tutto esaurito nelle preferenze dei turisti baresi, come negli anni scorsi. Isole più gettonate, Santorini e Mikonos con pacchetti per un viaggio mare-cultura, passando qualche giorno ad Atene, che sembra essersi rianimata dopo gli ultimi sviluppi del referendum. Spesa media per i più giovani, 400 euro a testa fino a 1000 euro. Non oltre i 2mila euro per una famiglia con due bambini, anche se su Internet i pacchetti con bambini a gratis si sprecano. Partenze in lieve aumento rispetto al 2014, ma si parte a dispetto della crisi.
Boom anche per le capitali, una su tutte Berlino, seguita da Londra e Parigi, come al solito, ma quest’anno non da tutto esaurito. La crisi si sente tanto che le stesse compagnie aeree hanno ridotto i voli diretti limitandoli alcuni ad un solo mese. L’Italia tira, per chi può permetterselo. Meglio l’Emilia o la Calabria, meno care. In Puglia perde il Gargano, vince la magnifica costa del Salento: come non segnalare il B&B a San Foca di Luca e Rita “Vistamareblù’, dove si serve una prima colazione da leccarsi i baffi. Tornando al mordi e fuggi di cui sopra, vacanza preferita da sempre più baresi, mete preferite in questo caso sono Polignano e Monopoli, fino a Savelletri, dove il paesaggio sembra un po’ meno attraente degli anni scorsi: saranno le villette in aumento sulla costa e dintorni, ristrutturate da privati o da ristoratori.
Con poco più di mezz’ora di strada, lungo la statale 16 che raggiunge Brindisi e prosegue poi per il Salento, il barese assetato di week-end sul mare pulito può trovare spiaggette e insenature che farebbero impallidire località più note di Sardegna, Calabria e Sicilia. Capricci meteorologici e instabilità politico-economiche a parte, l’estate continua a offrire importanti spunti di valutazione, in ogni caso, sul fronte consumi e ripresa economica. E se da alcuni anni anche qui a Bari gli operatori del settore puntano alla destagionalizzazione delle attività turistiche, il boom dei flussi, incoming e outcoming, si registra sempre tra luglio e agosto. Quest’anno, per la prima volta dopo diverse stagioni, la percentuale dei vacanzieri italiani supererà il 50 per cento, arrivando a toccare la soglia di un insperato 54, anche se come detto i periodi di permanenza nelle strutture ricettive si accorciano. Il trend resta confermato pure da queste parti, dove, riferiscono gli operatori, vincono la formula week-end per il mese di giugno e il pacchetto da una settimana per la vacanza vera e propria da trascorrere perlopiù ad agosto. Periodi brevi e un occhio sempre attento alla tasca: l’imperativo ormai è questo, ecco perché la scelta delle mete ricade sempre più spesso sui paesi esteri, l’Italia è infatti addirittura meno conveniente: a conti fatti  le spiagge di Salento e Gargano si confermano costose,  va meglio per Calabria e Basilicata, ma in generale i rimedi salva-crisi preferiti dai baresi coincidono sempre più con  destinazioni internazionali con in testa Grecia, Montenegro, Spagna, Malta e Croazia. E se l’estate 2015 rivela i primi timidi segnali di una ripresa anche sul fronte vacanze, agli operatori del turismo non resta che augurarsi che Giove Pluvio decida di concedersi a sua volta un lungo periodo di ferie, magari dando un bel calcione all’anticiclone dall’Algeria…

 

Francesco De Martino

 


Pubblicato il 7 Agosto 2015

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