Ecco le prime ‘spie elettroniche’ per la sicurezza
Spuntano le prime telecamere per sorvegliare strade e punti caldi della città, come ha deciso il Comitato per la Sicurezza istituito in Prefettura, il mese scorso alla presenza dei tutori di forze dell’ordine e autorità politiche. Quella che si vede nella foto è stata installata l’latro ieri in via Giuseppe Capruzzi, angolo via Amendola e via Emanuele Mola, una delle zone maggiormente di transito in Città, ed alla fine le telecamere baresi saranno duecentocinquanta, disseminate in quasi duecento strade di Bari. Come si temeva, esse non serviranno ad elevare contravvenzioni agli automobilisti indisciplinati, anche se pende proprio a ridosso d’un impianto semaforico, ma controlleranno i punti più critici della città, i quartieri e le zone “calde” per la sicurezza. Dunque, le ditte incaricate stanno per montate altri ‘occhi elettronici’ per la videosorveglianza del territorio, così come deciso alcuni mesi fa dal Comitato per l’ordine pubblico. Le immagini riprese saranno trasmesse alla centrale operativa della questura, così come al comando provinciale dei carabinieri. Le immagini del sistema di telecamere destinato alla videosorveglianza del territorio, progetto reso possibile grazie a fondi comunitari controllati dal ministero dell’Interno coi Pon sicurezza, serviranno a registrare il passaggio di persone e mezzi dopo eventuali rapine o aggressioni. E così è stato predisposto il rafforzamento delle misure di controllo in città e in particolare nella Città Vecchia, e nei quartieri San Pasquale, Japigia e Libertà. Al comitato che il mese scorso ha dato via libera al progetto per una migliore sicurezza in Città parteciparono il viceprefetto Bellomo, il questore Manari, il comandante del Reparto operativo dei carabinieri, tenente colonnello Rizzo e in rappresentanza del Comune di Bari il vice comandante della Polizia municipale, maggiore Cucurachi. Entro pochi giorni le telecamere saranno installate, come detto, anche negli altri punti caldi della Città.
Antonio De Luigi
Pubblicato il 9 Aprile 2011