Cultura e Spettacoli

Ennio: E’ già leggenda

Ennio Morricone ha novant’anni e continua a comporre. In settant’anni di carriera ha accumulato più premi e riconoscimenti di tutti. In altri tempi si sarebbe aspettato per omaggiarlo che la natura facesse il suo corso. Ma quest’era volgare, vorace e nevrotica non può aspettare, per cui decreta le ‘leggende’ quando ancora gli ‘eroi’ sono in vita. Rientra in quest’ordine di idee una recentissima produzione Ergo Sum, ‘C’era una volta… la musica’, un evento speciale dedicato a Morricone andato in scena al Nuovo Abeliano per la stagione Teatri di Bari. Chi si aspettava immagini tratte dalle cinquecento e più pellicole a cui ha lavorato il Maestro e musicate ‘a vista’ sarà rimasto con l’amaro in bocca. In verità gli esecutori non mancavano (piano, tastiere. violoncello e tromba), come non mancavano le immagini (benché poche e limitate a stralci d’interviste), tuttavia l’omaggio a Morricone è consistito essenzialmente in un ‘racconto’ di queste colonne sonore. Un racconto affidato alla voce di Enrico Lo Verso, nel difficile ruolo di punto d’equilibrio tra note e parole, quest’ultime ora tratte dalle sceneggiature, ora ispirate dalle suggestioni di pellicole passate alla storia. Discrete le rielaborazioni musicali, che ben si integrano con gli appassionati contributi di Lo Verso. Nell’insieme uno spettacolo ben costruito, alla lunga però ripetitivo. E’ vero, la scelta di rinunciare a stralci di sequenze ne eccita la memoria con risultati anche più emozionanti che nel caso di proiezioni, ma poi arriva il momento in cui la rievocazione personale non basta più e il desiderio iconografico prende il sopravvento. Vedere inappagato tale desiderio nemmeno in minima parte procura al termine il retrogusto di una sottile delusione. – Prossimo appuntamento per la stagione di Teatri di Bari, sabato 15 e domenica 16 dicembre con ‘Una bestia sulla luna’ di Richard Kalinoski nella traduzione di Beppe Chierici e per la regia di Andrea Chiodi. Con Elisabetta Pozzi, Alberto Mancioppi, Fulvio Pepe d Luigi Bignone. Dalle note di regia : “Milwaukee, 1921. Arama Tomasian è sfuggito al genocidio armeno in cui sono stati assassinati tutti i membri della sua famiglia. Rimasto orfano vuole continuare la sua discendenza in America… Sposa per procura una giovane armena, Seta… Ne nascerà una storia d’amore difficile… La storia di Aram e Seta è narrata come un ricordo attraverso le parole del loro figlio adottivo che, settantenne, racconta la sua vicenda…Messo in scena in tutto il mondo e vincitore di Cinque Moliéres in Francia, questo testo ci parla di esilio e rifugiati, sul filo del dolore del passato e la speranza di un futuro da costruire”.

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 13 Dicembre 2018

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