Elena Chugunova, una bella storia di fede e arte
Una bella storia di fede e di arte che nasce dalla lontana Siberia e arriva a Roma dove vive e opera oggi. Parliamo di un’artista russa, Elena Chugunova che con le sue icone rappresenta tutta la devozione del popolo di quel lontano e caro Paese. Elena che è anche restauratrice, ha contribuito da poco al… rattoppo dei mosaici della chiesa ortodossa di Sanremo. L’abbiamo intervistata, alla fine della presentazione del libro Diario di una pandemia a Bari, dove nella parrocchia San Carlo Borromeo, ha esposto, con apprezzamento le sue opere.
Elena, come nasce la sua vena artistica che, giorno dopo giorno, è seguita con attenzione?
“Il mio bisnonno Vitaly era un artista di icone e io ho voluto seguire le sue orme studiando, sin dall’ età di dodici anni. Da noi in Russia l’arte, specie quella religiosa, sono insite nel cuore e nell’ animo. Ho studiato a Mosca e San Pietroburgo”.
Chi è Elena?
“Una donna e un’artista che con l’ icona che fondamentalmente è preghiera, vuole esprimere tutta la devozione e il senso religioso che oggi, spiace dirlo, nel mondo secolarizzato occidentale pare in declino e invece va recuperato, con rapidità. L’ icona non è solo un dipinto, ma una luce del cuore, e naturalmente espressione della fede cristiana”.
Che cosa rappresenta per voi russi l’icona?
“Una dimostrazione di amore a Dio e ai santi. Nelle nostre case mai deve mancare un’ immagine della Madonna, del Signore, dei santi come Giovanni Battista, Giorgio. Michele, Gabriele e Nicola che è molto amato in Russia”.
A Bari le sue opere sono state accolte con entusiasmo e apprezzamento, quali i suoi programmi?
“E’ in cantiere una personale a Roma”.
Insomma, dalla Siberia un’artista, ma soprattutto una donna innamorata di Dio. Con le icone il core di Elena canta la sua devozione.
Bruno Volpe
Pubblicato il 15 Settembre 2020