Cronaca

E’ crisi nel settore delle costruzioni, è tempo di reagire

 Da una stima operata dalla Fillea CGIL, la Federazione Italiana dei Lavoratori del Legno, dell’ Edilizia, delle industrie Affini ed estrattive (F.I.L.L.E.A.), è possibile osservare come si siano ridotti gli investimenti, non solo pubblici, ma anche privati; è notevolmente cresciuta la cassa integrazione del 34% circa; 180 mila posti di lavoro persi. Inoltre, nella nostra regione nell’anno 2010, sono stati bloccati investimenti per un totale di 100 milioni di euro, per la manutenzione stradale e altrettanti per l’edilizia  scolastica. Questi dati sono notevolmente preoccupanti, ma è necessario fare i conti anche con altri rilevanti problemi, che investono il settore delle costruzioni. La cassa edile pugliese ha registrato una riduzione di circa 80 imprese, una riduzione salariale ed una riduzione delle ore lavorative, di contro c’è un aumento del lavoro a nero e l’incremento della cassa integrazione. Infatti, dai dati registrati è stato possibile constatare che, nel periodo che intercorre dal 2008 al 2010, i lavoratori attivi si sono ridotti di oltre 6 mila unità, mentre le imprese di 400 unità. In crescita è anche il triste fenomeno dell’aumento dei subappalti, indice di un incremento della criminalità. Diversi settori artigianali e industriali sono entrati in crisi , come quello dei lapidei, quello dei manufatti per l’edilizia, il settore del mobile imbottito, nonostante la presenza, in  Puglia, di una delle imprese più importanti al mondo, la Natuzzi. In enorme crescita risulta anche la cassa integrazione, fino ad un incremento del 400%. I dati parlano chiaro, nel triennio 2005/2008, si è potuto osservare un trend in forte crescita, una crescita dovuta agli investimenti. Nel 2006 ha fatto il suo ingresso il DURC, documento unico di regolarità contributiva, cioè l’attestazione dell’assolvimento, da parte dell’impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile. Nell’anno 2008 è iniziato un crollo verticale, che ha portato ad una riduzione delle ore di lavoro, ad una riduzione dei salari e ad una riduzione dei lavoratori attivi. Il DURC, dal canto suo, ha favorito il lavoro sommerso. E’ importante, nell’attuale situazione, attivare una politica di risparmio energetico, una politica che spinga non solo gli enti pubblici, ma anche quelli privati ad investire, per garantire alla Puglia un maggiore sviluppo economico. Giovanni Nicastri, Segretario generale della Fillea CGIL Puglia, ha mostrato il pugno di ferro nei confronti della camorra, dell’illegalità incalzante, della malavita che non ha fatto altro che peggiorare l’attuale situazione di profonda crisi, come  dimostrato dal numero crescente dei subappalti e dalle molteplici imprese acquistate dalla camorra. “Questa conferenza è il mezzo che usiamo per rivolgerci ai lavoratori e per far capire loro che è indispensabile avere un contatto diretto, non bisogna assolutamente chiudersi all’interno delle proprie mura domestiche, ma è necessario farsi sentire. E lo faremo con lo sciopero del 6 maggio, durante il quale elencheremo il nostro dodecalogo, un elenco di dodici proposte concrete che hanno il fine di migliorare la condizione in cui ci troviamo. E – prosegue Nicastri – in questa sede proponiamo tre tipi di patti. Un patto virtuoso con il Governo centrale, affinchè sia modificato il patto di stabilità (in estrema sintesi si tratta di un rapporto massimo tra entrate e uscite, il meccanismo attraverso cui lo Stato tiene sotto controllo i conti delle Regioni e degli enti locali), non è possibile bloccare le spese per gli investimenti, perchè in tal modo si blocca lo sviluppo regionale. Un secondo patto con le istituzioni pubbliche, il cosiddetto patto di legalità, basato su regole condivise che garantiscano i giusti diritti ai lavoratori. Ed infine con le imprese, vogliamo creare un patto per lo sviluppo, soprattutto in questo periodo in cui ci sono le scadenze del rinnovo contrattuale”. Il segretario della Fillea CGIL, Walter Schiavella, non ha potuto fare altro che mostrarsi completamente d’accordo con Nicastri: ” Questa conferenza non serve solo a denunciare questa situazione di crisi, ma anche a voler porre un rimedio. La Puglia è importante a livello nazionale ed è importantissima nel Mezzogiorno, proprio per questo motivo, questa crisi deve essere rimarginata. Non è pensabile che a pagare debbano essere sempre i più deboli, i più onesti. E’ tempo che a perdere siano i più furbi. Abbiamo stimato che circa 400 mila lavoratori sono a nero, c’è stato un aumento del 9% del lavoro part-time, che nel settore edile non esiste, questi dati dimostrano l’ingente presenza del lavoro sommerso. Ora esigiamo che gli impegni assunti nei nostri confronti da parte del Governo, vengano portati a termine”.Quest’ultima affermazione di Schiavella riassume quelle che sono le speranze non solo della Fillea CGIL, ma anche e soprattutto di tutti quei lavoratori che nutrono la speranza che qualcosa cominci a cambiare.
 
Nicole Cascione
 
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 21 Aprile 2011

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