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E la grande postazione di elisoccorso del Policlinico resta deserta…

Certo, è il momento del lutto, della rabbia e dello smarrimento, di fronte al disastro ferroviario di ieri in Terra di Bari, ma qualcuno dovrà assumersi le responsabilità del mancato funzionamento degli elicotteri per i soccorsi più immediati da e per il Policlinico di Bari, visto che sul tetto di “Asclepios” la pista di atterraggio c’è. Ma non funziona, cioè non sarebbe omologata per i velivoli di soccorso più pesanti, per cui ieri, giornata in cui per salvare più vite sarebbe servito il massimo del dispiegamento, hanno funzionato solo quelli della Regione Basilicata. Eppure a dicembre 2012 Nichi Vendola ululava che il Policlinico di Bari era diventato un grande ‘hub’ per un’offerta di soccorso di grandissima specializzazione. Ma ricordiamo le odi dell’aedo risalenti al 19 dicembre 2012, ma ora ritiratosi a vita privata: ““Certe volte occorre fare memoria, bisogna ricordarsi che cos’era questo Policlinico: una luogo per anni fermo, bloccato, paralizzato, in cui non partivano i cantieri, una struttura per certi versi piena di criticità e obsoleta. In questi anni, però è diventato il più grande cantiere dell’Italia meridionale”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola inaugurando a fine 2012, appunto, la nuova pista di atterraggio per l’Elisoccorso del Policlinico di Bari. All’iniziativa avevano partecipato, tra gli altri, l’Assessore alle Infrastrutture strategiche e mobilità Guglielmo Minervini, il Sindaco di Bari Michele Emiliano e il Direttore Generale del Policlinico, Vitangelo Dattoli. Alcune note tecniche della “Elisuperficie Policlinico” che ha una superficie di 25,40 X 26,40 metri (compresa la Safety Area) ed è a disposizione di tutti i velivoli militari e civili che effettuano il trasporto di pazienti in urgenza (mezzi dei VVFF e elisoccorso in servizio in altre Regioni italiane). Una grande lettera identificativa “H”, alta 3 metri e di colore rosso, al centro di una croce bianca, segnalerà a tutti i veivoli l’agibilità della nuova elisuperficie sul tetto del Padiglione Asclepios. Di notte l’area sarà illuminata da 28 luci perimetrali gialle e 6 luci orizzontali bianche di decollo e approdo e sarà attivo il sistema di guida visiva di planata. L’“Elisuperficie Policlinico” che ieri è rimasta deserta è  perfino dotata di un moderno impianto antiincendio automatico e potrebbe essere controllata H24 in remoto via satellite, anche tramite telecamere, dalla centrale operativa di Alidaunia. Il personale del Policlinico in servizio presso il Pronto Soccorso, pensate un po’, ha effettuato un corso di formazione, in collaborazione con Alidaunia, per coordinare tutte le operazioni di trasferimento e presa in carico dei pazienti elitrasportati. E nel 2012 nei comunicati ufficiali della ‘voce del padrone’ che oggi suonano ancora più sinistri, si attivava un elemento fondamentale della rete Eliportuale Pugliese, che si articola dal sud al nord della regione, nelle località di Melendugno, Supersano, Ospedale Miulli di Acquaviva, Bari Policlinico, Foggia, Celenza Valfortore, San Giovanni Rotondo, Vieste, Peschici e Isola di San Nicola, per assicurare tutte le operazioni di elisoccorso e di protezione civile. “Non c’è millimetro del Policlinico – evidenziava l’allora Presidente della Regione Puglia – dove non ci sia stato un lavoro, dove non si sia portata una nuova ventata di modernità nelle infrastrutture, nelle tecnologie e nell’offerta sanitaria. Se solo ci consentissero anche di assumere medici e infermieri!”. E ancora, sempre secondo Vendola “succede a noi quello che dicevano gli anziani: “quando hai i denti, non hai il pane, quando hai il pane, non hai più i denti”. Oggi noi abbiamo un sistema sanitario che è straordinariamente modernizzato, una condizione sanitaria di assoluta qualità e competitiva con molte realtà ospedaliere del Nord, che, tuttavia, rischia di non poter funzionare per carenza di medici e infermieri. Da diversi anni, infatti,  grazie alle politiche sbagliate del Governo centrale, ci impediscono, con il blocco del turn over, di immettere il personale necessario per far funzionare queste macchine”. Peccato che ieri tra Andria e Corato in molti forse troppi non se ne siano accorti, nel momento del bisogno vero e non dei proclami al vento…per la tempestività con cui puoi prestare soccorso. Il Policlinico di Bari diventa così il grande hub da cui può diramarsi un’offerta di emergenza-soccorso di grandissima specializzazione”.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 13 Luglio 2016

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