Cultura e Spettacoli

E’ sempre Natale a casa di Lucariello

Notevole successo al Kismet per l’originalità di una messinscena - ‘Natale in casa Cupiello’ - sospesa fra monologo e teatro di figura

Innovare a teatro è urgenza se si vuole valorizzare il pubblico di domani. Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia ci provano con un’idea, da pazzi sulla carta, sontuosa nei fatti : un ‘Natale in casa Cupiello’ affidato a un solo, versatile interprete (Luca Saccoia) che interagisce con pupazzi manovrati, a vista e non. Lello Serao crede nel progetto e ne cura la regia. La fortuna aiuta gli audaci. Giustamente premiata dall’entusiasmo del pubblico che domenica affollava il Kismet questa produzione Teatri Associati di Napoli b/ Interno 5. Una messinscena certamente originale e accuratissima. Questo Natale in casa Cupiello, sconcerta in apertura. Poi anche alla gran nuova si fa l’abitudine e la forza della parola riprende il sopravvento. Sicchè, ci si diverte e ci si commuove allo stesso modo che al cospetto delle storiche messinscene di Eduardo. Ciò non soltanto perché Saccoia è assai bravo e la diversità del gesto collettivo lascia un segno che non si dimentica. Questo allestimento fa centro soprattutto perché, una volta di più, a fare la differenza è la potenza del testo (qui rispettato alla virgola). Ci sarà un motivo se di tutto il repertorio eduardiano ‘Natale in casa Cupiello’ è l’opera che meglio ha funzionato via etere (che tempi, quelli dei radiodrammi). Della duttile e inesauribile bravura di Saccoia si è detto. Chapeau, ora, a Lello Serao, chiamato ad un’operazione decisamente ‘anomala’ e senza precedenti, almeno restando all’opera in questione. Dispiegando una fantasia pertinente, il teatrante partenopeo dirige con meticolosità il gran traffico di pupazzi e manovratori senza che tempi ed atmosfere abbiano da patire alcunché. Un risultato reso possibile grazie anche al gran lavoro di Tiziano Fario, che cura spazio scenico e pupazzi, e di Irene Vecchia, che coordina una squadra di capaci manovratori (Salvatore Bertone, Paola Maria Cacace, Lorenzo Ferrara, Oussama Lardjani e Angela Dionisia Severino) ; degno di segnalazione il fatto che tale squadra è il risultato di un progetto coordinato dalla stessa Irene Vecchia attraverso un laboratorio di formazione aperto ai giovani del territorio, svoltosi con il sostegno della Fondazione Campania dei Festival nell’ambito della rassegna “Quartieri di Vita” 2020. Messinscena non convenzionale sospesa fra monologo e teatro di figura, questo ‘Natale in casa Cupiello’ si pone al momento come il momento più alto di ‘Bagliori’, la stagione teatrale 23.24 a cura di Teresa Ludovico. – Prossimo appuntamento di rassegna: Sabato 9 dicembre con ‘La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza’ ; compagnia Les Moustaches ; un testo di Alberto Fumagalli ; Regia di Ludovica d’Auria  e Alberto Fumagalli ; con Damiano Spitaleri, Alberto Gandolfo e Federico Bizzarri. Dalle note di regia : “Ciccio Speranza è un ragazzo grasso, ma leggero, con un’anima delicata che… ha un sogno troppo grande per poter restare in un cassetto di legno marcio : vuole danzare… Dunque, perché rattrappire i propri istinti, solo perché la cicogna ci ha fatto cadere lontano dalla terra promessa ? Perché sentirsi schiacciati da una famiglia che non vuole conoscere un mondo che sta oltre  il proprio campo di fagioli?”

Italo Interesse

 


Pubblicato il 7 Dicembre 2023

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