Emiliano ora ancor più insofferente alle critiche su Facebook
Non sono soltanto i manifesti degli autonomisti di Palese e Santo Spirito, o quelli delle opposizioni al Comune, ad irritare il Sindaco di Bari, Michele Emiliano, che in precedenza si è sempre vantato di essere un Primo cittadino “altamente democratico”, ma ora ci sono pure molti utenti di Faceboook che, evidentemente, lo infastidiscono con i loro commenti. Infatti, già da tempo il sindaco sceriffo, per zittire le critiche ed i commenti non graditi che gli molti utenti gli scrivono sulla sua pagina di Facebook, ricorre spesso alla possibilità di oscurare questi utenti, togliendo loro ogni possibilità d’intervento sulla sua pagina Facebook. Operazione, questa, che nel gergo è nota come “bannatura” dell’utente su una determinata pagina web, che in termini più semplici vuol dire cancellazione dall’elenco di coloro che hanno accesso a scrivere sul blog del sindaco. Però, non è una novità che la “democraticità” di Emiliano è solo a parole, visto che gli autonomisti di Palese e Santo Spirito dovettero ricorrere al Tribunale della Libertà, per far dichiarare l’illegittimità del sequestro, effettuato dalla Polizia municipale, dei manifesti che criticavano l’operato di Emiliano, mentre lamentele e critiche circostanziate, riportate da alcuni utenti di Facebook sulla bacheca del sindaco, vengono drasticamente censurate con un sofisticato sistema di controllo che lo stesso social-network mette a disposizione della propria utenza. Infatti, a rivelare questo tipo di censura, adottata dal Primo cittadino barese sul suo blog, furono alcuni assidui frequentatori del web che, circa un anno fa, si accorsero casualmente che certi loro commenti, scritti a margine di quelli postati dal sindaco, risultavano visibili solo a chi li aveva riportati o, al più, ai loro amici su Facebok, mentre la stragrande maggioranza dei lettori, registrati e non, della pagina web di Emiliano non aveva la possibilità di leggerli, perché venivano abilmente occultati con un sistema di filtraggio, che non consentiva agli autori delle lamentele, o critiche, di rendersi conto facilmente dell’occultamento e, quindi, della censura. Un modo, questo, per ingannare gli utenti e per poter meglio propagandare l’operato del sindaco, che così veniva commentato esclusivamente ai suoi “fan” in modo visibile a tutti. Tale trucco, infatti, consente allo staff di Emiliano di farlo passare, sia a livello locale che nazionale, come un Sindaco molto popolare e ben voluto dai suoi concittadini, al punto che le voci di dissenso registrate sul social net-work appaiono sporadiche, se non addirittura inesistenti. Una tecnica, quella adottata dai collaboratori del sindaco, che consente, con la stragrande maggioranza di utenti passivi di Facebook, di dare un’immagine del sindaco Emiliano che nella realtà barese forse non esiste più già da tempo. Infatti, non è inverosimile che negli ultimi tempi le lamentele e le critiche sul blog del Primo cittadino saranno aumentare notevolmente al punto che, per tentare di dissuadere coloro che intervenivano, lo staff di Emiliano ha dovuto apertamente far ricorso alla “bannatura” piuttosto che al più sofisticato trucco di rendere non visibili a tutti i commenti e le lamentele non gradite. Sta di fatto, però, che sul web il passa parola sul modo di agire di Emiliano si sta diffondendo così velocemente, attraverso altri circuiti paralleli di intercomunicazione tra l’utenza, che per molti non è più un mistero l’insofferenza del sindaco di Bari verso quel sistema, che lui stesso in precedenza prediligeva, definendolo come “altamente democratico per il contatto diretto con i cittadini”. Un contatto diretto che ora probabilmente non gli risulta più utile come prima, in quanto lo stesso Emiliano dovrebbe essersi accorto che anche le voci di dissenso si diffondono a macchia d’olio, con la stessa rapidità con cui in passato circolavano le voci di propaganda a favore. Ed ora, infatti, talune contraddizioni politiche ed amministrative del sindaco Emiliano sono facilmente rilevabili proprio scorrendo la sua pagina Facebook. “Basta leggere – sostiene uno dei frequentatori più assidui del blog del sindaco – cosa scrive ora Emiliano di Pierluigi Bersani e del Pd e confrontarlo con ciò che affermava, sempre su Facebook, precedentemente sugli stessi soggetti”. Evidente l’approssimarsi delle elezioni politiche ed i rischio di perdere il treno per il Parlamento, potrebbero aver indotto Emiliano a rivedere rapidamente idee e comportamenti sul suo stesso partito.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 9 Ottobre 2012