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“E’ la vittoria dei valori tecnici e umani, ma l’ossatura della squadra resterà”

Lo stratega del calciomercato biancorosso, l’architetto, colui che ha ridisegnato il Bari dalle ceneri di quell’eliminazione bruciante contro un modesto FeralpiSalo, eliminato al turno successivo. Ma giusto dopo aver fatto tale inciso dare i meriti al Deus ex Machina scelto dall’Amministratore Unico, Luigi De Laurentiis, ovvero il direttore sportivo, Ciro Polito. Un direttore venuto subito con un solo obiettivo quello di vincere ed anche ricostruire quella voglia di appartenenza alla maglia e formare un gruppo di uomini prima che ancora di professionisti e così è stato. I suoi primi miracoli sportivi, sono avvenuti: comprando gente di qualità come Botta, D’Errico e così via), puntando per un progetto vincente sulla riconferma del capitano Valerio Di Cesare e quella di Mirco Antenucci, bomber biancorosso, ma cedendo anche tutti gli esuberi e mantenendo sempre alta la concentrazione nel gruppo squadra assieme al tecnico Mignani. Pertanto, ieri, il diesse è stato messo a disposizione della stampa, dopo averci messo la faccia nel corso della stagiona per sua volontà e carattere dopo le sconfitte, l’uomo della società ed immenso professionista, divenuto idolo della tifoseria, è venuto a raccontare la stagione del Bari ed il percorso trionfante dei Galletti ed ha esordito così. “Finalmente, perché ora lo possiamo dire, abbiamo centrato l’obiettivo prefissato, ed avevamo un solo risultato e lo abbiamo fatto con grande forza e valori, tecnici ed umani, dal presidente, al tecnico, e finendo ad una squadra che ha dimostrato di avere valori sopra la media. Siccome ne ho sentite durante l’anno, questa è la mia quarta conferenza stagionale, compreso quella della presentazione. Ciò vuol dire che i momenti difficili sono stati pochi”. Sulla serie B e la scelta Bari: “Avevo tutto da perdere venendo in C, ma questa chiamata del Bari non potevo rifiutarla. Mio figlio stesso mi aveva detto della difficoltà, ma io ho accettato la sfida. Il mister mi ha mandato un pezzo della prima conferenza fatta, ed io dissi, ‘Mignani non ha mai vinto e c’è sempre una prima volta’. Credo sempre in quello che dico”. Sulla vittoria della squadra: “Dal primo giorno mi sono catapultato, preso Botta, D’Errico, hanno spalmato Frattali; Scavone, Antenucci, Scavone era sul mercato, ma credevo nei suoi valori, e dal primo giorno l’ho reso partecipe di un gruppo che dovevo vincere. Sono contento di Scavone, un valore aggiunto, ha fatto 4 gol pesanti. I successi partono da lontano”. Sulle difficoltà del campionato: “Ognio campionato ha le sue forze. In B c’è tanto equilibrio e chi investe tanto non è sempre sinonimo di vittoria. Il Bari ha già giocatori che hanno fatto anche la serie A e la B. Sino all’ultimo arrivato, Maiello, un giocatore di alto profilo. Cambieremo ma l’ossatura del Bari non sarà stravolta”. Sulla gestione di Frattali e sull’obiettivo personale: “Ho ricevuto tanti complimenti e ora me li godo e li prendo perché tra due mesi saremo di nuovo in battaglia. Per quanto riguarda Frattali non c’è stata una gestione. Ho preso un ragazzo ‘mister X’, e mi emoziono solo a raccontarlo, parlo di Emanuele Polverino, quando l’ho chiamato neanche lui non ci credeva. Ma ho creduto che nel momento in cui mancasse Frattali, il nostro pilastro, lo avrebbe fatto in modo egregio. Gigi, aveva fatto qualche errore ma ha fatto un ottimo campionato, e Polverino che aveva già due presenze, ha giocato nello scontro diretto contro il Catanzaro. Complimenti ad Emanuele Polverini, e Gigi si è ripreso la titolarità. Sulle mie capacità e dove arrivare, dico che da quando ho smesso già facevo il direttore sportivo. Il mio secondo allenatore, è stato Guido Carboni. Dopo aver raggiunto dei grandi successi, non mi pongo obiettivi, ma voglio arrivare in serie A da dirigente e fare anche meglio di ciò che ho fatto da calciatore”. Sulla conferma o meno di Michele Mignani: “Mignani è il mister del Bari ve lo scrivo su questo foglietto a caratteri cubitali e do una risposta anche ad un vostro collega che ha scritto una ‘fesseria’. Caserta, Sottil sono amici. Ma io scelto Mignani non lo conoscevo ma ho scelto lui ed ha fatto cose straordinarie. Mignani non è mai stato in discussione”. Su Nicola Citro: “Veniva da un infortunio pesante, ha perseverato con grande professionalità, ed ha fatto un gol importantissimo” però sul possibile rinnovo o meno non si è sbilanciato. Sul suo rapporto con la società: “Ho dato subito disponibilità, ma chiesto sette giorni perché la società dell’Ascoli doveva ancora accettare le dimissioni ed aspettare sette giorni. Il mio modo di essere e di parlare, è schietto e diretto. Il presidente sceglie il diesse ed il direttore sportivo sceglie il tecnico”.  Sulla questione meriti: I meriti vanno anche ai magazzinieri, gli ultimi citati, dai nostri uomini, i segretari, gli addetti stampa, Leonar e Valeria, Domenico, il nostro segretario Antonello Ippedico, Davide Teti, Gianni Picaro. La città deve sapere che dietro i sacrifici ci sono sempre i più sacrificati, ringrazio anche i referenti del settore giovanile, Antonicelli; Sansonetti, e tutti davvero ed anche a mio genero, Peppe. I sassolini ne avrei talmente tanti, però dico le due squadre antagoniste che poi a detta di tutti erano le due favorite, Avellino e Catanzaro, partiti con lo stesso tecnico ed organico dello scorso anno. Noi siamo partiti con l’handicap del mercato e sino alla prima giornata di campionato con Sabbione che aveva già firmato per il Pordenone. Sarebbe stato più bello che avessero pensato a casa propria”. Sulle sue emozioni e futuro di Mallamo: “Mallamo è un giocatore dell’Atalanta, bel giocatore, vedremo”. Su Luigi De Laurentiis: “Il miglior presidente che Bari e una piazza possa avere. Il pubblico è straordinario, la piazza merita ed è fantastica, la Bari ed i baresi. Dopo una stagione come quella c’era delusione. Portare la gente dalla parte del Bari è stato quasi semplice, con il lavoro, l’impegno e la costanza. Quanto al presidente non possiamo che ringraziarlo. Ci piacerebbe vincere anche la Supercoppa”. (Ph. Tess Lapedota e Tesser)

M.I..

 


Pubblicato il 6 Aprile 2022

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