Cronaca

Ed ecco confezionato e pubblicato il bando per disoccupati…facoltosi

Dopo il mezzo passo falso dei genitori ‘papà e mamma’ cancellati di fatto dagli atti municipali, con tanto di retromarcia innestata in fretta e furia dal primo cittadino in persona dopo manifestazioni e cartelloni dinanzi al portone di Palazzo di Città, ecco l’ultima ‘perla’ collezionata dai baldi burocrati comunali baresi. Che, senza stare a pensarci troppo, pubblicano un bel bando per disoccupati…ricchi. Disoccupati facoltosi che per partecipare alla selezione debbono essere provvisti di conto corrente e tanto di IBAN da comunicare ai servizi sociali del Comune di Bari. Luigi Cipriani, segretario politico del Gruppo Indipendente Libertà, ha studiato attentamente il “nuovo” progetto del Comune di Bari denominato ‘Cantieri di cittadinanza attiva-comunità al lavoro’. E alla fine s’è accorto che il nuovo bando, aperto a chi è senza lavoro o con redditi al di sotto della soglia di povertà o quasi, per poter partecipare bisogna essere in possesso – come detto – di un conto corrente e delle relative coordinate bancarie. Con tutto ciò, sottilizza il battagliero donchisciotte del Libertà, dando l’illusione dell’assunzione, quando in realtà si è alla ricerca di un lavoro e magari di un salario dignitoso. <>. Infatti, nel modulo di partecipazione è previsto il possesso e l’indicazione della banca, dell’agenzia e dell’IBAN alfanumerico. Al contrario, così come avviene per la partecipazione a bandi di concorsi pubblici e pubbliche selezioni, questi dati vengono comunicati soltanto al momento della effettiva assunzione in servizio dei candidati scelti, allo scopo di consentire al datore di lavoro di corrispondere a chi viene assunto ed entra nel mondo del lavoro, quanto dovuto. Insomma, sorprende che l’Assessore ed il Dirigente del settore non conoscano procedure che in altri enti comunali applicano senza incappare in simili trabocchetti. A questo punto sarebbe curioso conoscere con quale criterio si sceglieranno gli aventi diritto? Secondo le dichiarazioni rilasciate, alla stampa, dal Sindaco Decaro, dovrebbe essere effettuata una selezione, sulla base dei “curriccula” e di conseguenza, attingendo da detto elenco selettivo, le aziende potranno scegliere il personale da utilizzare.  Facile che, come altre volte capiti che sia l’azienda a scegliere il candidato, come certi ‘stage’ organizzati dalle società del settore edilizio controllato da megacostruttori locali. Imprese che hanno infilato i neolaureati al Politecnico, figli dei soliti pezzi da novanta di grosse aziende private, all’interno dell’Ufficio Tecnico del Comune di Bari, con contratto a termine della durata di almeno due anni. Insomma ora, tornando al bando per disoccupati, secondo Gino Cipriani sarebbe opportuno che, una volta stilato l’elenco  degli aventi diritto, siano le istituzioni pubbliche ad individuare – sulla base dei punteggi assegnati – a fornire alle aziende interessate i nominati del personale da utilizzare per le finalità di cui al progetto, onde evitare eventuali discriminazioni e/o segnalazioni. Ma non è facile credere che ciò accada, al Comune di Bari…

 

Francesco De Martino

 


Pubblicato il 11 Dicembre 2014

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