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Elezioni di secondo livello con altre possibili sorprese in Puglia

Domenica prossima sindaci e consiglieri comunali di cinque province pugliesi su sei andranno al voto per eleggere presidente e consiglio di quattro Province (Bat, Brindisi, Foggia e Lecce) ed un consiglio metropolitano, quello del capoluogo della regione, ovvero Bari. Trattasi, come è noto, di elezioni di secondo livello, in cui ad esprimersi e ad essere eletti saranno soltanto i rappresentanti comunali dei centri che fanno parte dell’area provinciale interessata. E’ noto pure che in Puglia la prima ad esprimersi con il nuovo sistema elettorale indiretto – introdotto dalla legge n. 56 del  sette aprile 2014, meglio conosciuta come legge Delrio – è stata, lo scorso 28 settembre, la Provincia di Taranto, dove il centrodestra ha avuto la meglio, riuscendo ad eleggere presidente il sindaco di Massafra, Martino Tamburrano, con il sostegno di numerosi esponenti del Pd, che nel segreto dell’urna hanno preferito votare per il candidato presidente di Forza Italia, Tamburrano per l’appunto, anziché per quello della propria coalizione, il sindaco renziano di Laterza, Gianfranco Lopane, vicino al segretario pugliese del Pd, Michele Emiliano. Però domenica sera, all’apertura delle urne, i partiti potrebbero registrare altre sorprese, oltre a quella già verificatasi quindici giorni fa nelle elezioni provinciali di Taranto. Infatti, l’imminenza delle elezioni regionali della prossima primavera, ma soprattutto quella delle primarie del centrosinistra, fissate per il 30 novembre prossimo, potrebbe giocare brutti scherzi alla consueta logica dei tradizionali e contrapposti schemi politici di centrodestra e centrosinistra. Una logica, questa, che nel segreto dell’urna potrebbe essere disattesa dai consiglieri elettori che, come hanno dimostrato alla Provincia di Taranto, intendono in questi casi muoversi in autonomia, stringendo accordi personali, piuttosto che attenersi a quelli di partito. Ma vediamo come si presenta la situazione in ciascuna delle cinque Province pugliesi interessate al voto a circa ventiquattro ore dall’apertura del seggio. Per il consiglio metropolitano di Bari sono state presentate tre liste: “Alleanza per la Città metropolitana” che in teoria dovrebbe raccogliere i consensi di tutti gli esponenti di centrodestra dei 41 Comuni dell’area barese; “Città insieme” che è la lista ufficiale di tutto l’arco di forze del centrosinistra pugliese, compreso la civica Realtà Italia che fa capo a Giacomo Olivieri, ed in fine la lista “Terre democratiche”, che dovrebbe essere una lista civetta, in cui sono confluiti i rappresentanti di alcune civiche di livello comunale che hanno scelto di non schierarsi formalmente, ma anche alcuni transfughi del centrosinistra ufficiale, come il sindaco di Gioia del Colle, Sergio Povia, ed il consigliere comunale barese Nicola Sciacovelli, eletto alle ultime amministrative nella lista “Decaro per Bari”. Secondo le previsioni, dei 18 seggi da assegnare, ben 10-12 dovrebbero essere conquistati dal centrosinistra in simbiosi con la lista civetta guidata da Povia, mentre i restanti 6-8 consiglieri dovrebbero essere assegnati alla lista di centrodestra. Queste le previsioni sulla base dei numeri esprimibili dalla collocazione politica dei diversi rappresentati chiamati al voto. Non è da escludere, però, che si verifichi qualche imprevisto alla conta dei voti. Nella Bat a contendersi la poltrona di presidente c’è il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella (Pd), per il centrosinistra e quello di Bisceglie, Francesco Spina (Udc), per il centrodestra. I numeri vedrebbero favorito Spina, ma anche qui l’elemento sorpresa può ribaltare i pronostici. Alla Provincia di Brindisi invece dovrebbe essere scontata l’elezione alla presidenza del sindaco di centrosinistra di Francavilla Fontana, Maurizio Bruno (Pd), fedelissimo dell’ex Primo cittadino di Bari, Emiliano, visto che, oltre ad avere il sostegno dei rappresentanti del centrosinistra, c’è già l’appoggio dichiarato di quelli del Ncd nel futuro consiglio, anche se alle elezioni si presentano con una propria lista, fuori dallo schieramento di centrodestra. Quindi, stando così i fatti per il candidato presidente del centrodestra Gianfranco Coppola, sindaco di Ostuni, ci sarebbero poche probabilità di spuntarla sul collega di Francavilla Fontana. Anche scontata dovrebbe essere l’elezione e, quindi, la riconferma di Antonio Gabellone (Fi) alla guida della Provincia di Lecce per il centrodestra. Infatti, Gabellone dovrebbe avere dalla sua circa il 55% dei seggi, visto che già alle elezioni ha il sostegno compatto delle forze di centrodestra, Ncd compreso. Contro Gabellone il centrosinistra schiera il Primo cittadino di Sternatia e presidente della Fondazione “La notte della Taranta”, Massimo Manera (Pd), che pur avendo già, in caso di vittoria, l’appoggio dichiarato dell’Udc in consiglio, non dovrebbe comunque farcela, perché il partito di Pierferdinando Casini e Lorenzio Cesa si presenta alla conta dei voti con una propria lista, smarcandosi così alla Provincia di Lecce dal patto nazionale con gli “alfaniani”. Alla Provincia di Foggia, invece, il risultano non è proprio del tutto scontato, anche se vede favorito il sindaco di San Severe, Francesco Miglio, sostenuto dal centrosinistra  e da altre due liste, di cui una è quella dell’Udc di Angelo Cera. Miglio si contende la poltrona di presidente con il neo Primo cittadino di Foggia, Franco Landella (Fi), sostenuto dal centrodestra. Però, qui c’è un terzo incomodo che corre per la guida della Provincia ed è l’indipendente Paolo Mongiello, sostenuto da una propria lista civica che raccoglie diversi esponenti comunali non schierati apertamente con alcuno dei due schieramenti maggiori. Da non dimenticare che Miglio è colui che ha dato il posto in giunta a San Severo ad Emiliano, per consentirgli di restare in aspettativa dalla Magistratura e continuare così a ricoprire la carica di segretario pugliese del Pd e svolgere in tale veste la propria campagna elettorale per le regionali. Va pure ricordato, però, che Miglio la scorsa primavera è stato eletto sindaco nella sua città contro un candidato espressione del Pd locale. Quindi, non è da escludere che la sua candidatura (fortemente sponsorizzata da Emiliano) possa nel segreto dell’urna non ricevere tutti i consensi dei rappresentati elettori del Pd dauno. Ma per avere certezze sui nomi di tutti gli eletti nei consigli delle altre quattro Province pugliesi ed in quello della Città metropolitana di Bari non bisognerà aspettare ancora per molto. Infatti, già lunedì mattina si saprà come sono andate queste prime elezioni di secondo livello. Con o senza sorpresa.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 11 Ottobre 2014

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