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E’ ancora bufera, ma restano congelate le dimissioni del presidente-avvocato

Che il direttore generale Volpicella e il presidente-avvocato non andassero d’accordo, lo sapevano tutti, in Fiera e tra gli addetti ai lavori. Ed è apparso chiaro alla luce del sole quando addirittura, a Natale, gli auguri ai dipendenti li hanno dati separamente: prima l’avvocato Ugo Patroni Griffi ai suoi fedelissimi e poi, il giorno dopo, il resto del personale molto vicino al dottor Volpicella: due gruppi ben distinti che ha sempre dato lo spessore del clima che regna nell’ex fiera regina del Mezzogiorno. Ma ieri, dopo che sull’edizione barese di Repubblica, il presidente ha letto le accuse nemmeno tanto velate di quel direttore generale che qualche ora prima era stato ‘impalato’ dall’intero consiglio d’amministrazione, gli equilibri si sono rotti. E dopo le voci rincorse per tutta la mattinata, alla fine Patroni Griffi ha vergato la lettera di dimissioni che adesso dovrà essere approvato dal CdA. Dimissioni irrevocabili? Bah, probabilmente il tenore del messaggio del presidente tanto vicino al Comune, sarà stato del tipo: “o io, o Volpicella”, ma per esserne sicuri bisognerà attendere qualche giorno ancora. Quel ch’è certo, ancora aria di bufera in Fiera, e ieri si sono sprecate le dichiarazioni di politici e amministratori, a cominciare da Peppino Longo, consigliere regionale dell’Udc: “Basta il tutti contro tutti, basta ping pong di accuse, la Fiera del Levante è un patrimonio dell’intera Puglia e non è giusto che prosegua nel suo declino, non solo economico. Quando sembrava che l’ente avesse trovato una guida capace ed in grado di imprimere un cambio di direzione, ecco che, invece, la voglia di qualcuno di sparare a zero per difendersi da accuse lanciate negli ultimi giorni (leggi dottor Volpicella, NdR), spinge il presidente dell’ente a dimettersi. Ed ecco che la Fdl torna a non avere più i vertici ed a sprofondare nel buio più pesto. Tutto questo, però, non sarebbe accaduto se ci fosse stato il controllo di chi è deputato a controllare, se il socio di maggioranza, cioè la Regione, non avesse permesso che la gestione dell’ente fosse così “leggera”. Adesso, però –conclude Longo- , è giunto il momento di darsi da fare e di restituire serenità e dignità ad un ente che deve tornare ad essere uno dei fiori all’occhiello della nostra Puglia. Augurandosi, inoltre, che l’avv. Ugo Patroni Griffi, ci ripensi e ritiri le dimissioni”. Anche il Senatore Luigi d’Ambrosio Lettieri, segretario barese del Popolo delle Libertà(Forza Italia, ha avuto parole di elogio per il presidente avvocato ed esperto amministrativista barese: “Di fronte a quanto sta emergendo sulla gestione a dir poco allegra della Fiera del Levante, non possiamo non esprimere vivo apprezzamento per il profondo senso di responsabilità e la grande competenza con cui il neo presidente sta affrontando il delicato compito di rimettere ordine e portare l’Ente alla privatizzazione che gli è stato finalmente affidato.
È inutile ribadire –ha spiegato ancora d’Ambrosio Lettieri – che si sarebbe potuto intervenire molto prima senza arrivare ad una situazione ormai disastrosa che ha privato non solo la città ma l’intera regione, di un importante strumento di sviluppo quale avrebbe potuto essere appunto la Fiera. E non si tratta, come qualcuno vuol farla passare, di una questione relativa a 200mila euro di spese infruttuose, ma di una intera gestione infruttuosa, opaca e deleteria”.
E non basta. Per il senatore barese a questo punto sarebbe anche utile “…ricordare con forza, la grave irresponsabilità che ha caratterizzato la gestione politico-amministrativa non solo dei vertici della Fiera con particolare riferimento alle gestioni Volpicella-Viesti, ma anche quella di chi avrebbe dovuto controllare e fornire indirizzi di programma per il rilancio, con in primo piano la Regione guidata da Vendola. Non certo estraneo a pesanti responsabilità politiche anche il sindaco di Bari, prossimo ad essere ex, per fortuna, che non ha certo brillato per capacità amministrative e tantomeno in trasparenza degli atti prodotti nella guida del capoluogo”. La Provincia di Bari, attraverso i suoi rappresentanti guidati dal presidente Schittulli, ha ribadito la sua richiesta di tutelare in prima battuta i dipendenti dell’ente Fiera attraverso l’assorbimento da parte dei soci, innanzitutto della Regione Puglia e di altri Enti pubblici nel rispetto delle nuove norme sulla “mobilità”. E nell’attesa di quantificare l’esatto esubero del personale della Fiera che adesso raggiunge le settanta unità –ma proprio Volpicella ha detto che una trentina sarebbero più che sufficienti…- Comune e Regione non dovrebbero, sempre secondo Schittulli, assumere nuovo personale.

  Antonio De Luigi


Pubblicato il 19 Gennaio 2014

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