…e Il sindaco Decaro si da’ alla pastorizia
Si è improvvisato allevatore per un giorno il Sindaco di Bari Antonio Decaro, che lo scorso venerdì 6 febbraio in piazza del Ferrarese ha partecipato alla manifestazione indetta dalla Coldiretti Puglia, che in collaborazione con l’Associazione Italiana Allevatori aveva come precipua finalità la difesa del latte italiano, ma anche rilanciare un settore da decenni in grossa sofferenza. Fazzoletto giallo al collo e berretto dello stesso colore Decaro , barba incolta da degente ospedaliero , ha incarnato alla perfezione il ruolo del novello allevatore. Oltre che esprimere la solidarietà a questo settore in crisi, il primo cittadino ha forse anche voluto con la sua presenza svelenire il clima creatosi a Palazzo di Città a seguito dello scandalo nazionale sui gettoni di presenza, che dalla Sicilia al Piemonte ha coinvolto anche Bari facendo assurgere anche in questo caso la nostra città agli onori delle cronache nazionali per un altro episodio di malcostume politico- amministrativo. Fotografi e telecamere hanno ovviamente immortalato il Sindaco nella sua insolita veste. Ed in questa passerella mediatica poteva non mancare l’asfitticamente presenzialista Michele Emiliano, candidato governatore per il centro sinistra alla Regione Puglia? Assolutamente no! Anche lui come il suo “avatar” ,munito di fazzoletto e berretto si è adoperato nella tecnica manuale della mungitura. Il tutto sotto lo sguardo incuriosito e divertito di centinaia di persone presenti nella storica piazza barese allestita per l’occasione come una moderna mega stalla .Una presenza forse superflua quella di Emiliano, se vista ed interpretata nell’ottica maliziosa di un possibile ritorno mediatico; il candidato governatore avrebbe, salvo stravolgimenti politici eclatanti, la vittoria elettorale in pugno data l’evanescenza del centro destra locale. A questo punto non perda ulteriore tempo nel baloccarsi in simili comparsate, e stili già, con largo anticipo, la lista dei suoi assessori.Se proprio vuole aiutare concretamente questo settore in ginocchio lo faccia tra qualche mese da governatore con provvedimenti concreti e non strizzando tette bovine. Ma torniamo alla ben riuscita manifestazione in questione, nel corso della quale , con una punta di ironia si potrebbe affermare che forse l’unico momento di apprensione lo ha vissuto il pacifico erbivoro nel frangente in cui Antonio Decaro gli si è avvicinato. Per un attimo il mammifero ha temuto di fare la stessa fine dei contribuenti baresi ai quali il primo cittadino ha infilato , metaforicamente parlando ,gli aguzzi canini nelle giugulari succhiandone “linfa e plasma” vitale. Ci riferiamo alla Tasi al 3,3% aliquota fra le più alte applicate in Italia, il cui pagamento non è stato ancora metabolizzato da tanti cittadini. La mucca, fortunatamente, ha avuto miglior sorte dei baresi “vampirizzati”, in quanto il Sindaco si è solo limitato a mungerle un pò di latte. Per il futuro , però ,in periodi di “vacche magre” al Comune di Bari, non ce la sentiremmo di garantire al quadrupede la stessa incolumità. Concludendo,per chiosare l’inconsueta scenetta della spremitura delle prosperose mammelle vaccine c’è da ammettere in tutta onestà che sia con Decaro che con Emiliano, non hanno affatto sfigurato….le vacche.
Piero Ferrarese
Pubblicato il 10 Febbraio 2015