Cronaca

Ecatombe di multe per gli automobilisti indisciplinati

Adesso i vigili urbani baresi colpiscono anche in tarda serata, sine ulla recriminazione. Inflessibile nel verbalizzare auto fuori dalle strisce dei parcheggi anche per pochi centimetri, la polizia municipale pare che negli ultimi tempi stia calcando la mano affibbiando multe a gogò a molti automobilisti indisciplinati che sono soliti parcheggiare nelle ore notturne in modo non conforme al codice della strada. I nostri caschi bianchi multano di tutto: dalle auto sui parcheggi per moto, in prossimità di incroci e nei pressi degli scivoli per disabili, senza dimenticare la “trappola” degli autovelox .Insomma, sembra che uno tsunami di multe si stia abbattendo sulle già martoriate tasche dei cittadini; l’accanimento “vampiresco” sembra si concentri ,per quanto riguarda le auto in divieto di sosta, soprattutto in nottata. Per avere un riferimento certo da cui desumere l’orario durante il quale fioccano più abbondantemente le multe basta riferirsi agli orari in cui gli odiati fogliettini sanzionatori vengono apposti sui parabrezza degli indisciplinati automobilisti: dalle ore 23,30 – 24 in poi. Nessun quartiere viene risparmiato dai nostri solerti  poliziotti locali. Nello scorso week end ,ad esempio, nelle vie Nicolai e Dante Alighieri,giusto per rimanere nel quadrilatero murattiano,  c’era una “insolita” presenza di  decine e decine di bigliettini ripiegati sotto i tergicristalli,in quantità talmente esagerata da far pensare ,in un primo momento, ad una trovata pubblicitaria. Purtroppo, invece,  si trattava di  altro, e di  ben più spiacevole questione Già da alcuni giorni in redazione giungono numerose lamentele di cittadini che denunciano un clima per le strade che appare  vessatorio: parcheggiare in centro, ad esempio, è diventato un incubo, ed anche in alcuni quartieri semi  periferici della città ,come ad esempio nel “Libertà” ,un tempo ritenuti, almeno di notte,  zona franca per il parcheggio ai limiti del multabile, da un pò di tempo a questo parte è frequente trovare lo sgradito cadeaux sanzionatorio per ogni minima infrazione, anche per quelle sulle quali, un tempo, si chiudeva spesso un occhio . Premessa indispensabile: a rigore del codice della strada ,nulla da eccepire. I vigili fanno bene a sanzionare, ben vengano gli autovelox e le multe inflitte a chi guida, soprattutto ,con in mano il telefono cellulare, o peggio ancora ubriaco. Le sanzioni, anzi,  andrebbero per queste infrazioni ulteriormente inasprite. Ben vengano le multe appioppate ai proprietari dei cani per la mancata raccolta delle deiezioni dei loro amici a quattro zampe ( una crociata  che è sempre stata a cuore al sindaco Decaro, unitamente alla sua tanto decantata “Bari per bene” della quale si sono perse da tempo le tracce, tanto da doversi chiedere l’intervento della nota trasmissione Rai “Chi l’ha visto” ) . Le caterve di multe elevate per le suddette infrazioni sono giuste e sacrosante, ci si intenda su questo. La legge, però, è uguale per tutti, e per dovere di cronaca vanno menzionate e riferite alcune “inadempienze” (termine decariano) della nostra solerte polizia municipale che mal si conciliano col principio di eguaglianza dei cittadini davanti al codice;pensiamo, ad esempio, alle  contravvenzioni non  elevate  nei confronti di buona parte dei dipendenti comunali e di quelli delle municipalizzate, i quali quando sono alla guida di auto di servizio continuano imperterriti ad ignorare l’uso delle cinture di sicurezza parlando , in alcuni casi, pure al telefonino . Per tutti questi signori ci sono franchigie particolari? Comportamenti intollerabili, questi, più volte denunciati dalle colonne di questo giornale ,e ai quali il comando della polizia municipale non ha mai dato alcuna spiegazione. Anche sulla questione della miriade di cassonetti posizionati in ogni luogo ed anfratto cittadino abbiamo annoiato oltremisura i nostri lettori: i cassonetti, però, sono rimasti lì dove erano, sugli scivoli per disabili, sui parcheggi per moto e sulle strisce blu – quelle a pagamento – grazie all’ imperitura strafottenza di chi ha preferito glissare sull’inefficienza  di una azienda municipale che costa ai cittadini in termine di tasse un occhio della testa, riversando la colpa dell’orrore urbano imperante sulla presunta inciviltà di una parte  (esigua, a nostro giudizio)della  cittadinanza. “I cassonetti dell’Amiu non possono essere multati “, sentenziò  tempo fa, a mò di ipse dixit, il sindaco Decaro.  Al nostro egregio primo cittadino vorremmo segnalare che a Brindisi la locale polizia municipale ha contestato all’azienda di igiene urbana centinaia di multe perchè non rispettava la zona Ztl.  Perciò ,multare  è possibile, come accade sia a Brindisi che  in tante altre città di Italia. Bari, però,  lo ribadiamo, è una città speciale. Perchè, tanto per andare avanti con gli esempi i nostri solerti caschi bianchi non combattano l’ignobile fenomeno dell’accattonaggio minorile nel centro cittadino, altra vergogna denunciata da anni dal nostro giornale? Per imporre la legalità e farla rispettare  occorre in primis essere credibili,  altrimenti la marea di multe elevate appare   solo manifestazione di un vero e proprio accanimento che completa il  già gravosissimo ” dissanguamento ” del povero contribuente, conseguente alla imposizione di tutti i famigerati balzelli decariani, che hanno fatto di Bari una fra le  prime città più tartassate d’Italia.  Tutte queste multe servono a far cassa? Probabilmente sì , visto che annualmente i nostri vigili urbani “producono” in termini sanzionatori circa 9 milioni di euro. Ma con questo nuovo “accanimento terapeutico”, probabilmente qualche milione in più entrerà nelle casse comunali. Questo denaro , insieme a quello riveniente da tutti i balzelli genericamente  su citati ,ha di sicuro  la nobile finalità  di pagare gli stipendi, non certo spartani, a certi solerti personaggi che siedono sugli scranni comunali ed assessorili, o quella di essere impiegato in qualche sontuosa opera pubblica di dubbia utilità. E se i baresi decidessero all’unisono di vendersi le loro automobili? Forse in quel caso vedremmo finalmente qualche vigile urbano  dirigere il traffico …. quello delle biciclette.

 

Piero Ferrarese


Pubblicato il 7 Febbraio 2017

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