Emiliano prima fa le nomine e dopo il provvedimento dei requisiti
Il governatore pugliese, Michele Emiliano (Pd), prima effettua le nomine in alcune delle società partecipate ed enti vigilati della Regione e dopo si dota di alcune linee guida che sembrerebbero ridurre gli spazi di discrezionalità da parte della politica. Infatti, il regolamento approvato martedì sera dalla Giunta regionale non dovrebbe più consentire nomine in conflitto di interesse e solo di soggetti con “comprovati requisiti di responsabilità”. Infatti, alcune recenti nomine effettuate dal presidente della Regione Puglia quasi sicuramente non sarebbero state possibili, se la Giunta regionale avesse prima approvato tali disposizioni e poi il governatore avesse provveduto a scegliere i nomi da indicare per taluni incarichi di gestione delle società partecipate della Regione. Nel provvedimento che d’ora in avanti regolerà le nomine regionali la Giunta ha stabilito che “Tutti i soggetti nominati devono essere in possesso dei requisiti specifici e dei titoli abilitativi stabiliti dalla normativa vigente, dagli ordinamenti dei soggetti giuridici o degli organismi presso i quali sono nominati, nonché possedere comprovati requisiti di professionalità, specializzazione ed esperienza, anche con riferimento ai risultati ottenuti nello svolgimento di incarichi analoghi”. E già tale premessa basta a fare dubitare sui “requisiti” soggettivi di alcune delle persone chiamate ultimamente da Emiliano a ricoprire importanti incarichi per conto della Regione in talune partecipate o enti vigilati dalla stessa. Infatti, ad esempio, a difettare della “necessaria esperienza” nel settore, potrebbe essere la consigliera tarantina della società “Aeroporti di Puglia”, Beatrice Lucarella, che – secondo le linee guida introdotte martedì scorso – dovrebbe ricoprire o, quantomeno, aver ricoperto in precedenza “incarichi analoghi”, mentre è noto che Lucarella di professione è una poliziotta in servizio a Roma ed anche l’eventuale “esperienza” acquisita e riferita all’attività imprenditoriale di famiglia non ha nulla che vedere con le attività di una società di gestione aeroportuale, qual è l’Adp Spa. Stesso discorso potrebbe farsi anche per il neo nominato vice presidente della medesima società, il barese Antonio Vasile, che sulla carta avrebbe esperienze in campo turistico-alberghiero o, al più, nel settore edile. Requisiti, questi, che in realtà non dovrebbero avere nulla a che fare con le “competenze” necessarie per gestire una società aeroportuale. Ma anche per il neo nominato commissario dei Consorzi di bonifica, il barese Ninni Borzillo, non risultano sue particolari “specializzazioni” né nel settore dell’agricoltura, né in campo idraulico. Per cui anche tale nomina sembrerebbe in linea con i presupposti stabiliti martedì scorso da regolamento della giunta Emiliano. Le linee guida di Emiliano stabiliscono inoltre che non sono nominabili tutti coloro che “si trovano in conflitto di interessi con riferimento agli incarichi stessi ovvero con il soggetto giuridico al quale la nomina si riferisce”, specificando che sono in conflitto “coloro che hanno parte, direttamente o indirettamente, in attività di carattere imprenditoriale, commerciale o professionale con l’organismo cui la nomina si riferisce”, anche “nei due anni precedenti all’avvio della procedura di nomina”. E, con tali puntualizzazioni, l’elenco delle presunte e possibili incompatibilità si estenderebbe di parecchio, soprattutto se si esaminassero le partecipate e vigilate regionali nei settori della cultura e spettacoli, dove a ricevere sostanziosi contributi economici da parte della Regione sono proprio alcuni di coloro che dalla stessa sono stati nominati a dirigere enti e partecipate nel comparto. Allora, visto che alcune delle possibili nomine ora “inconferibili” sono già state fatte, per chi vale il regolamento introdotto ultimamente dal governatore Emiliano? Senz’altro per i vertici delle Agenzie regionali della cultura che, alla luce delle linee guida di tale regolamento, sicuramente non potranno essere più riconfermati. E, quindi, si capisce anche il motivo. Infatti, molti di tali vertici sono stati a suo tempo indicati dal predecessore di Emiliano, ossia l’ex governatore Nichi Vendola, per cui le prossime nomine di Emiliano verosimilmente passeranno come sostituzioni di routine, anziché come un’azione di “spoil system” a tutti gli effetti. Quale, in effetti, potrà essere .
Giuseppe Palella
Pubblicato il 27 Gennaio 2017