Cronaca

Edilizia scolastica, ma ci sono anche precari, dispersione e contratto

Si ripetono e permangono anche col nuovo esecutivo a livello governativo i problemi che attanagliano il pianeta-scuola

“La scuola ha 200mila precari, anche se il ministro Valditara dà numeri diversi noi abbiamo stimato questa cifra”, spiega senza giri di parole il segretario generale Uil/Scuola, Giuseppe D’Aprile, dopo l’assemblea generale dei lavoratori e addetti ai lavori della scuola pugliese, organizzata a Bari. “La scuola e gli alunni non meritano questo – ha aggiunto D’Aprile – perché hanno bisogno di stabilità del personale”. Quanto alle strutture spesso fatiscenti, “abbiamo edifici che nella metà dei casi non hanno i certificati di agibilità e queste sono situazioni che non si risolvono dall’oggi al domani, con interventi ‘spot’, ma si tratta di interventi che devono essere strutturali”. Ancora più discussa la questione della dispersione scolastica: “Palestre, mense, stabilità del personale aiuterebbero molto i ragazzi a frequentare le scuole – ha concluso il sindacalista – e a non ritirarsi prematuramente anche rispetto all’età adolescenziale”. Con la cronica carenza di insegnanti di ruolo, che si traduce ogni anno con la ‘danza dei precari’ in tutte le regioni, preoccupa ancor più quel sessanta per cento circa di scuole prive di certificato di agibilità, senza contare che una su quattro non ha nemmeno collaudo statico, proprio mentre il Ministero dell’Istruzione e del Merito afferma di puntare forte sull’edilizia scolastica, sfruttando non solo le risorse previste dal PNRR, ma anche altre risorse a livello locale. Quasi un miliardo di euro, in sostanza, ripartiti – come detto – su base regionale di cui oltre 260 milioni alla Lombardia, 200 alla Campania, quasi 200 alla Sicilia e più di 150 ciascuna a Puglia e Piemonte. Interventi che, con il timbro dell’urgenza, dovrebbero interessare anche l’agibilità degli edifici scolastici e i collaudi statici: un istituto su quattro non presenta il relativo certificato. E non parliamo del certificato di prevenzione-incendi, in molti casi ancora fermi a date di parecchio precedenti all’entrata in vigore di norme generali molto più rigorose, in tema di sicurezza nelle nostre scuole. Ergo gran parte degli interventi presentati e finanziati dal ministero riguarderanno lavori di messa in sicurezza, riqualificazione, adeguamento sismico, antincendio, eliminazione delle barriere architettoniche all’interno degli edifici scolastici in quanto, ha detto e ripetuto il ministro Giuseppe Valditara, “quella dell’edilizia scolastica è una grande emergenza”. In particolare, grazie alle risorse stanziate e ripartite a livello governativo e generale, sono stati approvati 767 interventi di messa in sicurezza di altrettanti edifici scolastici, ma restano ancora da autorizzare i progetti relativi al riparto dei progetti finanziati, individuati su indicazione delle Regioni. Le ultime parole della Uil/Scuola sulla firma del contratto, con le tante incongruenze ancora in piedi e da discutere. Il riferimento è al mancato rinnovo contrattuale dei lavoratori pubblici, infatti, che in Italia interessa circa sette milioni di dipendenti, fra i quali anche quelli della scuola. Per il segretario Uil/Scuola D’Aprile, se i contratti si sottoscrivono, devono essere migliorativi rispetto ai precedenti, altrimenti restano in bianco.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 26 Settembre 2023

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