Emergenza prostituzione: finalmente Decaro tenta di reagire
Dopo circa due anni dall’inizio del suo mandato Antonio Decaro ha finalmente deciso di tentare di arginare il turpe fenomeno della prostituzione sulle strade cittadine. Uno sconcio innumerevoli volte denunciato dagli organi di stampa locali, compreso il nostro quotidiano che a questa specifica emergenza ha dedicato articoli ed inchieste. Una situazione non più sostenibile, della quale si è discusso in Prefettura nell’ambito del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Ed era anche ora che lo si facesse! Nel corso degli anni ,come più volte rimarcato, non si è fatto praticamente nulla per contrastare l’ indecenza che vede in quasi tutti i rioni cittadini centinaia di giovani prostitute, in prevalenza dell’est , sfruttate miseramente da organizzazioni criminali ,sia locali che straniere , che attirano innumerevoli sventurate sul territorio nazionale con la promessa illusoria di un lavoro. Dopo i tanti articoli e le denunce dei cittadini esasperati il sindaco, non potendo più ignorare questa emergenza,ha deciso di intervenire, non firmando però un’ordinanza antiprostituzione, già attiva invece in alcune città come Lecce, Foggia e Barletta. Con una punta di ironia (ed anche di presunzione) vorremmo affermare che un simile provvedimento non lo avrebbe mai firmato, soprattutto per non darci la vana soddisfazione di averlo costretto a sottoscrivere l’ordinanza in questione dopo le nostre tante sollecitazioni. Antonio Decaro,come si ricorderà, preferisce attivare la sua “rete sociale” ,che però stando ai risultati conseguiti finora non ha prodotto nessun genere di beneficio nella lotta al contrasto del pubblico meretricio,come è dimostrato dal crescente numero di squillo sulle strade cittadine. Sarà attivato , stando a quanto discusso nel predetto comitato, un tavolo antitratta, che di concerto con le associazioni del territorio si occuperà sia a livello preventivo che repressivo del fenomeno della prostituzione. Sono previsti almeno un paio di controlli settimanali delle strade ,nei quali saranno impiegate le forze dell’ordine. Un intervento più incisivo, infine, è previsto nel rione Stanic e, sarebbe il caso di dirlo, finalmente anche in zona lungomare di San Giorgio e sulle complanari di Japigia a sud di Bari , dove -come più volte denunciato – lo spettacolo di decine di giovane prostitute semi nude che attirano l’automobilista di passaggio è oltremodo indecente. Saranno controlli costanti che dureranno nel tempo? Lo sperano i residenti delle succitate zone; alcuni di questi cittadini , in particolare gli abitanti delle villette sulle complanari di Japigia hanno nel corso degli anni più volte chiamato in redazione pregandoci di occuparci di questa emergenza che causa loro invivibilità della propria zona di residenza e disagi. Come già riportato in precedenti articoli, un paio di anni fa bastò la presenza costante ,sul ponte di collegamento delle due complanari, di una pattuglia di vigili urbani per far cessare per alcuni mesi l’ignobile esibizione. Ci si augura ora che il fenomeno , a seguito dei provvedimenti adottati, venga almeno parzialmente debellato. Senza vena polemica è giusto sottolineare per l’ennesima volta che finora si è fatto poco o quasi nulla per fronteggiare questa emergenza. Se poi Decaro in TV ,dopo i primi auspicabili risultati nella lotta al contrasto della prostituzione, dicesse , appuntandosi sul petto una medaglia che forse non gli compete , che è merito della sua amministrazione aver arginato il fenomeno del meretricio, ci sarebbe di che contraddirlo in modo più che risoluto.Ma questo sarà anche il compito di qualche consigliere di opposizione in vena, finalmente, di svolgere il suo ruolo. Auguriamoci, infine, che il Primo Cittadino dopo essersi “destato” (ci sono voluti anni, visto che l’attuale sindaco ha ricoperto nelle precedenti consiliature anche il ruolo di assessore) dal suo fanciullesco torpore, ed aver scoperto che a Bari il fenomeno della prostituzione è arrivato a livelli intollerabili, intervenga presto anche per risolvere e debellare un’altra grave indecenza come quella dell’accattonaggio , minorile in particolare, prestando orecchio ad un’altra delle battaglie civili invocate più volte dalle colonne di questo giornale
Piero Ferrarese
Pubblicato il 17 Giugno 2016