Eipli, l’Ente in eterna liquidazione con la Regione bella statuina
La solita, maledetta storia di riorganizzazione che non va mai a buon fine e coi lavoratori che ballano tra contratti rinnovati e rinviati all’interno della pubblica amministrazione che non entra mai decisamente in ballo. Ma andiamo subito al sodo. L’erogazione idrica a Consorzio di Bonifica, come quello unico per la Basilicata e Stornara e Tara, Terre d’Apulia, Capitanata e Arneo per la Puglia, ma anche gli impianti di potabilizzazione dell’Acquedotto Lucano, Pugliese e Ionio-Cosentino per la Calabria e industrie quali Stabilimento ILVA con altre aziende sono alcuni dei servizi che eroga l’Eipli, l’Ente per lo sviluppo e irrigazione di Puglia, Lucania e Irpinia. Un Ente che, come detto all’inizio, continua essere la rappresentazione di un’incapacità nelle scelte di riorganizzazione e rilancio di una pubblica amministrazione commissariata dal 1979 e posta in liquidazione nel 2011. La denuncia arriva dal segretario generale della Flai/Cgil Antonio Gagliardi. “Da tempo chiediamo di conoscere quale tipo di riorganizzazione il Governo intenda dare a un ente commissariato da oltre quarant’anni e che, di suo, gestisce una risorsa naturale importante e un servizio pubblico fondamentale di approvvigionamento e distribuzione idrica: proroghe e rinvii a chi giovano? Eppure, i lavoratori, con grande senso di responsabilità e abnegazione, continuano ad assicurare il loro servizio”. Il decreto Milleproroghe è stato utile per la proroga dei contratti precari “ma nulla di fatto sul passaggio alla nuova società prevista nella legge n. 214 del 2011, che stabilisce la costituzione di una società a capitale pubblico e il successivo trasferimento di funzioni e risorse umane e strumentali dell’EIPLI”. Conclusione? Ora i centocinquantacinque lavoratori dell’Eipli sono stanchi di ritrovarsi sempre più in balia delle onde, certamente non intendono sopportare ancora disagi. E per questo hanno chiesto alle istituzioni di mettere finalmente in atto le azioni necessarie a dare esecuzione alle norme salva-lavoro, che dovrebbe vedere impegnata in prima linea la Regione Puglia. Che invece brilla per un’assenza inspiegabile, nonostante le belle parole sprecate da assessori, politicanti e assessori vari, negli ultimi anni. “I lavoratori a disposizione dell’Ente, che si rendono indispensabili al fine di garantire continuità ed efficienza nella gestione di un servizio pubblico fondamentale di approvvigionamento e distribuzione idrica, sono anche sotto organico e permane una grave condizione di debiti pregressi dell’Ente stesso, di circa 50 milioni, che mette a serio rischio la retribuzione mensile dei lavoratori”, incalza Gagliardi. Interessato a condurre avanti la vertenza con un’amministrazione pubblica, conclude la nota del segretario generale Flai/Cgil Puglia, “…che assume come obbligo per assicurare il pubblico servizio, la tutela ambientale e la pubblica incolumità costituzionalmente garantite; ma se l’Eipli non si liquida e non si sopprime, la nuova società non può prendere vita e, magari, passiamo da deroga a deroga, da proroga a proroga, con i soldi dei contribuenti che si aspettano un servizio stabile e sicuro”.
Francesco De Martino
Pubblicato il 9 Gennaio 2021