Cronaca

Emergenza ospedali: 10mila posti letto a rischio e in Puglia sarebbe collasso

 

Squilla sempre più assordante la sirena dell’allarme ospedale, tra sindacati, addetti ai lavori e soprattutto pazienti pugliesi: a rischio da un po’ di tempo senza intyerventi concreti di politici e amministratori ben 10mila posti letto negli ospedali, con l’applicazione del regolamento che contiene i nuovi standard. Per rispettare il tetto di 3,7 posti letto ogni mille residenti (di cui 3 per gli acuti e 0,7 per lungodegenze) previsto dal regolamento sui nuovi standard ospedalieri approvato dalla Conferenza Stato-Regioni e che dovrà entrare a regime entro l’anno, il Sistema sanitario dovrà ridurre il suo plafond di letti di 10mila unità, come denuncia il segretario nazionale dell’Unione Sindacati dell’Impiego Pubblico e Privato (Usppi) Nicola Brescia. I numeri evidenziano ancora una volta un elemento di squilibrio: ci sono troppi letti per malati acuti e pochi per la riabilitazione. Nel 2012 i letti per le acuzie erano 195.326, ovvero 3,29 posti letto per 1000 residenti. Per rispettare il tetto del “3” i letti dovrebbero scendere di circa 17 mila unità, ripetono i rappresentanti dei lavoratori.    Al contrario, per raggiungere il parametro dello 0,7, per le lungodegenze occorrerà creare ulteriori 6.500 letti. Nel 2012 i posti di lungodegenza erano infatti 35.012, pari a 0,59 posti letto per 1000 residenti. Dal saldo dei numeri 2012 emerge che per rispettare il tetto del 3,7 si dovranno quindi ridurre circa 10.500 letti. Analizzando i dati regionali si evidenzia come a sforare il tetto sia la Puglia che ha 3,41 letti per mille residenti. “Il problema – evidenzia ancora il segretario dell’Usppi Puglia –  è che se contestualmente a questo possibile taglio non si potenzia l’assistenza territoriale, si mettono a rischio i servizi ai cittadini”. Il ministro Lorenzin si è detta aperta a soluzioni più flessibili: si può pensare ad un sistema meno rigido che analizzi le specificità?, tenendo fede ai patti per cui i tanto attesi rinforzi di personale per gli ospedali pugliesi stanno per arrivare? Ad annunciarlo, vale l pena di ricordarlo, lo stesso Presidente della Regione Vendola che, insieme all’assessore Pentassuglia, ha presentato da un po’ di tempo il piano di assunzioni 2014/2015. «Entro pochi mesi – avevano dichiarato- altri 2.563 tra medici, infermieri e dirigenti amministrativi porteranno un sollievo significativo al nostro sistema sanitario regionale». Costo totale previsto? 151 milioni di euro. Circa l’80% delle 2563 assunzioni sarà sbloccato immediatamente, mentre il restante 20% sarà utilizzato dall’assessorato in futuro per coprire carenze nelle specialità di riabilitazione e pneumologia. Numeri alla mano e concretamente nei prossimi mesi arriveranno nei reparti degli ospedali pugliesi 83 primari, 537 dirigenti medici, 31 dirigenti di area professionale- tecnica, 827 tra infermieri e tecnici e 944 operatori socio-sanitari. Vendola, come sanno tutti, ha cambiato quattro Assessori alla Sanità in sei anni, a dimostrazione delle difficoltà di un settore attraversato due mesi fa dall’ultimo, enorme scandalo sulla quinta Asl d’Italia, quella di Bari, ma anche a dimostrazione che le assunzioni dovranno aspettare ancora. Si spera per non molto…

 

Antonio De Luigi

 

 


Pubblicato il 6 Settembre 2014

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