Edilizia giudiziaria, anche Decaro decide di non decidere: ci sarà un assessorato ‘ad hoc’…
Ci sara’ un assessorato all’edilizia giudiziaria nella orami prossima giunta al Comune di Bari, guidata dall’ing. Antonio Decaro: lo ha annunciato lo stesso neo sindaco dopo aver incontrato in via Nazariantz il nuovo procuratore capo Giuseppe Volpe. ”Daro’ una delega sull’edilizia giudiziaria perche’ e’ un tema a cui teniamo molto – ha detto Decaro – e getteremo le basi per la realizzazione di un polo della giustizia per risolvere definitivamente il problema”. Sulla possibilita’ di un trasferimento degli uffici giudiziari baresi in una struttura come l’ex ospedale ‘Bonomo’ (annunciata mesi fa dall’ex sindaco Michele Emiliano), Decaro ha detto che ”ci sono immobili disponibili, per esempio le caserme, ma c’e’ bisogno di ristrutturarli e soprattutto c’e’ bisogno dei soldi per la ristrutturazione. Incontreremo la commissione di Manutenzione del Tribunale in riunioni operative per decidere insieme quale strada percorrere”. Il sindaco di Bari ha poi ricordato che nei prossimi giorni sara’ emessa la sentenza da parte della corte Europea per la cittadella della giustizia ”e subito dopo – ha detto – vedremo il da farsi, ma nel frattempo non staremo con le mani in mano”. Decaro ha infatti sottolineato ”l’urgenza di lavori di consolidamento statico del palazzo di via Nazariantz, perche’ qui – ha detto – c’e’ gente che lavora ed e’ giusto che lo faccia in sicurezza”. L’idea che Decaro ha di edilizia giudiziaria barese e’ – ha spiegato – ”un polo della giustizia integrato, come in altre parti d’Italia, dove tenere tutto dentro e i palazzi pubblici che si liberano possono diventare la sede del Comune, dal momento che ci sono molti assessorati sparsi in fitto in tutta la citta’ per i quali spendiamo 3 milioni di euro all’anno. Nella fase transitoria – ha concluso il sindaco – dobbiamo pero’ trovare altre soluzioni perche’ non e’ sostenibile la situazione di avere per esempio gli archivi al San Paolo o il tribunale dei minori in una struttura inagibile”. Bene, bravo bis, ma il problema è che non sarà certo un assessore o una commissione speciale, come aveva già pensato l’ex sindaco Emiliano, che risolveranno la questione ultratrentennale della sede giudiziaria unica a Bari. Eppure Decaro aveva già sferrato un attacco piuttosto duro al suo ex avversario Di Paola sulla stessa questione, dopo che l’ex ad di Aeroporti di Puglia aveva dichiarato che avrebbe sottoscritto il contratto con la Pizzarotti per dare lavoro ai baresi e far ripartire l’edilizia. Per Decaro le proposte del suo ex avversario si scontravano con le conclusioni dell’Avvocato Generale dell’Unione Europea, Nils Wahl, che nella causa Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. contro Comune di Bari ha dato ragione al Comune di Bari sostenendo che l’eventuale affidamento del progetto della Cittadella alla ditta di Parma non rispetterebbe le regole di procedura e di trasparenza previste dalle norme europee sugli appalti e rimette la decisione ultima nella mani della Corte di giustizia Europea. E per il neosindaco, appena un mese fa, il problema dell’edilizia giudiziaria può essere risolto nel lungo periodo trasferendo tutti gli Uffici negli spazi della Caserma Briscese, ottimale sia dal punto di vista logistico, sia da quello strutturale; e nell’immediato tamponando l’emergenza con il trasferimento degli uffici del Giudice di Pace, del Tribunale dei Minori e degli Archivi Giudiziari all’interno degli immobili comunali che saranno realizzati tra il Lungomare Vittorio Veneto e Via Brigata Regina grazie all’accordo di programma siglato sull’area ferrotranviaria. <
Francesco De Martino
Pubblicato il 2 Luglio 2014