Ennio veniva dall’introvabile Rudiae
Uno dei maggiori poeti latini veniva dall’Apulia, benché non esista certezza circa l’ubicazione della città che gli diede i natali
Quinto Ennio, uno dei maggiori poeti latini nacque a Rudiae, in Puglia. Dove sorgeva Rudiae? Strabone ne riferisce la posizione sulla via di terra tra i porti di Hydruntum (Otranto) e Brundusium (Brindisi). Plinio il Vecchio, la elenca prima di Gnatia. Pomponio Mela, enumerando le città pugliesi, la cita, dopo Bari e Egnazia (Gnatia) e prima di Brindisi. Tolomeo nomina Rudiae tra le città dei salentini dell’interno. Ovidio in un verso della Ars Amatoria cita Ennio come “nato sulle alture della Calabria” (come una volta era chiamato il Salento). Altri studiosi ipotizzano altri siti, come i territori di Villa Castelli, Grottaglie, Oria, Ceglie Messapica, Cisternino, Ostuni, Carovigno … Dinanzi a tanta discordanza di pareri a fine Ottocento il latinista Enrico Cocchia non escluse l’esistenza di due città chiamate Rudiae, una nelle vicinanze di Lecce, l’altra nel retroterra di Taranto (circa a metà strada tra Taranto e Oria). L’idea rivoluzionaria di Cocchia alimentò negli anni quaranta una scuola di pensiero ancora più audace e per la quale il toponimo Rudiae, derivando dal greco-dorica ‘Phrouron’ (fortificazione), indicherebbe uno dei tanti avamposti militari creati nel corso della colonizzazione greca ; secondo tale ipotesi, allora, potrebbero essere esistite più città chiamate Rudiae…. Ma oggi finalmente gli studiosi sono d’accordo, avendo identificato Rudiae con i resti archeologici rinvenuti nella prima periferia di Lecce, a circa tre chilometri dal centro abitato, in direzione sud-ovest. Nel sito sono visibili le tracce di un anfiteatro, una necropoli e due cinte murarie in blocchi di pietra calcarenitica (tufo). A giudicare dall’estensione della cinta muraria si conta che l’area abitata avesse un’estensione di circa cento ettari, il doppio delle dimensioni che raggiunse la vicina Lupiae nel periodo romano. I materiali rinvenuti ne attestano la frequentazione già a partire dal IX-VIII secolo a.C. e la nascita di un insediamento di una certa importanza tra la fine del VI e il III secolo a.C. Successivamente la città perse di importanza e già nel I secolo d.C. – secondo la testimonianza di Silio Italico – era ridotta a un modesto villaggio, in coincidenza del progressivo affermarsi di Lupiae, che proprio in quel periodo (tra I e II secolo) si dotava di un anfiteatro e di un teatro. – Nell’immagine, ‘Ennio intento ad ascoltare Omero’, dettaglio dal ‘Parnaso’, un affresco di Raffaello Sanzio che orna le Stanze Vaticane. Il soggetto si ispira a quanto scrive Ennio nel proemio della sua opera maggiore, gli ‘Annales’, poema nel quale si narra la storia di Roma anno per anno, dalle origini sino a poco prima della morte del poeta, avvenuta nel 169 avanti Cristo. Nel proemio Ennio racconta che Omero gli era apparso in sogno per rivelargli, dopo aver esposto la teoria della trasmigrazione delle anime, di essersi reincarnato in lui.
Italo Interesse
Pubblicato il 14 Novembre 2024