Cultura e Spettacoli

“E’ stato il festival della gioia, un abbraccio agli italiani”

 

“E’ stato il festival della gioia, un abbraccio agli italiani”: un grande giornalista e critico musicale, che da sempre ha seguito la maratona canora di Sanremo, si confida in questa intervista al Quotidiano. Parliamo di Vincenzo Mollica, storico inviato del TG1.

Mollica, che festival è stato?

“Ottimo, da tutti i punti di vista. Amadeus lo ha ideato e condotto da par suo, con estro e genialità. Ha saputo portare equilibrio, capacità, senso della misura. Possiamo dire che è risultato una boccata di ossigeno nelle case degli italiani, il festival della gioia, della serenità, un abbraccio agli italiani che in questo momento storico ne hanno bisogno”.

La qualità?

“Direi buona. Parlo delle canzoni, sia per le parole che per la musica e molte di essere supereranno l’ estate, come si suole dire. Cioè le sentiremo per tanto tempo ancora. La terna che è salita sul podio rispecchia tre generazioni diverse e tre tipi di musica, questo la dice lunga sullo specchio dei tempi rispettato dal festival”.

Meritata la vittoria di Mahmood e Blanco con Brividi?

“Per principio non commento i successi. Bisogna rispettare le giurie”.

Checco Zalone?

“Ha confermato, ove ce ne fosse bisogno, la sua genialità. Un artista di elevato valore, non ha sbagliato un numero e lo possiamo considerare una eccellente conferma. Il personaggio di Oronzo Carrisi è stato a dir poco straordinario. Ottimo anche Fiorello, con lui sapevamo di andare sul sicuro”.

Amadeus…

“Promosso. Anzi spero che gli diano pure la quarta edizione. I risultati ottenuti sia in termini di ascolti che di critica confermano la sua classe”.

La sola nota stonata l’auto battesimo di Achille Lauro…

“Ognuno risponde dei suoi gesti. Ogni artista segue il suo istinto e non so che cosa volesse dire. Però Achille Lauro, lo conosco, è una persona dotata di ampia visione e di una certa cultura”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 8 Febbraio 2022

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