Cronaca

Era ora: approvato il progetto di sicurezza per l’ex Fibronit

Riprende a grandi passi l’iter per approvare la bonifica definitiva, dopo la conferenza di servizi di ieri presso il Ministero all’Ambiente, dell’area ex Fibronit con l’approvazione da parte del Ministero dell’Ambiente del progetto definitivo di messa in sicurezza permanente. Per il Comune di Bari erano presenti a Roma il sindaco Michele Emiliano, il consigliere delegato all’Ambiente Maria Maugeri, e il dirigente della ripartizione ing. Vincenzo Campanaro, assieme per la conferenza istruttoria, alla quale seguirà nell’arco di trenta giorni la conferenza decisoria. Insomma, entro fine giugno, con la partecipazione di Ministero e Regione Puglia, lo stesso Ministero all’Ambiente potrà emanare un decreto che chiuderà la vicenda nazionale e consentirà all’ente locale di procedere all’esecuzione dei lavori. Il sindaco Emiliano, nel corso dell’incontro ha chiesto ufficialmente al Ministero di integrare il finanziamento già stanziato dalla Regione Puglia di 10 milioni di euro con altri 4,5 milioni di euro, somma necessaria al completamento dei lavori, ricevendo rassicurazioni da parte dei rappresentanti del Ministero in tal senso. “Questo durissimo e lunghissimo percorso progettuale che è avvenuto sotto la supervisione del Ministero dell’Ambiente è arrivato al suo epilogo – ha dichiarato Michele Emiliano al termine della Conferenza – fra trenta giorni il Ministero e la Regione Puglia si incontreranno nella Conferenza di servizi decisoria che predisporrà il decreto di bonifica che verrà poi firmato dal  Ministro Prestigiacomo. Non posso non ricordare con commozione che in questo palazzo di via Cristoforo Colombo, nei primi mesi dell’estate del 2004, appena eletto sindaco, cambiai la linea politica del Comune di Bari su questa bonifica, chiedendo che essa procedesse con il metodo della ‘tombatura permanente’ del sito e non invece con l’escavazione dell’amianto al fine di realizzare nell’area una speculazione edilizia privata. Non posso neanche dimenticare che questa è l’area nella quale, con orgoglio, l’Amministrazione Comunale di Bari ha per la prima volta nella storia della città operato una variante urbanistica nella quale un’area edificabile è stata trasformata in parco urbano. La mia gratitudine va ai tecnici del Comune e a Maria Maugeri, per come hanno lavorato a questa straordinaria impresa, e alla Regione Puglia che, come suo primo atto, nel 2005 mise a disposizione della bonifica 10 milioni di euro, che sono ancora oggi la somma più alta stanziata per la messa in sicurezza. Spetta adesso allo Stato come è giusto che sia, mettere a disposizione le somme restanti che ammontano a circa  4,5 milioni di euro. Questa è un’opera dovuta alla memoria di tutte le vittime dell’amianto della città di Bari, compresa l’ultima persona che si è ammalata, una donna di appena 30 anni, che abitava nella zona e che, pur non avendo mai avuto contatto con la fabbrica, si è ammalata. A lei – e a chi come lei sta lottando – va l’abbraccio, il sostegno e la solidarietà di tutta la città insieme all’augurio di potere vincere la sua importantissima battaglia”. Parole piene di emozione anche da parte di Maria Maugeri che ha seguito fin dal primo momento questo percorso al fianco del sindaco: “Oggi provo una serena soddisfazione perché si raccolgono i frutti di anni di lavoro, cominciato prima fuori dalle istituzioni e proseguito poi lungo questi sette anni di amministrazione Emiliano. Abbiamo tenuto duro di fronte a difficoltà di ogni genere, ma alla fine abbiamo raggiunto il risultato sperato, quello di salvaguardare definitivamente la salute dei cittadini. I grandi risultati si ottengono in squadra e se oggi possiamo davvero scrivere una pagina nuova è perché in tanti abbiamo creduto nello stesso obiettivo. Se le associazioni non si fossero mobilitate fin dal primo momento, se il sindaco Emiliano non avesse fatto approvare la variante urbanistica, se la Regione Puglia non avesse stanziato i soldi necessari, se ognuno dei soggetti coinvolti non avesse fatto la propria parte sino in fondo, non saremmo qui a tagliare questo traguardo di civiltà fondamentale non solo per Bari, ma per l’Italia”.
 
adl
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 20 Maggio 2011

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