Emiliano ricandidato presidente nel 2020? “No, grazie!”
Emiliano ricandidato del Pd alla guida della Regione Puglia nel 2020? No, grazie! A prendere apertamente posizione contro in nome del governatore in carica, Michele Emiliano, come candidato presidente alle prossime regionali è nientemeno che un circolo del suo stesso partito, il Pd, che non ha avuto alcuna remora ad uscire allo scoperto nel contestare e contrastare la recente decisione della Direzione pugliese del partito che il circolo in questione rappresenta a Castellaneta (Ta). Ma ancor più sorprendente è il fatto che il circolo del Pd di Castellaneta non si è limitato solo a criticare e contestare il deliberato della Direzione regionale, ma ha lanciato addirittura una petizione a sostegno di tale fronda politica ed ora anche un comunicato con cui si informa dell’attività intrapresa su scala regionale nel partito, per dire “No” alla ricandidatura di Emiliano a governatore alle prossime regionali con l’insegna del Pd. Un comunicato in cui si fa anche presente che “in tanti da tutta la Puglia” stanno chiedendo di incontrare i promotori dell’iniziativa e che “migliaia di cittadini” stanno dicendo di non rivolere “la candidatura di Michele Emiliano senza un dibattito tra la comunità del centrosinistra”, per cui “chiedono come possa ancora il Pd, a tutti i livelli, anzi all’unanimità, non ascoltare questa voce che viene dai suoi elettori”. Ma soprattutto per affermare che il circolo Dem di Castellaneta non si ferma nell’iniziativa intrapresa, né dopo lo sberleffo del segretario del Pd pugliese che ha definito i promotori “commentatori social” e neanche dopo l’accusa di Emiliano che ha etichettato la fronda del Pd di Castellaneta “frutto di un complotto progettato nelle cene romane”. Nella nota dei frondisti castellanetani di Emiliano si legge inoltre: “Abbiamo pensato di autoconvocarci e chiamare tutti a raccolta nelle federazioni, nei circoli, nelle piazze. Per parlare di politica, non di persone o correnti. Non abbiamo un candidato, non abbiamo una campagna elettorale in corso, non abbiamo capibastone che ci guidano dalle cene romane, solo davvero vorremmo iniziare a dialogare e a riprovare a fare politica insieme”. E per far questo chiedono ai segretari provinciali del Pd pugliese di aprire le federazioni, perché non sono carbonari che si vedono in segreto o nelle cene. Ma, come precisato nello stesso comunicato, finora nessun segretario provinciale ha risposto all’appello, con l’avvertimento che se costoro dovessero chiudergli le porte, sono disponibili anche ad incontrare sui marciapiedi coloro che vogliono discutere di politica regionale e, evidentemente, delle scelte per le prossime regionali. Ed il primo appuntamento di questo tipo è per sabato prossimo a Lecce, in via Tasso 9, dove sicuramente ci sarà qualcuno del Pd salentino ad attenderli. Insomma, il governatore Emiliano ha cominciato con due anni d’anticipo a preparare la campagna elettorale del 2020 per la sua ricandidatura alla guida della Puglia, ma dall’interno del suo stesso partito c’è chi evidentemente vorrebbe mettere in discussione tale ricandidatura e lo fa partendo dalla base anziché dal vertice, dove – come è noto – i malpancisti di Emiliano sono sicuramente numerosi, ma le prese di posizione contrarie alla sua ricandidatura, invece, sono state finora quasi inesistenti. Infatti, è strano che il circolo di un Comune di provincia intraprenda l’iniziativa di contestare una scelta della Direzione regionale del partito, quella di ricandidare Emiliano per l’appunto, mentre i rappresentanti in quella stessa Direzione della provincia in cui ricade il circolo Pd in questione siano del tutto silenti sul focolaio interno innescato dai dirigenti castellanetani del partito. Qualcosa, infatti, forse non quadra nel Pd pugliese: o nel funzionamento della Direzione regionale oppure in quello del partito stesso. Ma se così fosse, allora è probabile che a deciderne in Puglia le sorti future di tale forza politica, prima ancora di Emiliano e di tutti gli altri esponenti rappresentativi del Pd, saranno verosimilmente i pugliesi ai prossimi appuntamenti elettorali. Per cui a nulla potrebbe rilevare se alle regionali del 2020 il candidato presidente dei Dem alla Regione fosse Emiliano o un altro esponente di tale partito, perché l’esito sarebbe comunque segnato.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 21 Novembre 2018