Emiliano non perde occasione per lasciare intendere il suo “No” al referendum
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano (Pd), non si è ancora pronunciato ufficialmente con una espressa indicazione di voto sul referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo, però in pubblico non perde occasione per lasciare intendere chiaramente qual è il suo orientamento sul referendum. Un orientamento che, come è ormai noto, è in netto contrasto con quello della segreteria nazionale e regionale del suo partito, il Pd per l’appunto, e che difficilmente cambierà nelle poche settimane che ancora precedono la consultazione. Infatti, un’altra occasione per ribadire la bontà della Costituzione vigente ad Emiliano è stata offerta dalla conferenza stampa di ieri sul Red (Reddito di dignità), la misura regionale di contrasto alla povertà e inclusione sociale varata dalla Regione la scorsa primavera e che in sede di avvio ha ottenuto ben 25.500 richieste in tre mesi. E parlando di questo argomento il governatore pugliese, nel rispondere ad alcune domande dei cronisti, ha approfittato per dichiarare che “La Costituzione attuale funziona benissimo se uno sa come utilizzarla”. “E questo é un elemento che dentro il Red si esprime compiutamente” – ha poi aggiunto Emiliano, che ha inoltre spiegato: “Noi abbiamo fatto questo miracolo istituzionale di concertazione tra pubblico e privato con le norme attuali”. Infatti, “partire dal basso senza centralizzare le azioni – ha sostenuto il governatore – é una misura estremamente più efficiente e rapida del presunto comando centrale che dopo sul territorio non si realizza. Mi sto sgolando in queste settimane per spiegare qual é la differenza tra modello di governo partecipato che parte dal basso e un modello di governo centralizzato”. E ricordando, inoltre, che il Red faceva parte del suo programma di governo costruito dai cittadini, Emiliano ha poi rilevato che la misura “non poteva funzionare se il modello di governo non fosse stato fondato sulla condivisione delle azioni sin dal programma”. Anche la legge sulla partecipazione che il governo regionale si appresta a portare in consiglio per l’approvazione per Emiliano “raggiunge l’efficienza attraverso la democrazia”. Poi, riprendendo il discorso sulla misura introdotta per combattere la povertà, il presidente della Regione ha affermato: “Stiamo studiando una misura connessa al
Red, che è un sistema modulare, per consentire alle famiglie di rientrare dal sovra-indebitamento che provoca povertà”. Emiliano, proseguendo, ha pure affermato che “Purtroppo é stato contraddetto dalla legge nazionale il suo sogno di verificare la possibilità di concordare con le banche un sistema per cui le istituzioni pubbliche possano subentrare nella gestione di quei mutui che non possono essere pagati” invece di “vendere queste case in maniera in maniera perfino accelerata”. Infatti, in questa maniera – secondo Emiliano – sarebbe poi possibile “verificare se queste abitazioni possano essere riacquisite dai loro proprietari o se alla fine rimangano nel patrimonio della istituzione pubblica che le userebbe a fini istituzionali”. Sempre con riferimento al Red istituito recentemente dalla Regione Puglia, il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, ha colto l’occasione per proporre percorsi di formazione e impiego nel settore agricolo e agroalimentare con l’affiancamento di personale esperto delle aziende, in modo da creare meccanismi reali di inclusione sociale. Infatti, ha spiegato in una nota Cantele, “l’agricoltura offre formidabili occasioni di inserimento di operatori che, opportunamente formati, possono essere impiegati nelle misure anti Xylella dagli Enti Locali per la pulizia delle aree soprattutto demaniali e comunali e dalle organizzazioni dei produttori nell’applicazione delle buone pratiche agricole, previste dalla normativa vigente per contrastare la patalogia, prevedendo potature straordinarie degli alberi di ulivo. Allo stesso modo possono essere impegnati in interventi di manutenzione straordinaria e pulizia di canali, condotte e vasche dei consorzi di bonifica che versano in uno stato di degrado e inefficienza”. Al riguardo è intervenuto anche il direttore pugliese di Coldiretti, Angelo Corsetti, che sull’argomento ha aggiunto: “Nelle aree naturali protette e nelle zone demaniali operatori formati, dopo corsi di formazione ad hoc che Coldiretti Puglia sta ‘costruendo’ con gli Istituti di formazione accreditati e un periodo di stage e affiancamento, potranno collaborare con il personale degli Enti Parco al monitoraggio della fauna selvatica ed alla cattura degli animali. Potrebbe essere affiancata, tra l’altro, un’attività di guardiania e sicurezza rurale. Così come gli operatori potranno essere impiegati nella difesa delle piante, nella gestione degli uliveti e dei vigneti, nella manutenzione del verde pubblico, nella trasformazione dei prodotti agroalimentari, nell’attività di supporto negli agriturismi”. Proposte, queste, che sono da non sottovalutare affatto in una regione come la Puglia, dove l’Agricoltura rappresenta il settore trainante dell’economia locale, ma paradossalmente anche il comparto con forti problematiche per carenza di personale e manodopera specializzata. Quindi, il Red in Puglia può essere anche una concreta occasione di rilancio occupazionale nel settore Primario, oltre che di inclusione sociale per i lavoratori di altri comparti economici in crisi, che sono rimasti senza lavoro e reddito.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 27 Ottobre 2016