Cronaca

Ecco i ‘trofei’ del degrado galoppante al rione Libertà

Il quartiere Libertà è sempre più un quartiere “discarica”, mettendo a rischio la salute dei residenti. Ne sono fermamente convinti Gino e Michele Cipriani, dirigenti del Movimento “Riprendiamoci il Futuro”, decisi a denunciare, ancora una volta, la vergognosa e pericolosa situazione igienico-sanitaria in cui versa gran parte del quartiere Libertà, ed in particolare la zona ex Manifattura. Una vera vergogna, anzi, <<un vero e proprio attentato alla pubblica salute, considerato che questi inconvenienti producono, inevitabilmente, conseguenze igienico-sanitarie>>, incalzano i due Cipriani. In effetti questa situazione penalizza ulteriormente i residenti i quali, gran parte, sono impediti finanche <<…di affacciarsi sui balconi in quanto vige fetore, miasmi, e finanche “invasione” da zanzare, blatte, topi e moscerini. Caro Sindaco Lei si è contraddistinto per aver “regalato” ai residenti del quartiere Libertà unicamente “piste ciclabili inutili e strisce blu a gogò>>. Ed ora, per prevenire eventuali focolai di infezioni, che potrebbero attentare alla salute dei cittadini, il movimento del quartiere ha chiesto per iscritto un intervento di rimozione dei “trofei” spazzatura, lavaggio e sanificazione dell’intero quartiere. Ma i trofei del degrado non mancano in un rione, come detto, dove non c’è limite a degrado e all’abbandono in cui versa il quartiere. Per esempio, ci sarebbe l’ex Istituto Nautico ‘Caracciolo’ (di proprietà della ASL/BA), glorioso edificio che si affaccia su via Abate Gimma all’incrocio con via Trevisani, a due passi da via Manzoni, all’ex Manifattura dei Tabacchi. Il primo a causa del totale stato di degrado e abbandono (da oltre 10 anni), autentica bomba igianico/sanitaria a causa degli escrementi di gatti e volatili depositati che, nel tempo, hanno “creato” un guano lungo la parte interna, tanto da rendere l’aria irrespirabile ai danni dei residenti limitrofi, costituiscono veri e propri focolai di infezione. Com’è possibile che nessuno si degni di intervenire per salvaguardare la salute dei cittadini ed il patrimonio pubblico?, si chiedeva fino a qualche settimana fa, ancora, l’ex consigliere comunale barese a tutela dei residenti e non. Nulla di nuovo anche per l’ex Manifattura di via Trevisani, in totale degrado strutturale e igienico sanitario, senza sapere bene manco a chi spetta intervenire. Ma non basta. Le rampe-scivolo per i disabili nel quartiere Libertà, a differenza di quelli realizzati nel murattiano, non sono “corredate” da paletti di sicurezza, tali disparità comportano per gli ignari passanti brusche cadute tanto che hanno dovuto fare ricorso alle cure del Pronto Soccorso che in molti casi hanno prodotto finanche lesioni fisiche importanti. Gran parte dei cassonetti dell’AMIU esistenti nel quartiere, sono privi di qualsiasi forma di manutenzione e sanificazione, tanto da mettere a rischio la pubblica salute. Conclusione? Per i Cipriani forse gli eletti nel quartiere Libertà, al Comune di Bari e al 1° Municipio, non conoscono quali siano, oltre ai gettoni, le loro competenze!

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 1 Luglio 2017

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