Cronaca

“Eataly: Emiliano come Ponzio Pilato, i dubbi crescono”

Da Mimmo Magistro Presidente de “i Socialdemocratici”  riceviamo e pubblichiamo:

“La dichiarazione resa dal Sindaco di Bari non è da lui.  O Emiliano sta invecchiando oppure questa storia di Eataly deve imbarazzarlo parecchio se delega alle strutture burocratiche il compito di rispondere. E le risposte paiono univoche, dal Comune alla Regione: non esiste uno straccio di autorizzazione ma tanti atti che in tempi normali avrebbero fatto rizzare i capelli e magari interessato almeno la Corte dei Conti, per il possibile danno erariale.

La storia, lunga da raccontare, invoglia parecchio perché quando cerchi di dare una giustificazione sensata a un atto,  pizzichi altre incongruenze.Insomma, parrebbe che tutto venga fuori da questo bando che la Fiera pubblica per cercare  incubatori.Eataly è una cosa complessa chiamata “mostra mercato” – se abbiamo compreso bene- per garantirgli scorciatoie ed evitargli le lungaggini burocratiche   delle leggi regionali e comunali su Fiere e Commercio.Se le notizie in possesso sono veritiere (sul sito della Fiera non siamo riusciti a trovarne traccia) c’è un contratto di 30 anni senza alcun vincolo per Eataly nel senso che se la Fiera volesse traslocare o volesse recuperare le  superfici(8.000 mq) dovrebbe pagare risarcimenti miliardari. Comunque sia, il canone previsto è di 200 euro a mq. all’anno, una bazzecola perchè quello di mercato è 10 volte tanto e quello OMI utilizzato dal Demanio per le pertinenze pubbliche , ancora più alto. Il che significa che la Fiera, oberata di debiti , in 30 anni, farebbe un regalo di 45 milioni ad Eataly.  Tanto per capirci Eataly pagherebbe quanto il Lido di S. Francesco o il Trampolino e poco più della Grotta Regina (200 mq.), quest’ultima costretta a chiudere insieme a una decina di altri storici ristoranti proprio per l’esosità del canone dello Stato.Ma – sostiene il Presidente di Eataly- c’è un grosso impegno finanziario per i lavori di ristrutturazione. Guarda caso, la Fiera da poco ha fatto lavori di restauro e consolidamento all’ingresso monumentale(accesso per Eataly) per 1.074.000 euro. C’è di più e la considerazione me la faceva stamani  un commerciante secondo cui anche la grande e media distribuzione per allestire a proprio piacimento una struttura fa lavori di adeguamento a parte garantire i parcheggi o una forte penale al Comune. Lo stesso commerciante lamentava l’autolesionismo  del loro rappresentante nel consiglio della Fiera che ha dimenticato i danni per la concorrenza sleale che scaturirà anche ai propri associati.

Due parole di conforto si attendono dalla Soprintendenza tanto severa con i ristorantini della città vecchia: hanno dato o no il loro nulla osta?Il Sindaco, probabilmente starà recuperando dal cambio di fuso orario, ma assessori e burocrati non sono ancora in ferie. Mi tremano le gambe a pensare che a gestire l’iniziativa ci sia un professionista – non so se chiamarlo imprenditore – che da qualche settimana ha messo sulla strada 30/40 professionisti guarda caso di quel mondo dell’informazione che – tranne qualche eccezione- guarda con distacco a questa vicenda. Alcuni sulla rete mi rimproverano di battermi contro una iniziativa lodevole, come appare dal martellante marketing.Ma il rispetto delle leggi non viene prima di ogni cosa?”                                                                                                                                                               

 

 


Pubblicato il 26 Luglio 2013

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