“E’ immorale far cassa sui morti e sulla devozione popolare”
“L’aumento del canone per la luce perpetua al cimitero è ingiustificato ed anche immorale, non è possibile far cassa sui morti e la devozione popolare. Peggio ancora, ovviamente, il pagamento degli arretrati”: lo dice il cappellano del Cimitero di Bari, il sacerdote paolino don Peppino Mastrandrea, che per inciso, non riceve il suo stipendio da circa due anni.
Don Peppino, il Comune rincara le tariffe per la luce perpetua e persino chiede gli arretrati, cosa ne pensa?
“Mi sembra, almeno a sentire le pubblicità degli enti erogatori di energia elettrica, che la luce abbia subito un calo nei prezzi e allora non capisco come mai arrivi un aumento che valuto ingiustificato e persino immorale. Non è pensabile fare cassa sui morti e sulla devozione popolare. Peggio ancora chiedere gli arretrati “
Che cosa comporta questo aumento?
“E’ certamente penalizzante sulle classi meno abbienti, spero che ci riflettano e cambino atteggiamento. Personalmente sono contrario”
Da cappellano del Cimitero, cosa non va?
“Indubbiamente quelli che lavorano nella eseguità di mezzi e organici fanno quello che possono con grande buona volontà e impegno. Penso alla chiesa del Cimitero, e ricordo che manca la rampa di accesso per gli invalidi e gli anziani, che se vogliono venire a pregare o a messa devono salire con grande rischio le scale. Di fatto a loro è precluso il culto. La rampa è ostacolata da una burocrazia asfissiante, considerata la natura di monumento dell’edificio, e ci vogliono tanti adempimenti”
La pulizia all’interno del cimitero com’ è?
“Non voglio criticare nessuno, ma dico che chi viene a visitare i suoi cari potrebbe farlo con maggior cura per il decoro generale, senza lasciare cartacce e rifiuti. Ognuno faccia la propria parte”
Trova utile un piccolo autobus interno?
“E’ una cosa buona, forse manca perchè i viali sono stretti. In ogni caso, sarebbe necessario per gli anziani e le persone che non possono camminare”.
Il posteggio?
“E’ un’emergenza legata al ponte in costruzione che ha eroso gli spazi. Indubbiamente è stretto e carente, e io stesso, che ho la fortuna di posteggiare dentro, per fare manovra ho raschiato l’auto”
E a proposito di cimitero: non sarebbe ora di eliminare quella sorta di bazar di venditori ambulanti all’ ingresso principale? E il bagno pubblico, sempre all’ingresso principale, presenta ormai da tempo due orinatoi rotti e mai riparati. E infine il posteggio: quando si affronterà finalmente il nodo dei posteggiatori abusivi?
Bruno Volpe
Pubblicato il 27 Aprile 2016