Cronaca

Ecco la consulta degli studenti universitari tra polemiche e sospetti

Giovani e studenti da una parte, enti e amministrazione pubblica dall’altre con un legame che molti, almeno a parole, vorrebbero più forte. S’è insediata mercoledì pomeriggio la Consulta degli Studenti Universitari, convocata per la prima volta nella sala consiliare di Palazzo di Città. Creata per valorizzare la presenza della sempre più folta popolazione studentesca, che in rapporto alla città rappresenta una parte, appunto, di grande rilievo, e per fare la Città di Bari un polo universitario che garantisca agli studenti servizi e agevolazioni, la Consulta è stata presieduta dall’assessore municipale alle Politiche Giovanili, Fabio Losito e risulta composta da tutte le associazioni studentesche presenti nell’ordine collegiale. Il primo passaggio che il nuovo organismo consultivo ha affrontato è stata, dunque, l’elezione del Presidente: con sedici voti favorevoli su trentaquattro totali (sei schede bianche e dodici nulle) è stato eletto Giovanni Vecchio, rappresentante della lista ‘Studenti Democratici’ del Politecnico. La sua elezione, tuttavia, ha suscitato non poche polemiche tra i presenti in sala: a rendere nulle le dodici schede, infatti, è stata la scritta “Senza Padroni”. “Abbiamo scritto “Senza Padroni” perché noi non abbiamo padroni e non siamo scesi a patti con nessuna categoria che non sia quella degli studenti” ha dichiarato subito dopo la proclamazione Davide Ferorelli, di Studenti per l’Università, che assieme ad un nutrito gruppo di studenti di altre associazioni universitarie (M.U.R.O., Never Stop, Obiettivo Studenti, i rappresentanti dei collegi universitari “Petrone”, “Dell’Andro” e “Fresa”) ha chiesto espressamente di visionare quelle dodici schede dichiarate nulle. Giuseppe Mastandrea di ‘Studenti Democratici’, tuttavia, gli ha ricordato che al secondo turno di votazione era stato chiesto il voto palese, ma proprio loro lo avevano rifiutato, preferendo il voto segreto. Ma se la matematica non è un’opinione, come mai i tredici voti che aveva preso Giovanni Vecchio nella prima operazione di voto, dichiarata non valida in quanto non era stata raggiunta la maggioranza, sono diventati sedici nella seconda, vedendolo vincere sugli altri due candidati, Massimo Zaccaria di Link e Alessandro Castellana di New Team. Nella pausa intercorsa tra un turno e l’altro, a quanto pare, ci sarebbero stati degli accordi che hanno fatto pendere l’ago della bilancia a favore del risultato finale. Queste sono le manovre che non sono piaciute a chi ha scritto “Senza padroni”: c’è il sospetto, infatti, che c’entrino i dottorandi, i quali, tuttavia, preferiscono non replicare alle accuse avanzate. Nonostante le polemiche la Consulta è proseguita con l’insediamento del Presidente Giovanni Vecchio, il quale, in assenza d’un ordine del giorno, ha voluto innanzitutto chiarire l’intenzione di lavorare a favore degli studenti e di avanzare all’Amministrazione Comunale proposte concrete da parte di tutti, a prescindere dalle associazioni di appartenenza. A concludere la seduta, l’intervento del Sindaco Michele Emiliano, che ha raggiunto la sala dopo la votazione: “Sono molto orgoglioso di essere il Sindaco della prima amministrazione comunale della città di Bari che ha prodotto un risultato politico di questa portata”. Se queste sono le premesse, tuttavia, le speranze che la Consulta si mantenga apolitica, ma soprattutto apartitica, sono davvero poche.

 

Lorena Perchiazzi


Pubblicato il 8 Giugno 2012

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