Cronaca

E’ polemica sul Bilancio, già prima dell’arrivo in aula

Il bilancio di previsione per il prossimo anno della Regione non è ancora arrivato all’esame dell’Aula di via Capruzzi ed è già scoppiata la polemica tra la maggioranza di centrosinistra ed i rappresentati di alcune forze di opposizione al governatore Michele Emiliano (Pd). Infatti, a criticare il governo regionale per il grave ritardo con cui sono giunti nelle competenti Commissioni gli atti del prossimo Bilancio regionale è il consigliere Domenico Damascelli di Forza Italia, che in una lettera di protesta inviata al Presidente della Regione accusa la Giunta di aver leso le prerogative dei consiglieri con questo modo di fare, rendendo sostanzialmente le riunioni delle Commissioni per il bilancio “una vera e propria farsa. “Nessun consigliere – afferma Damascelli nella missiva ad Emiliano – è nelle condizioni di approfondire i documenti finanziari perché giunti troppo tardi . E questo – secondo l’esponente forzista “impedisce un lavoro serio di controllo e di presentazione di proposte migliorative”. Damascelli, poi, spiega che il ritardo possa essere “o frutto di sciatteria colpevole oppure di un piano preordinato”per impedire ai consiglieri di opposizione di effettuare controlli sulla gestione della spesa. Infatti, sottolinea inoltre Damascelli :“Se affermassimo di aver votato nelle Commissioni con consapevolezza, mentiremmo. Ed é una circostanza gravissima, così come è grave l’assenza dalle Commissioni dei rappresentanti del governo regionale. Per cui, fa pure notare il consigliere forzista della circoscrizione elettorale barese, “le riunioni delle Commissioni sono state una vera e propria farsa, improduttive e inutili sotto ogni punto di vista. E rileva: “Se la Giunta avesse partecipato alle riunioni, avremmo potuto almeno avere delucidazioni su temi importanti, oggi lasciati al margine di un confronto inesistente”. Quindi, le prerogative dei consiglieri regionali, per Damascelli, sono state ulteriormente ignorate e, quindi, lese. Infatti, conclude: “Mi sento profondamente in difetto nel non poter votare l’atto più importante dell’anno, dopo uno studio approfondito e serio”. “Del resto – afferma ancora Damascelli – inutile negarlo, é una legislatura in cui la (ndr – classe) politica al governo è in ritardo su tutto”. E si augura, però, “di poter assistere ad uno scatto d’orgoglio” da parte di Emiliano, al quale ha chiesto “di offrire risposte significative” che, sul Bilancio, non è stato evidentemente possibile ottenere nelle Commissioni. Analoga insoddisfazione sul Bilancio lamentano i rappresentanti dell’opposizione pentastellata alla Regione che, con una nota, hanno evidenziato le modalità “affrettate e superficiali” di conduzione dei lavori da parte del governo regionale, lamentando la sitematica assenza ai lavori delle Commissioni sia del Presidente della Regione, mai presente alle discussioni, sia quella di numerosi suoi assessori. Infatti, concludono ironicamente i consiglieri del M5S, “la totale assenza del presidente Emiliano” è dovuta ai troppi impegni negli studi televisivi romani che non gli consentono evidentemente di “pensare alla legge di bilancio della Puglia.” Ad accusare il governo regionale di “sprechi clientelari per gli amici della maggioranza” è il capogruppo di Fi, Andrea Caroppo, che ha denunciato l’assegnazione, su emendamento del capogruppo Pd, Michele Mazzarano, di ben mezzo milione di Euroin Bilancio, “per contribuire alla realizzazione di non meglio precisate strutture in non meglio precisati Paesi stranieri da parte di altrettanto non meglio precisati soggetti”. E questo, per Caroppo, rappresenta un “vaffa ai pugliesi da parte di Emiliano e del Pd”, tenuto conto che “le famiglie pugliesi si apprestano a vivere l’ennesimo Natale senza lavoro ma oberati dalle tasse, con il tasso di emigrazione alle stelle e senza speranza che aiuti a far figli; mentre si chiudono 8 ospedali (dopo averne chiuse decine negli ultimi anni)”, mentre il Pd pugliese – rileva ancora Caroppo – “decide di prendere mezzo milione di euro – una cifra abnorme – per contribuire alla realizzazione di un pronto soccorso chissà dove” e chiede: “ma siamo matti?”, per poi aggiungere: “Qui non è questione né di solidarietà né di altro, qui si butta mezzo milione di Euro dei pugliesi dalla finestra perché lo raccolga forse qualche impresa o onlus amica del Pd”. “Ma quand’anche così non fosse – conclude Caroppo – è una vergogna che grida vendetta”. La risposta al capogruppo forzista è giunta  dallo stesso proponente dell’emendamento, Mazzarano per l’appunto, che si è dichiarato molto stupito per “la esterofobia con la bava alla bocca” del consigliere Caroppo. Ma il capogruppo del Pd alla Regione si è mostrato ancor più stupito dal fatto che il collega Caroppo che non sapesse che la più importante legge regionale sul “partenariato per la cooperazione internazionale” risale al tempo del governatore Raffaele Fitto di cui porta la firma. Infatti, ha poi ricordato Mazzarano: “ È una legge approvata nel 2003 dai predecessori di Caroppo, evidentemente più saggi e prudenti di lui nell’accarezzare le paure del momento”, spiegando che quella legge prevede che la Regione Puglia possa farsi promotrice di interventi rivolti al “soccorso e all’assistenza a popolazioni colpite dall’emergenza” e gli interventi riguardano “la partecipazione a iniziative promosse dall’Unione Europea, dal Governo italiano, da associazioni, da organizzazioni non governative, da organizzazioni internazionali’ per ‘la promozione della cultura della pace, dei diritti umani e delle singole identità e religioni”, per cui ha affermato il capogruppo del Pd: “L’emendamento proposto è in linea con quei principi e ne ricalca persino i termini”. In fine, ha concluso Mazzarano: “come saranno impiegate e a chi saranno destinate le risorse economiche, lo deciderà la Presidenza della Giunta Regionale”, assicurando che “Tutto sarà trasparente. Come sempre e come è ovvio” ed evidenziando che con quel suo emendamento  ha “solo voluto ricordare che la Puglia è una regione di frontiera, terra di pace e accoglienza”, per cui “il relativo stanziamento economico è destinato ad aiutare popoli distrutti dalla guerra e piegati dalla fame”. Insomma, per Mazzarano, si tratta solo di un aiuto a casa loro, “come chiedo gli italiani”, tuttora spettatori di innumerevoli invasioni e sbarchi, il cui costo in termini di accoglienza è sicuramente più esoso della “spesa” accolta nel Bilancio di previsione pugliese. Anche se, per la verità, è inverosimile che tale “modica” posta possa poi risolvere realmente il problema. E, quindi, che nella sostanza si tradurrà verosimilmente in una semplice “mancia”.

 

  Giuseppe Palella


Pubblicato il 17 Dicembre 2016

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