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Emiliano comincia ad aver paura del voto e forse spera di saltare le primarie

Ora il governatore di centrosinistra uscente della Regione Puglia, Michele Emiliano, comincia ad aver paura e dichiara la sua preoccupazione per elezioni della prossima primavera che dovrebbero vederlo impegnato per la sua riconferma alla guida della coalizione di cui fa parte. Infatti, parlando  prima della riunione del tavolo del centrosinistra pugliese svoltasi nel pomeriggio di ieri per decidere sulle primarie per la scelta del nome da candidare come presidente alle prossime elezioni regionali. Emiliano ha affermato: “Io volevo primarie prima, ma ora si decida, basta perdere tempo”. “Non sto seguendo bene quello che succede nel tavolo del centrosinistra – ha poi precisato il governatore uscente della Puglia – So solo che il centrodestra tra breve come penso sia inevitabile, candiderà Raffaele Fitto, che è una candidatura seria, che ha la sua importanza e il suo profilo. Quindi se il centrosinistra vuole continuare a prendere tempo lo faccia, però sappia che dall’altra parte non ci faranno regali. Io volevo le primarie un po’ prima, se dobbiamo farle facciamole presto, non perdiamo altro tempo. L’importante è che non le facciamo dopo le elezioni per vedere come sarebbero andate se le avessimo fatte. Altrimenti il centrosinistra si avvierà verso il suicidio e io non so se questa volta riesco da solo ad impedirlo”. In altri termini, il presidente Emiliano con questi rilievi ha forse voluto avvertire la coalizione di centrosinistra che sarebbe meglio se le primarie non le facesse più e decidesse di puntare direttamente sulla sua candidatura, essendo lui uscente e, quindi, il nome più forte su cui poter puntare. Ma se proprio le vogliono fare i suoi alleati, allora – per Emiliano – è bene non perdere altro tempo e procedere immediatamente. E, forse, è proprio questo il principale obiettivo di Emiliano. Ovvero evitare che il suoi sfidanti alle primarie (al momento gli sfidanti certi sono solo due, l’ex eurodeputata pugliese Elena Gentile del Pd ed il sociologo di sinistra Leo Palmisano, ma tra quelli che potrebbero decidere di partecipare alla conta ai gazebo c’è ne sono almeno altri due, il consigliere regionale Fabiano Amati ed il senatore Dario Stefano, entrambi del Pd) abbiano il tempo di organizzarsi al meglio, intessendo accordi in tutte e sei le province pugliesi che potrebbero mettere in seria difficoltà lo stesso Emiliano sull’esito delle primarie che sulla carta lo vedrebbe favorito, ma che in realtà potrebbe anche riservargli qualche sgradita sorpresa qualora dei suoi sfidati asse tempo e modo per organizzare la propria campagna in modo omogeneo in tutti i 256 Comuni pugliesi. Emiliano, inoltre, nel suo velato messaggio agli alleati ci ha tenuto anche a sottolineare che alle prossime regionali “non accadrà come a Bari, dove il centrodestra è arrivato in maniera rocambolesca, molto impreparato, e quindi forse qualcuno ha avuto l’impressione che giocassimo da soli”. “Alla Regione Puglia – ha esclamato il governatore – non ci faranno questa cortesia”, perché “metteranno in campo il loro candidato che appunto è Fitto, e naturalmente io penso che tutta la Puglia che non vuole il ritorno a 15 anni fa debba collaborare e quindi spero che il tavolo del centrosinistra torni tra noi, nella vita quotidiana, e ci aiuti a coinvolgere la gente nella prossima campagna elettorale che, bisogna avvisarli, è già cominciata”. E, per stemperare forse la sua celata richiesta di evitare possibilmente le primarie e , quindi, non dare l’impressione che alla fine sia questo il suo vero obiettivo, a proposito dei possibili altri candidati per le primarie, ha pure aggiunto: “Tutte le candidature vanno bene ma il mio problema è la candidatura di Fitto che è una candidatura molto forte. Il centrodestra vuole vincere le elezioni regionali, non vuole partecipare come è avvenuto forse nelle ultime occasioni”. “Adesso andrà unito (ndr – il centrodestra) e – ha detto ancora Emiliano – non sarà facile batterlo perché dal punto di vista politico, e questo il tavolo del centrosinistra se lo deve ricordare, la coalizione arriva in Puglia a stento al 26-27%: è un numero che da solo non serve a vincere le elezioni, bisogna fare molto di più, bisogna essere molto uniti e compatti”. “Vorrei che tutti quelli che non vogliono il ritorno del passato – ha proseguito il governatore uscente – si spaventassero da oggi, perché‚ la destra non sta scherzando. Il fatto che io in questi anni abbia sempre trovato qualche soluzione per dare una mano, non significa che la troveremo sempre in automatico. Può essere che questa volta sia io ad avere bisogno del centrosinistra e non il contrario”. Ed in fine l’avvertimento finale di Emiliano ai suoi: “Spero che questo mio appello all’unità sia accorto in fretta anche perché si voterà ad aprile, forse i primi di maggio, quindi siamo in campagna elettorale, tutti hanno le liste pronte e il tavolo del centrosinistra discute addirittura sui tempi delle primarie”. Non si è fatta attendere il commento del plenipotenziario (a detta di Emiliano) candidato presidente del centrodestra Raffaele Fitto. “Emiliano è un furbacchione” – affermato l’eurodeputato di Maglie (Le) – perché “ha capito che non solo fra i pugliesi, ma anche nel centrosinistra tira una brutta aria per lui e allora non sapendo come gestire la palla nel suo campo pensa bene di gettarla nel campo avverso, sperando di creare confusione e divisione. Non ci riuscirà, perché il centrodestra è unito e lo manderà a casa senza farsi distrarre dai suoi soliti giochetti”. “Nel frattempo, – ha aggiunto Fitto – negli ultimi mesi, che mancano per chiudere la legislatura, più che a giochi politici e tattici che riguardano solo il suo futuro personale, pensi meglio ai gravi problemi della Puglia frutto dei guai della sua gestione”, in quanto – secondo l’europarlamentare pugliese del partito di Giorgia Meloni – “ci sono disastri che meritano almeno un rimedio immediato”. Ed il riferimento – ha chiarito lo stesso Fitto – è “alla Xylella, ma in genere all’Agricoltura, ai Trasporti, alla Sanità, ai Rifiuti”, ricordando pure che “sono 15 anni che i pugliesi aspettano inutilmente la Puglia migliore promessa!” In fine, una rassicurazione per Emiliano e per tutto il centrosinistra pugliese: “Per quello che mi riguarda, – ha concluso Fitto – ribadisco per l’ennesima volta che sosterrò con lealtà e con il massimo impegno il candidato unitario che sarà scelto dalla coalizione”. E, forse, sarà di certo così solo se in Puglia ci sarà un candidato presidente unitario del centrosinistra e se quest’ultimo sarà Emiliano. Diversamente anche per Fitto la corsa per la guida della Regione potrebbe essere davvero una partita possibile (come ha sostenuto Emiliano) anche se lui (contrariamente a ciò che verosimilmente pensano a livello romano nel centrodestra) vorrebbe forse fare davvero a meno di giocare.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 1 Ottobre 2019

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