E’ scomparso l’artigiano con la maggiore anzianità aziendale della Cciaa
Si è spento improvvisamente domenica scorsa all'età di 82 anni Nicola Cavone, noto e storico titolare dal 1964 di una rinomata ditta nel settore dell'impiantistica elettrica a Palese
Lutto nel mondo dell’artigianato barese e, in particolare, palesino. E’ scomparso domenica scorsa, all’età di 82 anni, il cavaliere del lavoro Nicola Cavone, decano delle aziende nel settore dell’impiantistica elettrica della provincia di Bari e Bat ed attualmente iscritte all’omonima Camera di commercio. Cavone, infatti, si era iscritto la prima volta all’Albo degli artigiani della Cciaa di Bari come ditta individuale nel 1964. Ditta, poi, trasformata in snc (società in nome collettivo) nel 1977, per poi divenire successivamente, agli inizi degli anni Duemila, una srl (società a responsabilità limitata) di cui lo stesso Cavone, alla veneranda età di ottant’anni e passa, era tuttora amministratore e principale artefice dell’operatività aziendale. L’impresa del cavalier Cavone inizialmente nacque come azienda artigianale nel settore degli impianti elettrici, nel quale il titolare aveva acquisito competenza ed esperienza, avendo lavorato in precedenza, fin da giovanissima età, da semplice dipendente con delle ditte specializzate operanti nel settore di detta impiantistica. Per la cronaca, ricordiamo che nel corso di quasi sessant’anni di attività imprenditoriale il cavalier Cavone aveva conseguito con l’azienda di cui era titolare anche altre categorie di costruzioni, che gli permettevano di acquisire commesse pubbliche e private di lavoro anche al di fuori del settore elettrico, di cui però la sua ditta (Ieci di Cavone & C. snc prima e srl dopo) è rimasta sempre leader pugliese in detto campo. Nel mondo dell’associazionismo d’impresa locale, il cavalier Cavone fu sempre presente e molto attivo, negli anni Sessanta, Settanta ed Ottanta del secolo scorso, con la sezione di Palese Macchie (località di origine e da sempre sede dell’impresa di Cavone) dell’Acai, ossia l’Associazione cattolica degli artigiani, e successivamente allo scioglimento di detto organismo associativo, agli inizi degli anni Novanta, Cavone con la sua azienda aderì all’associazione “Confartigianato” della provincia di Bari che, come si ricorderà, con lo stesso presidente provinciale e regionale già dell’Acai, l’on. Antonio Laforgia, proseguì le medesime funzioni di tutela e di sindacato della disciolta associazione cattolica degli artigiani baresi. L’impresa di cui dal 1964 era titolare il cavalier Cavone è un’azienda molto nota e rinomata nel settore dell’impiantistica elettrica, non solo per l’anzianità di presenza del suo titolare in tale categoria di lavori, ma soprattutto per la professionalità della stessa nello svolgimento delle opere ad essa affidate. Infatti, in quasi un sessantennio di attività l’impresa Cavone ha realizzato in Puglia, in via diretta o indiretta (sub-appalto), o sotto forma di Ati (Associazione temporanea di imprese), gli impianti elettrici e telematici di diverse importanti strutture ospedaliere pubbliche e private, tra le quali figurano anche i reparti di Asclepios del Policlinico di Bari e quelli dell’Ente ecclesiastico di ricerca e cura sotto l’egida della Santa Sede esistente a San Giovanni Rotondo (Fg), ovvero l’ospedale “Casa sollievo della sofferenza” e di cui, per quest’ultima, l’impresa impiantistica di Cavone è stata tra le ditte di fiducia anche nelle manutenzioni ordinarie per oltre un trentennio. Ma la ditta del cavalier Cavone è stata molto presente anche nella realizzazione di impiantisti elettrici civili ed industriali, tant’è che è stata spesso affidataria di lavori del settore elettrico da parte di diverse importanti imprese edili locali, oltre che da parte di grandi Società industriali nazionali ed internazionali, come il gruppo Ansaldo spa e l’Enel. Il cavalier Cavone, proprio in virtù della sua anzianità lavorativa, aveva raggiunto l’età pensionabile già nei primi anni Novanta del secolo scorso, però la sua dedizione ed attaccamento al lavoro lo ha sempre portato a continuare ininterrottamente con l’attività d’impresa fino ad oggi. Ovvero, fino al giorno antecedente al suo ricovero ospedaliero di giovedì scorso, per un intervento chirurgico a cui però, qualche ora dopo, il suo anziano cuore non ha retto, portandolo a spegnersi improvvisamente nelle prime ore dell’alba di domenica scorsa. A Palese il cavalier Cavone era noto non solo per la sua ultradecennale attività d’impresa, ma anche per la sua grande passione per l’attività agricola (era figlio di una famiglia di agricoltori!) e che da sempre era il suo hobby preferito, a cui si dedicava a volte anche direttamente nei giorni in cui era libero dagli impegni del suo lavoro principale. Però, la figura dell’ora defunto cavalier Nicola Cavone era soprattutto nota, ma non soltanto nella sua Palese, per la cordialità e gentilezza, oltre che bonomia, nei rapporti interpersonali e professionali. Tutto ciò testimoniato dal suo perenne ed inconfondibile sorriso, quasi sempre presente sulle sue labbra. Con lui scompare una creativa e sempre operativa figura di imprenditore palesino, creatosi dal nulla e, da vero “self made man”, divenuta quasi subito un’importante realtà imprenditoriale locale e non meno significativa nel contesto delle piccole e medie imprese baresi.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 26 Settembre 2023