Emiliano “stranamente” sorpreso per il bilancio in ritardo
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha candidamente dichiarato che “andare in esercizio provvisorio non è una cosa carina” perché si poteva evitare. Ma ciò che più sorprende è l’aver affermato che la decisione degli Uffici dell’assessorato regionale al Bilancio di far slittare a gennaio la presentazione dell’atto fondamentale di previsione dell’attività di governo della Regione, e quindi di andare in esercizio provvisorio per il primo mese del nuovo anno (anche se qualche bene informato sostiene che la gestione provvisoria potrebbe diventare addirittura di due o forse tre masi), gli è stata comunicata con notevole ritardo. Difatti Emiliano ha pure dichiarato: “Soprattutto me lo si poteva far capire qualche giorno prima”. E tale affermazione fa sorgere qualche interrogativo e non poche perplessità a chi è addentro alle pratiche di funzionamento della macchina amministrativa regionale, che con molta meraviglia si chiede: “Come mai il neo governatore Emiliano, che pure non dovrebbe essere uno sprovveduto in materia, essendo stato per dieci anni sindaco di Bari, oltre che esperto di diritto, non si è posto per tempo il problema del bilancio di previsione?” Ma c’è di più. Lo stesso esperto di funzionamento amministrativo degli enti pubblici fa pure presente che “gli atti di indirizzo all’elaborazione del bilancio di previsione vengono decisi dalla Giunta regionale che, attraverso gli assessorati, comunica le diverse attività programmatiche i governo agli Uffici di Bilancio che, a loro volta, in linea di massima traducono in numeri costi ed entrate, al fine dell’elaborazione contabile del bilancio di previsione”. Da non dimenticare inoltre – ha sottolineato ancora l’esperto di amministrazione pubblica – che “detto bilancio nel corso dell’anno può sempre subire, in caso di variazioni significative, delle rettifiche con un atto di assestamento”. Il successore di Nichi Vendola si è però giustificato affermando: “Io non ho deciso nulla, sia chiaro, e per certi versi l’ho subita questa cosa”. E, continuando, Emiliano ha chiarito: “Sentirò l’assessore al Bilancio su questo slittamento, che – secondo il neo governatore – non ha conseguenze pratiche”, aggiungendo: “Quando un capo dipartimento ti dice che non riesce a preparare in tempo la legge di stabilità c’é poco da fare. Non capiterà più, lo assicuro”. “Questioni tecniche, é andata così – sempre per Emiliano – anche a causa dei grossi problemi avuti nei ritardi da parte del Governo (ndr –nazionale) nell’approvare il decreto ‘salva Regioni’ e tutta una serie di conseguenze tecniche”. E, poi, spiegandosi meglio il Presidente della Regione ha precisato: “Così mi è stata posta la questione, spero sia giustificato questo ricorso all’esercizio provvisorio che comunque – ha concluso Emiliano – entro gennaio si chiude. Si tratta veramente di una breve posticipazione”. L’assessore regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese (Pd), oltre a ribadire quanto già chiarito dal Presidente della Regione, a conclusione delle sue dichiarazioni riguardanti lo slittamento del termine di presentazione del bilancio di previsione ha aggiunto: “Non aumentiamo le tasse, confermiamo gli sgravi e approveremo il previsionale un mese dopo rispetto al solito confermando tutti i servizi: non c’è alcun tipo di problema”. Però, quest’ultima affermazione ha rincarato le perplessità e la critica dell’esperto di amministrazione pubblica che ha ironicamente esclamato: “E se davvero non ci sono sostanziali novità di tasse e sgravi, il bilancio di previsione avrebbe potuto benissimo essere presentato al Consiglio regionale nei termini! C’è qualcosa, invece, che non quadra in queste giustificazioni di Emiliano e Piemontese!” Concludendo, poi, in modo ancor più sarcastico: “E, soprattutto, che non convince chi conosce bene i meccanismi di funzionamento dell’apparato burocratico pugliese”. Dubbi e perplessità, questi, che hanno consentito ai presidenti dei due maggiori gruppi dell’opposizione di centrodestra nell’Aula di via Capruzzi, Andrea Caroppo di Forza Italia ed Ignazio Zullo dei Conservatori e Riformisti, di attaccare duramente la leggerezza o, forse, disattenzione nell’attività del governatore Emiliano in merito ad un atto così importante e qualificante di gestione, qual è la puntualità di presentazione del bilancio di previsione. Infatti, il capogruppo forzista con una nota ha dichiarato: “Emiliano dice di aver appreso solo ora, a decisione assunta, dell’impossibilità di approvare il bilancio di previsione della Regione entro i termini di legge. Se fosse vero, saremmo oltremodo preoccupati per l’incostanza e la disattenzione da parte di chi dovrebbe presiedere e guidare la Giunta regionale”. “Il bilancio – prosegue nella nota Caroppo – è l’atto principale per una Regione e il Presidente non può non averne piena contezza, tanto da ignorare che non ci sia, a due settimane dalla fine dell’anno, un documento da approvare e con cui dare attuazione alle linee programmatiche del governo (se ci sono)”. Per poi concludere: “Ci auguriamo che lo scaricabarile di Emiliano sui dirigenti dell’assessore al Bilancio sia un modo per sollevarsi dalle responsabilità. E che la Puglia abbia un presidente che si interessa almeno dell’esistenza di documenti programmatori fondamentali, visto che, stando così le cose, non potremmo sperare che badi anche al contenuto (!)”. Zullo invece ha esordito affermando che quanto dichiarato da Emiliano in merito allo slittamento del bilancio è “più da Alice nel Paese delle Meraviglie che non da presidente della Regione Puglia”. Dichiarazioni che – sempre per il capogruppo di CoR alla Regione – sono gravissime perché Emiliano alla sua prima vera prova da presidente ha fallito perché il Bilancio di Previsione, il primo della nuova legislatura, non è solo un insieme di numeri e di poste di entrata e uscita”. “Il Bilancio di Previsione – ha affermato ancora Zullo – è un programma elettorale che prende corpo, che si concretizza! Sono le risposte che si intendono dare e individuare a chi darle! E’ insomma l’essenza stessa di un governo”. E, come è noto, l’essenza del modo di governare di Emiliano è ben conosciuta a molti. Soprattutto a Bari, dove ha ricoperto il ruolo di Primo cittadino per ben due mandati. E qui è ben conosciuta anche l’essenza (o, forse, meglio – sostengono criticamente in molti – l’assenza) di ben dieci anni delle forze dell’opposizione di centrodestra all’amministrazione Emiliano della Città.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 17 Dicembre 2015