Primo Piano

E la nave non c’è piu’

Vederla di notte suscitava in non poche persone una certa inquietudine, di giorno invece era diventata l’attrazione di tanti curiosi che la immortalavano facendosi anche selfie. Ieri mattina, alle prime luci dell’alba, due grossi rimorchiatori dopo complesse operazioni di disincaglio sono riusciti, attendendo l’arrivo dell’alta marea, a trainarla in porto. Per i baresi ,dunque ,la Efe Murat , il mercantile turco arenatosi lo scorso 23 febbraio a ridosso dei frangiflutti della popolare spiaggia cittadina di Pane e Pomodoro, resterà un curioso quanto atipico ricordo. La nave a causa di una mareggiata si incagliò nel tratto di costa cittadino forse anche per l’ imperizia del suo comandante ,che disattese i suggerimenti della guardia costiera barese proseguendo   la sua rotta verso il basso Adriatico. Ieri si è quindi  riusciti , a seguito di  riunioni tecniche e grazie alla professionalità di chi ha organizzato il piano di interventi, a liberare il litorale evitandosi così un potenziale disastro ambientale in quanto la mezza dozzina di  falle che si erano aperte  sulla carena facevano imbarcare acqua nella nave, che aveva  nei suoi  serbatoi oltre 70 tonnellate di carburante. Il cargo una volta disincagliato è stato trainato da due  rimorchiatori nel porto di Bari ed è attualmente ormeggiato alla banchina n.29 del  molo Foraneo a fianco al relitto della Norman Atlantic. L’intera operazione si è conclusa intorno alle 12 con la supervisione ed il coordinamento della Guardia Costiera di Bari i cui personale si è particolarmente prodigato nel fronteggiare questa emergenza, durata circa una ventina di giorni. Dopo lo scongiurato pericolo ora ci sarebbe da interrogarsi sul futuro di questa imbarcazione . Ci si domanda, ad esempio , quanto tempo la nave rimarrà “parcheggiata”  nell’area portuale barese. Un dato storico:  nelle acque del molo San Cataldo negli anni 80′ , dove è stata realizzata qualche decennio fa l’Ansa di Marisabella, si incagliò un’altra nave,quella  volta battente bandiera italiana , la Matteo M.  Il mercantile che trasportava legnami nell’estate del ’81 fu disincagliato e trasportato a Brindisi per la sua demolizione. Chissà  se, a questo punto, la Efe Murat  riprenderà a solcare i mari, o se  il suo armatore deciderà di “rottamarla”. Con una punta di fervida fantasia si potrebbe ipotizzare di trasformare la predetta nave in una sorta di ristorante galleggiante specializzato in prelibatezze ittiche locali, anche in considerazione del fatto che a Bari non esiste un ristorante di nota proprio sul…mare. La singolare iniziativa ha riscosso notevole successo in altre nazioni.

 

Piero Ferrarese


Pubblicato il 11 Marzo 2019

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio