Epistola a Fausto Bertinotti
E – grege bertinotti,
poverino, dopo aver celebrato i funerali cattolici (anche se sei e sei stato, ognora, un “sereno non credente”, non hai, mai, potuto fare a meno dell’aspersorio e dell’acqua santa. Infatti ti sei sposato in chiesa, per fare contenta “mammà”. Senza timore di apparire, tu comunista, quanto meno in contraddizione con l’Ateismo Marxista o con l’Ateismo “tout court”, tanto, anche, i tuoi ex sodali, diciamo di sinistra, della base e del vertice, non hanno mai mancato di onorare i sacramenti di bergoglio, cioè il battesimo, la cresima e…l’estrema unzione) del popolo di sinistra, provando e riprovando, ti sei fatto scaldare d’amore il petto dal “popolo ciellino”. Insomma, con il “popolo ciellino” hai trovato, finalmente, quella ”connessione sentimentale”, di cui Parla Gramsci, che sola permetterebbe all’intellettuale di rappresentare il popolo. Con una differenza, non di poco momento, che il popolo di sinistra era da te rappresentato, quando esso era in vita, ora sei tu ad essere rappresentato dal “popolo ciellino”. Voglio Dire, usando una immagine antropomorfica, che del popolo di sinistra eri il capo; un capo, “tamen”, che avrebbe dovuto Mettere in Guardia, come Operò Pasolini, il movimento operaio, anch’esso defunto, a tuo dire, dall’inseguire i miraggi consumistici, ad esso proposti o, meglio, imposti dal tubo catodico belusconiano; che avrebbe dovuto Insistere nel Sollecitare il proletariato ad Inseguire il Traguardo dell’”Egemonia” della sua Classe, senza corromperLa nel sozzo cantaro degli “inciuci”, dei compromessi interclassisti; che abbandonò il Marxismo, la Guida Teorica per la Realizzazione di tutte le Nobili Aspirazioni delle Classi Subalterne, senza la Quale Esse s’annegano nei marosi dei revisionismi, ispirati dagli interessi, mascherati dai trucchi, tatticismi, opportunismi di altre classi, certamente, antagoniste con la Classe Lavoratrice. Non fu colpa solo tua, e – grege bertinotti, ché il cosiddetto “centro democratico”, da Gramsci, metaforicamente, identificato con l’Icastica Figura del “Principe” Machiavelliano, composto, finché il pci fu tenuto in vita, da arroganti individui borghesi o piccolo-borghesi con la puzza al naso dei presunti migliori, a conti fatti, si mostrò sazio e soddisfatto che nelle tornate elettorali, politiche, amministrative, risultassero vincitrici le forze mallevadrici, comunque nomate, comunque giustapposte, della conservazione di uno stato, sostanzialmente, clerico – fascista, in quanto, in cambio della sua scarsa energia nel fare opposizione o del silenzio o della desistenza, ricattandole con il classico “do ut des”, avrebbe potuto nelle piazze farsi bello, mostrandosi al “suo popolo” arrabbiato per le prevaricazioni del potere costituito e nei sinedri massonici, invece, compiacente, zuccheroso nei confronti di “chi può ciò che vuole””, ché sugli scranni, ad esso riservati, potesse ”manere optime”. Quindi, secondo il “mos” dei buoni cattolici, pregavano dio che un giorno indeterminato i partiti di sinistra potessero occupare, finalmente, la nenniana “stanza dei bottoni”, ma “non subito”; in fondo, come sant’agostino, che si aspettava da dio il dono della castità e della sessuale continenza, ma “non subito”. Così, e – grege bertinotti, c’è chi ti ha accusato che, anche, “per merito” della tua regia, se da un lato si prometteva “la lotta alla guerra”, in realtà si votavano “i finanziamenti alle imprese belliche e l’aumento delle spese militari”. Inoltre, a iosa, “elargizioni agli industriali: il cuneo fiscale, le esenzioni fiscali”. Non proprio strano a dirsi, tu imperante, le leggi di berlusconi, al contrario, rimanevano vigenti; “l’invadenza clericlale” cresceva “a dismisura” e, ora, viene, con le demagogiche affabulazioni bergogliane, Dico IO, “teorizzata come strategia anticapitalistica”. Mentre, e – grege bertinotti, del “popolo ciellino”, di codesta lobby – setta capace di mascherare con la fede le mene, spesso, illecite del “business”e della politica finalizzata a facilitarlo, assumi la figura caninomorfica di coda scodinzolante. Non v’è dubbio che don giussani, il fondatore di “cl” e juliàn carròn, da lui designato a reggerne alla sua morte le sorti, la navigazione, quando hanno avuto, hanno sentore, “rumors” che qualche loro ”celeste” (quando Scrivo o Pronuncio o Penso a questo Colore non posso non AssociarLo all’Aurora con la Quale, quotidianamente, Si Sposa per, poi, con Essa AdagiarSI nella coltre del Crepuscolo e MI Domando con quale patetica impudenza formigoni abbia osato aggettivarsi con Esso, considerate la sillabe cambronnate che i “media” gli hanno fatto, gli fanno piovere addosso) si fosse, si sia impigliato nelle reti della magistratura per fatti di appalti irregolari e normali tangenti, “statim” abbiano precisato, precisino che “cl” sia un movimento ecclesiale cattolico, “ il cui unico scopo è l’educazione alla fede”. Sarà, affatto, vero ciò che essi mentono, però, come si spiega che ”la compagnia delle opere”, amministrata da inossidabili ciellini, è il contraltare cattolico della laica confindustria, con ”36mila imprese iscritte, 38 sedi in italia (17 all’estero), un fatturato complessivo che si aggira sui 70 miliardi di euro e una discreta sfilza di scandali giudiziari (l’esempio è mio: “la cascina”, società legata a “cl”, indagata dalla Procura di bari per frode e inadempimento di pubbliche forniture, truffa aggravata, commercio di sostanze alimentari nocive e turbata libertà degli incanti)”? A proposito degli scandali, i ciellini, napoletanamente, direbbero con bronzea “facies”: ”E che c’importa a nui”; romanamente, “Ce ne può fregar de meno, tanto tutto ci è permesso, dal momento che crediamo nella esistenza di dio”. E – grege bertinotti , sto scherzando, ma non troppo, ché IO, considerato l’integralismo religioso materializato in codesti eretici rispetto ai Vangeli, sono Certo che costoro, sciacquandosi la bocca con l’apodittica asseverazione dell’esistenza di dio, si sentano al riparo da qualsiasi contestazione, anche giudiziaria, del loro operato non cristallino, mettiamola così. Mentre, Dostoevskij Faceva dell’Esistenza di Dio una Barriera irrinunciabile, insormontabile contro le possibili, eticamente, anarcoidi derive dei senza Dio.”Vae, autem, iis qui appetunt negotia gerendi in sanitate longobarda” (i miei 25 Lettori tollerino il mio maccaronico Latino)! Ne sa qualcosa il potentissimo bertone, ex segretario di stato vaticano grazie agli, altrettanto, potenti ciellini. Infatti, a bertone venne il “piccio” (il capriccio, la voglia) di espandere gli interessi vaticani in ambito sanitario (confliggendo con gli storici interessi in quel settore di “cl”, dalla setta declinati, specie, in lombardia), mirando all’acquisizione del “San Raffaele”, un ospedale che vale 450 milioni di euro l’anno di pubblici rimborsi per le prestazioni sanitarie che eroga. Ovviamente, il ciellino arcivescovo di milano, cardinale scola, subito corse in soccorso dei suoi ”fratelli”, saldando il suo livore nei confronti di berdone con i molti cardinali di curia che da bertone erano stati messi ai margini del “cerchio magico” vaticano. Dopo tanta alzata di scudi ciellini in difesa delle loro autocratiche prelazioni lucrose sulla/dalla umana sofferenza, bertone, ora, da pensionato di lusso, si gode l’attico, ristrutturato, a sua insaputa, con le liberali donazioni che nel tempo erano pervenute all’Ospedale Pediatrico “Bambin Gesù” di Roma. I capi di “cl”, hanno imparato da don giussani, il loro maestro, a ingrossare il movimento di migliaia di giovani, parlando loro di un Cristo, mai, Incontrato, come Lo aveva Incontrato Zaccheo, il capo pubblicano, che sul sicomoro Salì (Vangelo di Luca, 19,1-10) per percepirNe lo Sguardo, Scintilla di Liberazione da una vita che non Comprendeva l’Altro, il Prossimo, ma lo escludeva da Propositi di Amore, di Solidarietà. Basti pensare alla enorme diffusione, tra gli studenti del Liceo Classico “Berchet” di milano, che ebbero i giussaniani discorsi “da scoperta dell’america”, come si dice in gergo per connotare una verbosità che ha per oggetto l’uomo, senza calarla nella carne e nelle ossa di quel particolare uomo che percorre, spesso, nella sofferta, ingiusta sociale soggezione, i tempi e le stagioni della Storia. Eccone alcuni brani esemplari di un discorso del prete ciellino ad assago su invito, manco a dirlo, della “dc” lombarda: “La politica, in quanto forma più compiuta di cultura (??? I reiterati punti interrogativi sono i miei), non può che trattenere come preoccupazione fondamentale l’uomo…la cosa più interessante è che l’uomo è uno nella realtà del suo io… Che cosa determina, cioè dà forma a questa unità dell’uomo, dell’io ? E’ quell’elemento dinamico che attraverso le domande, le esigenze fondamentali in cui si esprime, guida l’espressione personale e sociale dell’uomo”. Confrontiamo il niente logico e teologico di giussani con un Brano Tratto dalla “Critica alla filosofia hegeliana del diritto pubblico” di Marx: ”… l’uomo non è un’entità astratta posta fuori del mondo. L’uomo è il mondo dell’uomo, lo Stato, la società. Questo Stato, questa società producono la religione, una coscienza capovolta del mondo, poiché essi sono un mondo capovolto… La religione è la teoria generale di questo mondo, il suo compendio enciclopedico, la sua logica in forma popolare… il suo universale fondamento di consolazione di giustificazione…La religione è il sospiro della creatura oppressa, è l’anima di un mondo senza cuore,, di un mondo che è lo spirito di una condizione senza spirito”. Invece, e – grege bertinotti, anche tu sei convinto, con i ciellini di ieri e di oggi (facendo riferimento al Salmo 127: “Nisi Dominus aedificaverit…”), che tutto sarebbe vano, se il signore non costruisse! Giovani, quindi, religiosamente, raccolti (religione: dal verbo Latino ”relegere” che significa “raccogliere”), purché senza occhi, ché la fede nella saga di don giussani, delle sue glosse interpretative dei “Testi Sacri” (in pratica l’annientamento dei Contenuti Rivoluzionari di Essi, relativamente al momento storico in cui furono Elaborati) sia l’unica bussola del loro essere al Mondo. Non è, anche. questo il modo, il metodo di raccogliere carne da macello dell’ “isis”? Non è questo il “tutoraggio” per chi non sa camminare da solo ? Giovani plagiati, utilizzati agli annuali “meeting”di “cl”(arrivati a rimini, spesso, a spese loro), invitati a pulire i cessi e i locali ove “splende” la grandezza e il potere che caratterizza la “kermesse” di “cl”; pronti: a recitare a memoria ”i vari mantra del movimento, per nulla scalfiti dal dubbio; ad ubbidire, ciecamente, alla volontà di “cl”, il tutto con il sorriso perennemente stampato sulla faccia”. C’è chi li assomiglia ai terroristi dell’”isis”, “visto il loro integralismo da fanatici bigotti su temi come aborto eutanasia unioni civili divorzio”, ecc., ecc., ecc. Ahh, dimenticavo che il “meeting” ciellino, oltre ad essere sponsorizzato da banche, multinazionali del petrolio, è stato, anche, qualche volta, rifocillato da aziende statali che producono armi da guerra (tra l’altro, indagate per corruzione internazionale). Quanto, domenicalmente, s’affanna, invano, il bergoglio da quella finestra contro coloro che producono giocattoli di morte, se movimenti, benedetti dai suoi predecessori, per organizzare eventi che nulla hanno da spartire con i Vangeli, accettano denari da chi collabora con i signori delle guerre. E – grege bertinotti, l’umanità che ti ha ridato l’idea di essere tra un “popolo”, una “comunità”, si completa (come tu hai potuto notare all’ultimo “meeting” di “cl” in rimini, essendo stato invitato a parlare a gente, non da te invisa, che, come te, frequenta, assiduamente, i romani salotti) di preti, di cardinali, di militari, di deputati, di ministri, di banchieri, di petrolieri, di intellettuali di destra o di sinistra, comunque, organici all’”enstablishment”, che dall’incontrarsi sperano, poi, di navigare in un fiume di soldi e non li sfiora, assolutamente, la titubanza che quel fiume scorra a spese di migliaia di uomini da loro depredati, impoveriti a causa loro. E- grege bertinotti, il “movimento operaio” è morto, non perché è morta la sinistra, “sed” perché essa non è mai nata, non solo in italia, nel Mondo. Ci sono state rivoluzioni, ovunque, in tutti i tempi sul pianeta, cruente e, poi, dopo sofferenze immani, da una parte e dall’altra delle forze in campo, il deludente ritorno al punto di partenza con poche superficiali variazioni sul tema della prevaricazione dell’uomo sull’uomo. Con il punto di partenza, cioè il potere, questa l’unica novità, gestito da nuovi padroni, sortiti da una classe diversa dall’antica detentrice di esso, ma insudiciata dal medesimo scenario, contesto, dalla medesima tinozza riempiti del limo sottoculturale, politico, economico che rendeva “umana”, “civile” la classe spazzata via dal turbine rivoluzionario. Spartaco mirava ad abolire la schiavitù, forse? No! Tutta la lotta sua e quella dei suoi “compagni” si esauriva nella liberarsi dalle catene dei suoi carcerieri e mettere in dura subalternità coloro che in esse lo stringevano. Dove stava, quindi, la sinistra di spartaco? E dove stava la sinistra della “resistenza” e dei “resistenti”, la Salvaguardia dei Diritti Umani, anche ai peggiori criminali riservata, dovuta, da parte di essi, se l’aurora della liberazione dai nazifascisti fu macchiata dall’eccidio di dongo, il 28 aprile del ’45 del secolo scorso. dei gerarchi fascisti di salò senza processo, preceduti dalla fucilazione di mussolini e della petacci? Ecco il Poeta, Pasolini, come tutti i Poeti, “eterno indignato…campione della rabbia…intellettuale che osserva con il distacco dello scontento, che Dice: ”Perché compagni e nemici, /uomini politici…, /la rivoluzione vuole una sola guerra, /quella dentro lo spirito /che abbandona al passato /le vecchie sanguinanti strade della terra”. E – grege bertinotti, gli intellettuali, fatti della tua medesima pasta, invece di, sentimentalmente, connettersi, dovevano, devono, fermamente, sconnettersi con i “cipputi”, resi lerci, mostruosi dalla televisione, dai mezzi di diffusione della sottocultura (letteraria, politica, musicale, economica, ecc., ecc.), della produzione in serie, anche, delle idee, degli anatemi e delle minacce, delle bieche apostrofi (“avrebbero dovuto ammazzarLo prima Pasolini”, sentivo grugnire dai sinistri operai dell’ ”ilva” di lovere, in provincia di bergamo, la cittadina ove insegnavo nel ’74 del secolo scorso), del fanatismo per i falsi, osceni, volgari mitizzati personaggi, interpreti dei violenti spettacoli calcistici e della musica ”pop”, che riempiono gli interminati spazi degli stadi di turbe di osannanti al nulla, al brutto, non raramente, drogati, in ogni caso non rampolli degli agnelli, se mai da costoro utilizzati per avere, nel presente e nel futuro, tra le balle masse di “fuori di testa”, inconsapevoli responsabili dello “status quo”, preferibili a Stuoli di Cittadini Raziocinanti. Tu, e – grege bertinotti, e le tue congreghe da salotto sinistroidi con quanta Determinazione, Passione, Convinzione vi siete Prodigati per Estirpare nei “cipputi” l’odio, in loro indotto, da fonti “pedagogiche” le più varie, innumeri, complesse per tutto ciò che è Diverso, per tutto ciò che non rientra nella norma (che è un miserabile concetto statistico, non una Razionale Regola Etica) e che, quindi, turba l’ordine borghese. Le Espressioni della Diversità sono tutte Enucleabili nella Diversità della Poesia e dei Poeti. Avete, mai, Reso Consapevoli i “cipputi” che la Qualità dell’Uomo Dipende dalla Pienezza dell’Incontro con la Bellezza, con tutte le Epifanie di Essa, Esperienza, fondamentalmente, d’Amore, dalla quale Nasce, Cresce, l’Idea del Divino, Esista o non Esista un Dio, ma che è Fede in Qualcosa che Ci Fa Trascendere dalla nostra Fralezza, Precarietà; che Segna la nostra Carne e la Eleva alla Grande Architettura dell’Infinito.
Pietro Aretino, già detto Avena Gaetano
Pubblicato il 29 Aprile 2016