Cronaca

Emiliano vince ancora nei sondaggi per le primarie, ma è in discesa

“Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”. Un detto, questo, che vale anche in politica. Infatti, la campagna elettorale dei tre candidati (Michele Emiliano, Guglielmo Minervini e Dario Stefano) alle primarie pugliesi del centrosinistra è iniziata già da tempo, ma solo ora, che mancano meno di trenta giorni all’apertura dei seggi sotto i gazebo, sta entrando nel vivo e ciò che fino a qualche settimana fa sembrava una partita praticamente già conclusa a favore del segretario pugliese del Pd, ora si presenta tutt’altro che scontata. A rivelarlo sono anche i sondaggi che gli stessi tre candidati alle primarie di fine novembre hanno commissionato, ciascuno per proprio conto, a loro sondaggisti di fiducia. Ma vediamo nei dettagli come si presenta, secondo le recenti rilevazioni statistiche, il ‘toto candidati’ per la corsa alla candidatura di governatore del centrosinistra alle prossime regionali. Il dato che lo scorso agosto vedeva l’ex sindaco di Bari come un outsider nella partita delle primarie è ora in forte flessione, poiché scende nelle intenzioni di voto dei pugliesi intervistati di una percentuale che oscillerebbe tra dieci e quindici punti. Quindi, il segretario del Pd pugliese è passato da una situazione in cui, due mesi fa, era dato per vincente con un risultato non inferiore al 59-60%, e comunque non superiore al 65%, ad una attuale in cui risulta ancora vincente, ma con una percentuale di consensi molto più bassa. Di contro i suoi due antagonisti, Minervini e Stefano per l’appunto, risultano rispetto al precedente sondaggio in forte rimonta. Infatti, secondo le rilevazioni della società triestina Swg Stefano supererebbe di netto la quota del 30% ed arriverebbe addirittura al 35% dei consensi nelle intenzioni di voto degli intervistati. Ma anche Minervini, secondo la propria società di sondaggi, è dato ad una quota di consensi che raggiungerebbe il 30%. Però, al di là del balletto dei numeri, ciò che è evidente nelle rilevazioni effettuate dalle diverse società di sondaggi è il fatto che la partita vera delle primarie è appena iniziata, perché in precedenza a tenere la scena politica da protagonista era effettivamente soltanto il segretario del Pd pugliese, mentre il senatore salentino di Sel e l’assessore alla Trasparenza della giunta Vendola si erano limitati a svolgere il ruolo di comparse. Ora, invece, che  le macchine elettorali di entrambi questi ultimi due candidati alle primarie del centrosinistra stanno entrando in funzione a pieno ritmo, il quadro previsionale è mutato e, se continuasse a variare con la stessa tendenza, potrebbe fino all’ultimo riservare qualche sorpresa, rispetto alle precedenti ed attuali previsioni. In altri termini, Emiliano ha iniziato la sua corsa con molto anticipo rispetto ai suoi due avversari, per cui, benché in caduta, avendo accumulato un notevole vantaggio iniziale, è tutt’ora primo nelle classifiche dei sondaggisti. Mentre Stefano e Minervini, che sono partiti in sordina nelle rispettive campagne elettorali delle primarie, ora che la corsa ha imboccato la dirittura d’arrivo stanno intensificando i loro contatti sia con i rispettivi grandi elettori, sia con il popolo dei gazebo che il prossimo 30 novembre si recherà al voto. Una strategia, quella di Stefano e Minervini, che potrebbe dare i suoi frutti, se il ‘Gladiatore’ barese negli ultimi trenta giorni di campagna elettorale non avrà, come nelle gare sportive, il fiato sufficiente a percorrere il tratto finale della corsa e necessario a mantenere il vantaggio accumulato sugli avversari. Un vantaggio che, secondo gli ultimi sondaggi, ad un mese esatto dalle operazioni di voto ai gazebo già tende ad assottigliarsi in maniera esponenziale, perché è chiaro che i due concorrenti dell’ex Primo cittadino barese solo ora hanno cominciato a giocare davvero la partita. Un gioco destinato, come facilmente prevedibile, a diventare duro proprio nelle ultime settimane. Ed è noto che, quando il gioco diventa duro, i ‘duri’  solo allora cominciano a giocare davvero. Quindi, tutto può ancora succedere per le primarie del centrosinistra pugliese. Infatti, secondo qualche bene informato, non si potrebbe neppure escludere che poco tempo prima della data fissata si sposti il traguardo, allungando la corsa, per sopravvenute sorprese. Come dire, non meravigliatevi di nulla, perché anche in politica non tutte le ciambelle escono con il buco.   

  

Giuseppe Palella


Pubblicato il 1 Novembre 2014

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