Cronaca

Emergenza abitativa, una bomba ad orologeria che fa paura….

Una donna di Bari, dopo essere tornata da una festa di matrimonio insieme alla sua famiglia, ha trovato la sua abitazione occupata abusivamente. E’ successo alla fine dell’estate scorsa, quando una pattuglia della Polizia Municipale e’ dovuta intervenire in un appartamento di proprieta’ dell’Iacp al quartiere Japigia. Gli agenti hanno trovato la proprietaria dell’immobile che, rientrando nella propria abitazione, aveva trovato tre donne e due bimbi. La donna ha riferito di essere andata ad un matrimonio con la famiglia e di essere stata fuori per l’intera giornata. Le abusive con i bambini, tutti abitanti a Carrassi, alla fine sono state sgomberate e identificate, dopo che gli agenti avevano constatato i danni procurati per entrare in casa. Infatti per poter accedere abusivamente nell’immobile avevano rotto la serratura della porta d’ingresso. Dall’immobile non era stato sottratto nulla dei beni personali della proprietaria, ma erano presenti alcuni effetti personali accatastati delle abusive necessari a passare la notte. Le donne sono state denunciate per occupazione abusiva, violazione di domicilio e danneggiamento. Pochi giorni fa l’ultimo episodio simile al quartiere San Paolo, dove due persone sono state praticamente cacciate dalla loro casa popolare che occupavano legittimamente ed ora sono costrette a vivere all’interno di un’automobile. Il fatto assurdo è che, almeno ufficialmente, nessuno sa ancora niente, nel senso che, per paura e timore di ritorsione, i legittimi proprietari dell’alloggio del San Paolo, non hanno ancora sporto denuncia. Un piccolo esercito di sfrattati e diseredati che cresce ogni giorno di piu’ sotto il peso di un’emergenza abitativa insopportabile. Sempre in primo piano a Bari, dunque, la penuria di alloggi a prezzi abbordabili per l’affitto, visto che per molti cittadini la casa è diventata un lusso anche in affitto, con le storie di interi nuclei familiari esposti senza tanti complimenti al rischio di ritrovarsi in mezzo alla strada, senza un tetto o in una casa popolare dove ci piovono dentro liquidi di tutti i generi. E cosi’ sono sempre piu’ i politici e gli amministratori locali che escono allo scoperto per tutelare gli interessi di queste famiglie sottoposte a sfratti esecutivi, o in lista d’attesa da anni per avere un alloggio popolare. L’ultimo campanello d’allarme lo hanno squillato i componenti della Commissione Consiliare Permanente del Comune di Bari che, senza farlo sapere troppo in giro, hanno chiesto al Sindaco, agli assessori al Patrimonio ed alla Solidarieta’ sociale, al Comandante della Polizia Municipale, al Direttore della Ripartizione Patrimonio ed al Prefetto notizie sulla “situazione di emergenza abitativa che affligge da tempo il nucleo familiare del signor Vito (nome di fantasia, naturalmente) residente in Via dei Mille”. Una famiglia che vive in uno dei ‘sottani’ rimasti al rione San Pasquale, senza servizi e con persone, bambini compresi, ammassati in pochissimi metri quadrati. Una storia come tante altre gia’ finite sulle pagine dei giornali, certo, ma davanti alle quali non si puo’ continuare a rimanere inerti. Percio’ al fine di sottoporre alla Giunta Municipale la possibilita’ di farsi carico della brutta situazione della famiglia F. per sapere se essa risulta partecipante alla graduatoria di assegnazione di alloggi popolari ed in quale posizione. Non solo. A niente, inutile dirlo, è servita la richiesta di contributo alloggiativi per l’anno 2012, se e’ stato redatto un verbale di consistenza alloggio a cura del nucleo ispettivo della Polizia Municipale e soprattutto se esiste una relazione sulla situazione socio-economica del nucleo famigliare a cura del servizio sociale della Sesta Circoscrizione Carrassi-San Pasquale-Mumngivacca. Insomma, c’è chi ha deciso di puntare i piedi e seguire passo passo l’iter sull’emergenza abitativa che ha colpito questa che potrebbe diventare il simbolo della disperazione di tantissimi nuclei famigliari distrutti dall’emergenza abitativa. Un altro caso, uno forse dei più gravi, quello della famiglia Marcato di cui abbiamo parlato l’altro ieri da queste colonne, sperando di smuovere l’attenzione degli amministratori comunali e rappresentanti del governo. Ma finora…silenzio, calma piatta e tanto, ma tanto spazio per le chiacchiere da bar sulle varie campagne elettorali di candidati che non sanno manco cos’è, l’emergenza abitativa a Bari…

 

Francesco De Martino 


Pubblicato il 16 Gennaio 2014

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