Ecco la vera strada per risparmiare, ma il Comune non risponde
Ultime sul fronte trasloco uffici comunali: il Comune di Bari trasferirà nel Padiglione n.49 della Fiera del Levante i fascicoli dell’Archivio del Giudice di Pace di Viale Europa per un canone annuo di 51mila e 600 euro annui ed il trasferimento dei documenti e fascicoli della Procura della Repubblica e della Corte di Appello di Bari presso un deposito di una Agenzia di Rutigliano, per un canone di 106mila euro all’anno. Giuseppe Calabrese, già assessore repubblicano al Comune di Bari da tempo ha passato al vaglio comunale tutte le proposte per una razionalizzazione delle spese per le locazioni di immobili a uso ufficio. E appena il 16 giugno ha inviato al Sindaco di Bari e agli Assessori ed Uffici competenti una nota con cui rammentava altre spese e tentativi di unificare la sede comunale, andati puntualmente a vuoto con grave nocumento per l’Erario Civico. Infatti, l’Amministrazione Comunale di Bari alcuni anni or sono, al fine di unificare tutti gli Uffici tecnici (Urbanistica e Lavori Pubblici), fece ristrutturare ed adeguare l’anello superiore (1°piano) dello Stadio della Vittoria avente una superficie di 8 mila metri quadri, interamente utilizzabile per trasferire nel suddetto immobile di proprietà del Comune di Bari, gli Enti in oggetto indicati. Ciò al fine soprattutto di risparmiare il canone annuo di affitto di 304.920,00 euro per la locazione dei locali adibiti per la Ripartizione Urbanistica di Via Abbrescia n.80, che vanno alla “3M SpA”, nonché per l’affitto dei locali adoperati per l’attività della Ripartizione Infrastrutture Viabilità e Opere Pubbliche di Via Giulio Petroni n.103, che comporta una spesa di € 270.336 annua, canone che viene versato all’Istituto Diocesano dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto. Questo trasferimento programmato – e mai realizzato – avrebbe consentito all’Amministrazione di risparmiare annualmente la somma di 575.256 euro, assicurando agevolazioni anche in ordine alla viabilità per raggiungere la nuova sede, sia ai cittadini utenti dei servizi e sia alle utenze provenienti dal territorio della “città metropolitana”, rammenta ancora Calabrese. Per il quale, in fondo, tutto questo avrebbe comportato benefici e un notevole risparmio di costi e mezzi al Comune, <<…senza trascurare la possibilità che l’ubicazione presso ex stadio della Vittoria avrebbe consentito l’ubicazione anche degli uffici della Ripartizione Contratti e Appalti di Via Garruba nn.47/51 con l’ulteriore risparmio per le Casse Comunali di 130.306 euro annue di fitto che viene versato, all’attualità, dalla Civica Amm.ne alla “Tecon s.r.l. Finanche gli Uffici Demografici di Via Ospedale Di Venere (€ 31.923) gli Uffici della sede del 4° Municipio di Via Calatafimi di Carbonara di Bari (€ 22.382) ed il Centro Sociale (€ 12.717) potrebbero trovare collocazione rispettivamente nei locali c.d. “Diaz” e “Calamandrei”, ricadenti nel territorio del IV° Municipio, più volte annunciato il loro trasferimento e non ancora effettuato, con notevole risparmio annuo di circa 67.022 euro, fatto non trascurabile per il non florido bilancio dell’Amministrazione Comunale>>”. Inutile dire che pure questa missiva è stata ignorata da amministratori e tecnici comunali. Ora Peppino Calabrese chiede a sindaco e assessori: perché questo silenzio? Per quale motivo la Civica Amministrazione tace, pur predicando a più voci la politica del risparmio e dei “tagli” alle spese e ai rami secchi? E cosa vuol fare il Comune di Bari per migliorare la gestione della spesa per gli affitti a carico del Civico Bilancio, favorendo la riduzione del carico fiscale che affligge i tartassati cittadini baresi? Tutte domande senza risposta, anche se stavolta, in caso di ostinato silenzio da parte di chi tenta strade contorte per assumere in locazione megaimmobili a Japigia abbandonati da altri enti, la storia delle nuove sedi per gli uffici municipali potrebbe interessare la magistratura contabile.
Francesco De Martino
Pubblicato il 11 Agosto 2016