Cronaca

Emergenza abitativa: sfratti in aumento ma promesse sempre uguali

Fa sempre più paura l’emergenza abitativa in Puglia e nel capoluogo in particolare. Specie dopo che è stato presentato a Roma l’ultimo rapporto sulla condizione abitativa delle famiglie italiane in affitto. Caritas Italiana, Cisl e Sicet (Sindacato Inquilini, Casa e Territorio), hanno presentato non più di alcune settimane fa un’indagine nazionale sul fenomeno del ‘problema casa’ in Italia, con lo scopo di rilevare e approfondire la presenza di vecchi e nuovi fenomeni di disagio abitativo. A questo punto bisogna ricordare che disagio abitativo e problema casa vanno di pari passo quasi sempre, dramma vissuto anche a Bari da sempre più famiglie: il difficile accesso alla casa e l’impossibilità di condurre la propria esistenza in condizioni abitative dignitose, rappresenta uno tra i problemi più gravi, causa di sempre maggiore esclusione sociale. Sempre di più, i costi dell’abitare incidono pesantemente nella gerarchia dei consumi delle famiglie, soprattutto quelle con reddito medio-basso, determinando rilevanti problemi economici e rappresentando un vero e proprio freno per la crescita del Paese. Il problema della mancanza e dell’inadeguatezza degli alloggi si è aggravato anche a causa della mancanza di risorse destinate all’edilizia residenziale pubblica: non dimentichiamo che l’Italia è terz’ultima in Europa in termini di peso delle abitazioni sociali sul patrimonio abitativo, superata soltanto da Portogallo e Spagna. Si evidenzia quindi la necessità di adottare misure strutturali, per mostrare una volontà d’inversione di tendenza, dopo anni di totale disinteresse e di fallimento dei recenti provvedimenti legislativi in materia di welfare abitativo. “La ricerca ha riguardato anche la Puglia – ha spiegato il Segretario del Sicet regionale, Paolo Cicerone – facendo emergere le difficoltà di accesso alla casa sia per gli alti costi dei canoni d’affitto, sia per l’insufficiente reddito che ha fiaccato, in questi anni di crisi, una fetta consistente della popolazione e, più in particolare, famiglie e stranieri. Nello specifico della Puglia il rapporto ha evidenziato un costante ed inarrestabile aumento degli sfratti il cui dato provvisorio per il 2015 si attesta al 6,3% in più rispetto all’anno precedente. Per arginare l’ondata di sfratti che potrebbe coinvolgere migliaia di famiglie il Sicet Cisl ha già condiviso con Anci Puglia e Regione una cabina di regia mirata a definire soluzioni idonee a soddisfare le necessità abitative di oltre 30 mila famiglie. Tra le priorità riscontrate dal tavolo tecnico l’erogazione del Fondo sostegno Affitti, il nuovo Piano Casa regionale di edilizia pubblica e la riduzione dei canoni di locazione anche a seguito dei vantaggi fiscali del Governo a favore della proprietà edilizia”. E il Comune di Bari? Un paio di anni sono il sindaco Antonio Decaro partecipava alla pomposa “riunione operativa” per affrontare l’emergenza abitativa, appunto. All’incontro partecipavano gli assessori di fresco al Welfare, Francesca Bottalico, all’Urbanistica Carla Tedesco e all’Edilizia Residenziale Pubblica Vincenzo Brandi con i dirigenti comunali dei servizi coinvolti. Si era proceduto a una verifica degli alloggi in fase di costruzione e in fase di appalto ad opera dell’ARCA- Agenzia regionale per la casa e l’abitare (ex IACP) e del Comune. Si badi, alloggi in fase di costruzione, eternamente in fase di consegna. L’ARCA nell’estate 2014 stava costruendo: 112 alloggi nel quartiere S. Anna di edilizia sovvenzionata classica , 42 alloggi a Carbonara e 36 alloggi in via Buozzi di edilizia  sovvenzionata da destinare agli sfrattati, 8 alloggi a Enziteto di edilizia sovvenzionata e 100 alloggi per studenti a Mungivacca. E sono ancora in fase di attuazione e assegnazione di appalto anche altri 225 alloggi di edilizia sovvenzionata e 362 alloggi da destinare alle giovani coppie e agli anziani secondo una modalità di housing sociale a prezzi concordati a S. Girolamo e 44 alloggi nell’ ambito della rigenerazione del quartiere San Paolo. A settembre 2014 dovevano partire i lavori per la costruzione di 36 nuovi alloggi compresi nel PIRP del quartiere Japigia di edilizia convenzionata, si stanno verificando le procedure di sblocco del PIRP di San Marcello dove sono previsti 8 alloggi destinati a soggetti deboli e 42 alloggi nella zona 167 di Ceglie. Anche questi ultimi in fase di apertura cantiere: forse i lavori a San Pasquale partiranno questo mese. Il sindaco Antonio Decaro, ribadita l’urgenza di affrontare l’emergenza abitativa e di dare risposte ai cittadini che hanno diritto alla casa, ha chiesto agli uffici e agli assessori di procedere nel minor tempo possibile all’erogazione del contributo alloggiativo mediante   un’ anticipazione del Comune. Saranno erogati, nei prossimi giorni, circa 2 milioni di euro per 4000 famiglie: le ha pronunciate ad agosto 2014 queste belle parole, ma potrebbe tranquillamente ripeterle oggi. E per finire, sempre lui: “Il diritto alla casa per cittadini non deve essere più un’emergenza. Costituiremo una ‘task force’ che lavori stabilmente sulla questione casa per permetterci di valutare e intervenire su  tutte le situazioni esistenti. Ad oggi sono circa 2000 gli iscritti alle graduatorie comunali che hanno esigenze differenti, a cui possiamo far fronte con soluzioni specifiche. Avvieremo, insieme alle forze dell’ordine una verifica dei requisiti degli attuali inquilini delle case popolari per evitare che siano occupate impropriamente. Utilizzeremo inoltre, insieme alla Regione Puglia e all’ARCA, i dispositivi di legge attuali (legge 80/2014) che prevedono la possibilità di acquisire immobili da privati, per contrastare l’emergenza abitativa, anche prevedendo anche un cambio di destinazione d’uso.  Il nostro obiettivo è aumentare l’offerta sul mercato di alloggi in affitto a canone calmierato favorendo l’incontro tra l’offerta di case invendute e le tante persone in cerca di case, anche in affitto”. Campa cavallo….(adl)


Pubblicato il 26 Gennaio 2018

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