“Due psicologhe per almeno trecento interventi al mese, che aspettiamo?”
“E’ assolutamente il caso di scongiurare il rischio di un ennesimo depotenziamento alla sanità pubblica nel territorio afferente all’ASL di Bari. Da qualche giorno è in atto un nuovo disservizio presso il Centro di Salute Mentale-Area 3, che serve le comunità di Bitonto (con Palombaio e Mariotto), Palo del Colle, Modugno, Bitetto, Bitritto. A seguito del pensionamento delle due dirigenti sanitarie psicologhe presso il CSM, i pazienti sono rimasti sprovvisti di assistenza perché nessun psicologo è stato ancora assegnato. Questa situazione contribuisce a creare inevitabile ansia agli utenti fragili in carico al servizio”. Non ha usato perifrasi, Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia, per denunciare la scure che si abbatte quotidianamente su servizi e soprattutto disservizi nel settore sanità in Puglia. “La figura del dirigente sanitario psicologo all’interno dei Servizi di Salute Mentale –ha precisato il consigliere- è di assoluta garanzia verso i pazienti e assicura costante intervento nei confronti anche dei nuclei familiari. Si tratta, dunque, di una presenza importante e ineludibile, che ora rischia di vedersi fortemente ridotta in un territorio che invece reclama bisogni assistenziali e che le prestazioni siano potenziate piuttosto che ridimensionate”. Più in generale ad esempio, sempre in tema di servizi sanitari, la perdita di 300 posti letto, a causa di un tasso di mobilità passiva, che supera, in termini di spesa quella degli anni precedenti -da 224 milioni di euro a 228, rende sempre più scuro il quadro delle prestazioni a favore dei malati pugliesi e baresi in particolare. Eppure le prestazioni fuori regione sono ridotte, questi dati dichiarano la Puglia, insieme ad altre regioni del sud, caratterizzate da una forte mobilità passiva. E’ del tutto evidente che a fronte di una riduzione complessiva di interventi a basso peso corrispondano prestazioni ad alta complessità, che hanno un impatto economico più elevato. Damascelli va giù pesante e tira le sue conclusioni, sulla drammatica situazione a Bitonto. “Chiedo con forza di mettere subito in campo ogni procedura necessaria per evitare il perdurare di questo nuovo disservizio. Parliamo di due unità psicologhe che si occupano di un’area vasta e importante, con circa 300 interventi al mese sulla prevenzione, cura e riabilitazione dei pazienti. Si eviti alla radice ogni eventuale rischio di paralizzare di fatto le richieste di salute delle comunità che insistono nel territorio di una porzione fondamentale dell’Azienda Sanitaria Locale di Bari”. Ora ci sarà bisogno di accertare e conoscere in maniera articolata le componenti strutturali del fenomeno, ma l’urgenza dell’intervento richiesto non ammette altri ritardi. Con risultati oltremodo dannosi per la sanità pugliese e per tutti i cittadini bisognosi di un sistema pubblico sempre più adeguato e rispondente alle esigenze proprie.
Antonio De Luigi
Pubblicato il 14 Ottobre 2016