E’ ancora compravendita dei voti tra rappresentanti di lista, parenti e amici…
Il primo a lanciare l’allarme, con un appello lanciato ai ‘giornalisti di buona volontà’ con un sms postato via telefonino cellulare, è stato l’ex consigliere comunale –oggi candidato- Donato Cippone, per “sollecitare” gli elettori a recarsi a votare domenica 25 maggio, ma soprattutto per “intimare” a presidenti di seggio e scrutatori di rispettare scrupolosamente le modalità di spoglio delle schede. Si tratta di rispettare le norme in vigore, scrive Cippone nel suo messaggio, e si riferisce alla “cattiva abitudine”, spiega ancora lui stesso, di rovesciare le schede elettorali sul tavolo anzichè estrarle dalle urne una a una, scandendo chiaramente la volontà dell’elettore. Una volontà che deve essere immediatamente riportata sull’apposito modulo riepilogativo dopo che la scheda è stata visionata anche dai rappresentanti di lista. L’ex consigliere comunale barese, purtroppo, non si sbaglia, visto che in passato è capitato in molte sezioni baresi che i presidenti di seggio, per terminare piu’ in fretta le operazioni di scrutinio, proponessero a scrutatori e rappresentanti di lista di aprire le urne e, appunto, rovesciare tutte le schede, suddividendole frettolosamente e senza controlli. Un brutto andazzo che, però, non risulta essere mai stato sanzionato in passato. Ma l’ex consigliere della Lista Emiliano non si ferma qui e da’ qualche altro suggerimento a chi avrà l’ingrato compito di verificare le schede per Parlamento Europeo e Comune di Bari. <
Francesco De Martino
Pubblicato il 20 Maggio 2014