“Entro il 2027 investimenti per 270 milioni su tutti gli scali”
Il Piano Programmatico per il quinquennio 2023- 2028 di Aeroporti di Puglia
E’ stato presentato presso il Centro Congressi dell’aeroporto internazionale di Bari Karol Wojtyla, il Piano Programmatico relativo al quinquennio 2023- 2028 di Aeroporti di Puglia. In una normale azienda, si sarebbe chiamato piano industriale, mentre il Presidente di Aeroporti di Puglia ha volutamente inteso usare la dizione piano strategico. Si tratta di un piano ambizioso, ricco di spunti interessanti e che ha come ingredienti fondamentali: l’ampliamento (raddoppio) delle infrastrutture, investimenti, digitalizzazione e rispetto per la transizione ecologica. L’ investimento finanziario previsto almeno sino a tutto il 2027, ammonta a 240 milioni di euro. Significative le novità per gli scali di Bari e Brindisi, non meno per quelli di Foggia e Grottaglie. Si andrà avanti per ondate, così sono state definite dagli elaboratori tecnici del piano. La prima riguarda appunto l’ampliamento delle infrastrutture e si pensi in tal senso ai terminal passeggeri di Bari e di Brindisi. La seconda ondata riguarderà il consolidamento degli investimenti e la terza l’allargamento delle piste. Tutti gli aeroporti avranno un incremento della digitalizzazione nei servizi ed un progressivo uso dell’intelligenza artificiale. Nel particolare Bari raddoppia o quasi lo spazio passeggeri con l’utilizzo della vecchia aerostazione, nel tempo lo scalo barese avrà connessione con la ferrovia ad alta velocità ed un ampliamento dei posteggi di stazionamento degli aerei e allungamento della pista. Brindisi a sua volta raddoppia il lato est, lo spazio parcheggi, l’ allargamento delle piazzole per la sosta degli aerei e il raccordo ferroviario con la stazione centrale. Novità importanti per Foggia che diventerà un hub per la protezione civile, un polo per la gestione delle emergenze ed elisuperficie. Il Gino Lisa inoltre sarà alimentato totalmente ad energia solare. In quanto a Grottaglie si potenzierà il suo collegamento strategico col porto di Taranto nella versione cargo, ma nel tempo lo scalo jonico ospiterà i voli a decollo verticale. Si realizzerà dunque la rete aeroportuale di secondo livello ed anzi la Puglia vuole essere la prima rete italiana aeroportuale italiana di secondo livello incrementando il trasporto intermodale tra i comuni della regione. Insomma, un piano strategico ambizioso, ma prudente e ragionato senza voli pindarici e rispettoso dei conti in ordine. In sintesi queste le linee strategiche del piano: implementazione delle infrastrutture aeroportuali (per tutti e quattro) sino al raddoppio, digitalizzazione e rete di collegamento che parta dagli aeroporti principali. Se le cose andranno per il verso giusto nei prossimi dodici anni, secondo le previsioni, tra assunzioni dirette e quelle dell’indotto, ci saranno tra i 16.000 e 17.000 nuovi posti di lavoro. Nella sua relazione il Presidente di Aeroporti di Puglia Antonio Vasile ha detto: “Certi risultati si conseguono grazie al lavoro di squadra e di uomini capaci. Preferisco parlare di piano strategico e non industriale, perchè questo è un piano partecipato. Siamo attenti al miglioramento costante della qualità dei servizi offerti ai passeggeri. Questo piano nasce da un’attenta analisi delle sfide e delle opportunità e pone come obiettivi: progresso, sostenibilità ed anche cultura. Lavoriamo per il benessere della Puglia, ma pure per quello di regioni limitrofe come Molise, Basilicata e Campania. E’ altresì importante investire nella formazione dei dipendenti. Penso che sia fondamentale il rispetto del benessere dei dipendenti. Abbiamo vissuto momenti difficili e successi straordinari, auspichiamo un futuro migliore per tutti. Andiamo avanti con l’ obiettivo di raddoppiare le infrastrutture negli scali, ed è anche un richiamo alle imprese del territorio. Stiamo rinnovando i contratti con le compagnie aeree, presto lo scalo di Bari diventerà intercontinentale e comunque puntiamo decisamente alla internazionalizzazione”. Dal canto suo il Presidente dell’Enac dottor Pierluigi Di Palma ha sostenuto: “Investire negli aeroporti significa investire e scommettere sul successo del territorio, è indispensabile avere scali di qualità come quelli di Bari e di Brindisi. Un aeroporto efficiente e comodo rappresenta un biglietto da visita importante per la città e la Regione. La Puglia ha capito questo venticinque anni fa grazie ad una intuizione di Fitto che è rimasta valida ed attiva nella continuità anche nell’ alternanza dei governi regionali. Investire in aeroporti di qualità rappresenta una visione strategica. Gli scali devono essere adeguati al traffico crescente”. L’ assessore regionale ai trasporti e mobilità sostenibile Anita Maurodinoia: ” Sono felice che nella sua relazione il presidente Vasile abbia ricordato un grande collaboratore, l’ingegner Campanile. In quanto alla richiamata intermodalità ricordo che essa è un punto chiave con ampi margini di miglioramento. L’ obiettivo non è solo far volare, ma andare più in alto. L’intermodalità è un elemento importate al servizio degli utenti e dei tanti turisti. Segnalo che abbiamo sostenuto tante iniziative nei collegamenti con le località turistiche più suggestive. In quanto ad Aeroporti di Puglia è una società all’ avanguardia”. E’ intervenuto il Governatore della Regione Michele Emiliano il quale ha sottolineato che questo piano strategico mette ulteriormente in evidenza: “La centralità della Puglia. Tuttavia, assieme all’ investimento aeroportuale di 240 milioni occorre aiutare 5000 aziende pugliesi che ci chiedono sostegno. Scali funzionanti oltre a favorire il turismo, aiutano i tanti pugliesi nel mondo a tornare a casa e non solo i pugliesi. Abbiamo bisogno di flussi di migranti, sia pur con ordine e criterio e annuncio che stiamo preparando un piano per riportare a casa tanta gente. Il piano è agevolmente sostenibile dal punto di vista bancario per la solidità di ADP ottimamente amministrata da Antonio Vasile che evidentemente in Regione da assessore ha studiato bene. Segnalo con piacere la rinascita del Gino Lisa di Foggia e l’importanza dello scalo di Grottaglie che utilizzerà al meglio il porto di Taranto”. Infine il vice ministro per le infrastrutture e trasporti Galeazzo Bignami: ” Il mio augurio è che andiate avanti in questo modo, cioè bene. Mi piace segnalare che la rete aeroportuale pugliese è una bellissima realtà, anzi la sola in Italia, che vi guarda con ammirazione. Tutto questo crea attrattività all’ intero sistema Puglia. La rete aeroportuale pugliese parte da una intuizione di Raffaele Fitto. Lo scalo di Bari in particolare è centrale nel meridione e in parte il successo nel traffico aereo colma un gap strutturale”. Insomma, un Piano Strategico quello 2023- 2028 ambizioso specie nel campo delle infrastrutture. Un cinquennio che promette bene per tutti gli scali pugliesi in fase di crescita e meritato sviluppo. In platea presenti tra i tanti il Presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana e il Presidente dell’ Autorità Portuale del Basso Adriatico, Ugo Patroni Griffi.
Bruno Volpe
Pubblicato il 28 Luglio 2023